mercoledì 21 gennaio 2009

SANTIKA “LASCIATO STARE” : UN ALTO UFFICIALE ENTRA NELLA SOCIETA’

“... nel corso delle indagini emergono fattori che fanno riflettere di come, per i dirigenti del locale e successivamente per la polizia, la sicurezza di centinaia se non migliaia di persone fosse un fattore totalmente irrilevante ..”


1 gennaio 2009. Il Santika Pub di Bangkok celebra il capodanno tra musica dal vivo e fuochi d’artificio quando scoppia un incendo causato dei fuochi d’artificio lanciati durante il concerto. 66 giovani muoiono orribilmente in una struttura che, non avendo licenza d’intrattenimento, non disponeva tra l’altro di uscite di sicurezza adeguate. Il concerto non avrebbe mai dovuto aver luogo.
Nel corso delle indagini emergono fattori che fanno riflettere di come, per i dirigenti del locale e successivamente per la polizia, la sicurezza di centinaia se non migliaia di persone fosse un fattore totalmente irrilevante soprattutto da quando entra in gioco un colonnello diventandone socio.
Prima dell’arrivo di quest’ultimo, il locale era gia’ nell’occhio delle autorita’ e la polizia aveva sporto ben 47 denunce poiche’ operava senza licenza.
La polizia poi ha smesso di fare retate subito dopo che il Colonnello Prayont Lasua - vice-capo del Crime Suppression Division – ne e’ diventato socio il 17 Settembre 2006.

La commissione investigativa ha sottoposto il rapporto al Ministro di Giustizia Pirapan Salirathavibhaga.
Nel rapporto, si dichiara che Suriya Ritrabue, Amministratore Delegato della White & Brothers 2003 Co (la societa’ che gestisce il Pub), e’ addetto al parcheggio del Pub e non si e’ ancora costituito alla Polizia. Inoltre, i dirigenti non hanno pagato le tasse d’intrattenimento nei passati 5 anni dove il giro d’affari e’ risultato essere di 250 milioni di baht e le tasse evase 25 milioni cosiccome non hanno pagato le tasse pubblicitarie e territoriali al distretto di Watthana e le tasse sul reddito al fisco.
La commissione ha anche stabilito che Wisut Setsawan, 44 anni azionista maggioritario, e’ colui responsabile di aver cambiato la destinazione dell’immobile da residenza privata a locale d’intrattenimento senza pero’ averne ottenuto il permesso e quindi la licenza. Setsawan dovra’ rispondere di utilizzo improprio e di mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Le firme dei tecnici che hanno progettato la struttura e supervisionato la costruzione risultano falsificate.

27/01/2009 Fonte: Bangkok Post

venerdì 16 gennaio 2009

ACCESSO INTERNET PER PENSIONATI

Sono in possesso di un RETIREMENT VISA ed ho comprato casa con contratto di 30 anni. Vorrei installare la linea telefonica cosicche’ posso connettermi ad Internet ma cio’ non mi viene permesso. L’impiegato della TOT afferma che devo essere in possesso di permesso di lavoro per ottenere la linea del telefono. Il mio visto dice chiaramente che non posso lavorare e pertanto significa che la Tailandia non vuole che i pensionati abbiano l’accesso ad internet nelle loro case. Trovo tutto cio’ assurdo e gradirei saperne la ragione.

15/1/09 – Firmato: Jannie Breytenbach – Kathu


RISPOSTA:

“Non e’ che la Tailandia non vuole i pensionati con l’accesso ad internet. Il punto e’ che a volte abbiamo problemi a riscuotere il canone da parte di utenti stranieri. Molti di costoro lasciano la Tailandia o si trasferiscono senza pagare il canone. Con il permesso di lavoro, e’ facile risalire al loro indirizzo tramite il loro datore di lavoro. Raccomandiamo pertanto ai pensionati o chiunque non abbia un permesso di lavoro di fare domanda con l’aiuto di un Tailandese che puo’ fornire un’indirizzo permanente”

15/1/09 – Firmato: Walaipron Chianwich – impiegato alla TOT di Phuket