mercoledì 29 settembre 2010

LASCIATECI DORMIRE !

Un residente a Phuket ha deciso di andare fino in fondo contro un bar che rimane aperto sino alle 6:00 ogni giorno rendendo insonni le notti di tutta la famiglia, bambini compresi.

A-nek Simanork, un vicino del Laguna Bar a Rawai, afferma di essere stato intimidato da un uomo armato di fucile il quale ha minacciato di ucciderlo qualora avesse sporto denuncia. Polizia ed autorita’ locali hanno sistematicamente fallito nel far rispettare la legge che vuole tutti i bar chiusi per le 1:00 del mattino.

Oggi, le sue lamentele sono state pubblicate sul themanager.co.th uno dei siti online piu’ popolari della Tailandia. Khun A-nek e’ venuto allo scoperto poiche’ il baccano originato dal Laguna Bar sta disturbando da almeno 2 anni il sonno della famiglia e stavolta vorrebbe mettere la parola basta.

A-nek afferma che Laguna opera 2 zone: una dalle 18:00 alle 2:00 e l’altra dalle 2:00 alle 6:00. Dice che il rumore e’ forte e costante e vi sono pure dei concerti ogni Martedi’ e Sabato.

“Ho denunciato la cosa al Provincial Hall, al Damrongtam Office (Ombudsman), al municipio di Rawai ed alla Polizia di Chalong. A nessuno sembra fregare nulla del mio reclamo.

“La prima volta che ho riferito i fatti, qualcuno ha rotto il vetro della mia finestra di casa. La seconda volta, un uomo con il fucile ha minacciato di uccidermi, la terza ha detto che tutta la mia famiglia sarebbe morta”.

“Non capisco perche’ le autorita’ che hanno potere e responsabilita’ non facciano nulla. Perche’ questo bar rimane aperto ogni giorno sino alle 6:00 se c’e’ una legge che lo vieta ? I miei bambini vanno a scuola gia’ stanchi. Non possono imparare se vengono tenuti svegli ogni notte per tutta la notte. Sono preoccupato per il loro futuro.

Mi ha chiamato il sovraintendente di Chalong il quale mi ha consigliato di non lamentarmi troppo: che cavolo voleva dire ?

Le autorita’ locali mi dicono “parla al Laguna”. Non sono interessati ad ascoltare. Noi siamo quelli che devono ascoltare”.

Khun A-nek e’ preoccupato per la sua sicurezza e sebbene abbia ricevuto minacce, ne ha abbastanza.

“Anche quando la Polizia arriva, il posto riparte ad essere aperto sino alle 6:00 il giorno dopo” dice ancora, aggiungendo che ha reclamato alla stazione Polizia di Chalong per ben 3 volte. “Molti poliziotti vanno a bere al Laguna Bar cosiccome le autorita’ locali”.

Khun A-new afferma di vivere a Rawai da 30 anni “siamo contenti che Phuket si sviluppi ma cio’ deve essere fatto rispettando la quiete di persone come noi, residenti di lunga data”

Dice di aver deciso di parlare pubblicamente al themanager.co.th dopo aver raggiunto la soglia della frustrazione dovuta alla mancanza di provvedimenti da parte di Polizia ed Autorita’ Locali i quali hanno il compito di applicare la legge che c’e’ gia’.

Il Governatore uscente Wichai Prasia-ngob ha recentemente fatto presente il problema della destinazione delle aree di intrattenimento a Phuket ed ha suggerito zone speciali per Patong e Phuket Town ma non per Rawai.

Anche l’uccisione di un ex-US marine lo scorso Agosto dopo un litigio in un bar nelle prime ore del mattino, non e’ bastato affinche’ venissero presi provvedimenti per il rispetto dell’orario di chiusura.

29/09/10

FARANG NON POSSONO CAPIRE I THAI

Premesso di non aver letto molto riguardo un articolo (Bangkok Post del 31 Agosto) nel quale si riaffermava l’impossibilita’ degli occidentali a capire la Tailandia, vado comunque a ribadire il mio pensiero a tale ripetuta e stra-ripetuta affermazione da parte di coloro che tentano di giustificare le magagne presenti in una Civilta’ il cui livello educativo e’ sempre stato esclusivo appannaggio dei ricchi.

Cari Tailandesi, lasciatevelo dire una volta per tutte:

1) se volete veramente sapere cosa succede nel vostro Paese (e non le baggianate che il potere elitario vi fa’ credere), spesso dovete ricorrere proprio ad occidentali che stanno in capo al mondo come ne abbiamo avuto testimonianza in eclatanti casi di corruzione come pure per l’identificazione di malesseri dilaganti nella vostra societa’ soprattutto riguardo casi che implicavano diritti umani e traffico umano.

2) esaltate tanto Monarchia e Buddismo ma ne sapete ben poco aldila’ di recitare a memoria i 5 precetti Buddisti e dare cibo ai Monaci alle 6 di mattina. A scuola, imparate a memoria le preghiere in Pali non sapendo quello che state dicendo senza aggiungere che molti di voi dimenticano presto i precetti e le preghiere quando avvertono l’aroma di una banconota da 1000 baht in piu’ nel loro portafoglio. In una parola: predicate discretamente e razzolate malamente.

3) il vostro “modo Tailandese” di cui ne andate cosi’ fieri e nel quale siete cosi’ profondamente ingarbugliati, spesso vi impedisce di capire il vostro Paese ostacolandovi nella ricerca della verita’ riguardo fatti ed avvenimenti. Per dirlo in modo metaforico: “quando guardate avanti, l’orizzonte che si prospetta e’ costituito dalla punta del vostro naso”.

Superstizione, prevalenza dell’immagine sulla sostanza, preservazione dell’armonia sociale sulla verita’, eccessiva tolleranza naturale verso i malesseri sociali, minimizzazione dei problemi invece che affrontarli con determinazione e pugno fermo, indifferenza ed ignoranza dilaganti. Queste situazioni “mai pen rai” sono solo alcune caratteristiche del vostro “esser Thai” .

Poiche’ anche l’acceso vostro orgoglio e’ caratteristica del vostro essere Thai, non ammetterete mai l’evidenza ossia che gli occidentali (Farang) sono un assetto per la Tailandia in tutti i sensi: economico, educativo, informativo, ambientale e sociale. Certamente, questo non vale per tutti poiche’ le mele marce esistono ed esisteranno sempre. Nonostante cio’, se c’e’ una mela marcia non si butta via tutto il cesto. L’obiettivita’ con cui spesso gli occidentali guardano la societa’ Tailandese e’ il vostro unico modo per venire a sapere di certe verita’ le quali sarebbero altrimenti totalmente invisibili ai vostri occhi.

Cio’ detto, c’e’ qualche mosca bianca tra di voi come Voranai, Sanitsuda e Sawai. Giornalisti che, da Tailandesi, abbandonano il loro “esser Thai” per un piu’ proficuo “essere obiettivi” e lo fanno con saggia autocritica costruttiva.

Come gia’ affermato in precedenza da Sawai Boonma “ ... siamo sempre pronti a puntare il dito verso altri ma mai a noi stessi...

Tutto questo e’ per me segno che si e’ oramai arrivati alla frutta. Dare la colpa agli stranieri quando qualcosa non va’ e’ sempre stato il gioco preferito del potere elitario che vede il proprio status sociale tremare quando emergono certe magagne.

La rivolta di Maggio 2010 a Bangkok non e’ nient’altro che l’apoteosi di questo lungo autoinganno elitario che fa’ oramai acqua da tutte le parti.

Per troppo tempo l’establishment ha mantenuto (e mantiene) il potere contando su fattori quali forze armate, slogan, posizioni strategiche in tutti i settori (soprattutto quello giudiziario), capri espiatori e (cosa piu’ importante) mantenimento dell’ignoranza tra la popolazione tramite la censura ed un’educazione scolastica inesistente o ridicola.

Se il significato dell’essere unicamente Thai e’ per voi sinonimo di vanto, non direi tanto per cio’ che e’ successo con l’asta 3G e Map Tha Phut per dirne solo alcuni dove, manco a dirlo, non sono saltate fuori responsabilita’ ma dita che puntano all’altro facendo il giro del tavolo con il solito scarica barile ed un inconveniente: nel tavolo, non ci sono Farang a cui dare la colpa.

I Farang stavolta sono tutti fuori che vi osservano senza alcuna voglia di perder tempo a voler capire..........

QUANDO IL MERCATO ABBANDONATO VERRA’ RIPULITO ?

Vivo vicino al mercato abbandonato di Wirat Hongyok Road a Phuket Town e ci passo davanti tutti giorni. Da quando ha chiuso, non e’ mai stato ripulito dai rifiuti. Possibile che nessuno sia responsabile della pulizia dell’area ? E’ in programma ? E se si, quando ?

Firmato: Market Forces – Phuket Town

RISPOSTA:

“stiamo accettando offerte dalle aziende interessate alla demolizione del vecchio mercato a Wirat Hongyok Road ed i rifiuti verranno ritirati quando il luogo sara’ demolito. Pensiamo che passeranno circa 2 mesi prima di trovare l’azienda appaltatrice dei lavori”

29/9/10 Wina Pikunphon – Capo Divisione Salute ed Ambiente del Municipio di Phuket Town

martedì 28 settembre 2010

RE BHUMIPOL E I SUOI PROGETTI REALI


"Regnero’ con saggezza per il beneficio e la felicita' del popolo di Siam"


Questo e' il testo del giuramento di successione al trono di Sua Maesta' Re Bhumipol durante l'incoronazione avvenuta il 5 Maggio del 1950.

Per 56 lunghi anni da tale giorno il Re ha fedelmente e meritatamente espletato il suo giuramento. Piu' di 3000 progetti di sviluppo sono iniziati per volonta' del Re e sono stati implementati in tutto il Paese molti dei quali con lo scopo di migliorare le condizioni di vita dei Thailandesi specialmente nelle zone rurali remote.

Tutti questi progetti sono nati grazie ai frequenti ed estesi viaggi fatti da Sua Maesta' accompagnato talvolta dalla Regina Sirikit ed altri membri della Famiglia Reale verso tutte le regioni del Regno Siamese utilizzando come punto di partenza una delle quattro province reali che si trovano a Chiang Mai, Sakon Nakhon, Hua Hin e Narathiwat.

Prima che il Re visiti un'area particolare, egli studia le informazioni dai documenti e le mappe in suo possesso al fine di apprendere in dettaglio tutto cio' che riguarda le condizioni dell'area. Dopo essere arrivato sul luogo, raccoglie piu' informazioni su fatti specifici e gli ultimi dati aggiornati parlando con la gente locale e conducendo un sopralluogo personale sul luogo discutendone con gli ufficiali.

Dall'iniziativa del Re, le agenzie governative coinvolte raccolgono piu' informazioni per pianificare l'operazione o buttar giu' un piano principale rilevante conforme alle volonta' del Re. Il Re insiste sempre nell'affermare che le sue iniziative sono solamente dei suggerimenti cosicche' da lasciare spazio di sviluppo agli altri dove operare. Se il progetto proposto e' fattibile in termini di benefici e rientra nel budget predisposto, il governo fa' in modo di portarlo a termine. Al contrario, il governo ha il diritto di abbandonarlo.

Quando l'iniziativa del Re e' giudicata fattibile, l' Ufficio della Direzione di Svilupo Progetti della Casa Reale (RDPB) coordinera' con varie agenzie e assegnera' loro il compito di definire i dettagli tecnici. Successivamente, l'Ufficio studiera' nuovamente i dettagli per essere sicuro che vengano messi in opera in maniera efficiente ed in linea con l'iniziativa del Re.

Dopodiche', le agenzie governative responsabili procederanno allo sviluppo in collaborazione con l'RDPB. In alcuni casi, viene stabilita un'organizzazione centrale speciale in qualita' di responsabile.

Durante lo sviluppo, l'Ufficio RDPB monitora e valuta periodicamente i lavori. Il Re stesso ritorna a far visita personalmente nella zona soggetta ai lavori per osservarne il progresso e per suggerire delle soluzioni qualora insorgano ostacoli o problemi.

Il Re pertanto non solo e' diventato il monarca che ha girato piu' di tutti nella storia del Regno Thailandese ma e' anche la persona che meglio conosce i problemi rurali della Thailandia.

Sua Maesta' non si limita mai ad impartire istruzioni per poi farle mandare avanti da sole. L'impeto proviene sempre dalla gente locale la quale deve essere d'accordo con le proposte di sviluppo e cooperare al fine di vederne la realizzazione compiuta. I Progetti di sviluppo della Casa Reale sono tutti iniziati in questo modo.

Essi coprono una vasta gamma di necessita': dall'introduzione di nuovi campi di raccolto alla conservazione di bacini idrici, dalla bonificazione di un terreno alla preservazione delle foreste. Lo scopo di tutti i progetti e' stato quello di uno sviluppo sostenibile che potesse non solo far fronte a necessita' immediate ma servisse anche per le generazioni future. Cio' puo' essere raggiunto attraverso la conservazione dell'ambiente e la restaurazione delle zone che gia' hanno sofferto di abusi.

I Progetti di Sviluppo della Casa Reale vengono divisi in 8 categorie a seconda del settore dell'economia interessato: Agricoltura, Ambiente, Sanita', Occupazione, Riserve Idriche, Comunicazione, Benessere ed altre. Possono inoltre essere classificate secondo il grado di relazione a Sua Maesta' ossia:

Progetti iniziati dalla volonta' di Sua Maesta': questi sono i progetti che il Re studia e sperimenta per conto suo. Sono basati su raccomandazioni di esperti e messi in opera con l'aiuto di fondi privati sin dall'inizio. Una volta che i progetti hanno acquisito risultati soddisfacenti, Sua Maesta' li passa al governo per ulteriore sviluppo.

Progetti Reali: tali sono quando partono dall'iniziativa di Sua Maesta' il Re e la Regina come ad esempio il progetto di sostituzione del raccolto al Nord. Progetto che ha avuto come scopo quello di fermare la coltivazione dell'oppio, la deforestazione ed il metodo di bruciare i campi adottato dalle tribu' montane. Sua Maesta' ha fornito consigli preziosi ed assistenza sul come piantare frutti e fiori in ambienti freschi per una resa di guadagno maggiore.

Progetti sotto Patronaggio Reale: questi sono i progetti operati dal settore privato che utilizzano le proprie risorse finanziarie, tecniche ed umane le quali si basano sulle direttive e suggerimenti dettati da Sua Maesta'. Tali progetti includono l'Enciclopedia Thailandese per la Gioventu', il Dizionario e la Cooperativa per lo Sviluppo del Villaggio di Din Daeng.

Al fine di facilitare l'attuazione dei Progetti di Sviluppo Reale, Sua Maesta' incomincia con la formazione di 6 Centri di Studio Sviluppo Reale in varie regioni della Thailandia che fungono come luogo per condurre studi, ricerche ed esperimenti alla ricerca di metodi e linee guida di sviluppo adatte alle diverse condizioni di ogni area e l'occupazione della gente locale. I risultati di tali studi, ricerche e sperimenti vengono successivamente messi a conoscenza della gente locale.

I Centri servono inoltre come “musei naturali viventi” dove la gente interessata ed incuriosita puo' osservare in primo piano accrescendo in tal modo la propria conoscenza dalle cose reali.
I 6 Centri sono localizzati a Chiang Mai, Chachoengsao, Phetchaburi, Chanthaburi, Sakon Nakhon e Narathiwat.

Da cio' esposto si puo' comprendere come Sua Maesta' abbia diligentemente sostenuto i tradizionali precetti Thailandesi che vogliono un Re virtuoso che assiste in prima persona cosi' da poter alleviare il proprio popolo dallo stress incrementando il loro benessere e Bhumipol e' oggigiorno considerato (non solo dai Thailandesi ma anche da persone di spicco internazionale) come l'unico monarca al mondo il quale dedica anima e corpo allo sviluppo sociale per il benessere della propria nazione.

Fonti: The Government Public Relations Department, the Golden Jubilee Network, the Office of the Royal Development Projects Board (RDPB).

venerdì 24 settembre 2010

COME POSSO ZITTIRE I MIEI VICINI RUMOROSI ?

Vicino alla mia casa c’e’ uno stabile che tratta arredi e a volte utilizzano attrezzature molto rumorose. Inoltre, di recente hanno 3 galli che mi svegliano alle 4:30 di ogni mattina e continuano piu’ o meno per tutta la giornata.

C’e’ qualcosa che posso fare o devo rassegnarmi ?

24/9/10 – Firmato: insonne in Kamala

RISPOSTA 1):

“chiunque pensi di essere vittima di comportamenti altrui, puo’ reclamare al Damrongtham Center al Phuket Provinial Hall. Il centro poi si coordinera’ con le agenzie competenti. Per la denuncia, e’ necessario presentare il proprio passaporto o carta d’identita’. Se poi non si conosce la lingua Thai, e’ necessario avere un traduttore. Alternativamente, e’ possibile scrivere a phuket_dopa@yahoo.com o dumrongtum_phuket@hotmail.com come pure telefonare allo 076-213203

24/9/10 – Firmato: un Impiegato del Damrongtham Center

RISPOSTA 2):

chiunque ritenga che la propria salute soffra a causa di comportamenti altrui, puo’ reclamare al Provincial Health Office (PPHO - Complaint Division) e procederemo a verifica coordinandoci eventualmente con altre agenzie. In alternativa, le altre autorita’ dove esporre denuncia sono:

  • Stazione Polizia di Kamala 076-385310
  • Kamala Tambon Administration Organization email: kamalaphuket@gmail.com
  • Social Development and Human Resources Phuket Office: tel 076-212726
  • Phuket Provincial Industrial Affairs Office: tel 076-222754

24/9/10 – Khun Kanchana, impiegata al Phuket Provincial Health Office (Complaint Division)

RISPOSTA 3):

“E’ necessario venire alla Stazione di Polizia di Kamala ed esporre denuncia. Venga prima da noi senza confrontare il gestore dell’attivita’. Una volta che abbiamo una denuncia scritta, procederemo ad investigare qualora l’attivita’ disturba o no la quiete con eccessivo rumore.

Per maggiori informazioni puo’ contattarmi alla Stazione di Polizia di Kamala allo 076-385310"

24/9/10 – Sergente Maggiore Pongsakda Jitlang – Stazione di Polizia di Kamala

mercoledì 22 settembre 2010

IL NORD-EST HA POTENZIALE SE SOLO AVESSE OPPORTUNITA’


“e’ sbalorditivo che in Tailandia 5,4 milioni di persone vivano sotto la soglia
di poverta’ ma ancora di piu’ che la soglia di poverta’ venga fissata a 1.134
baht all’anno”


Cio’ e’ veramente preoccupante se consideriamo che nel 2009 il reddito medio procapite annuale e’ stato di 8.000 dollari o circa 240.000 baht (cifre di Wikipedia) con un prodotto interno lordo di 540 milioni di dollari. La cifra poi fornita dal Ministro delle Finanze sul divario economico e’ sbalorditiva: il reddito del 20% dei piu’ ricchi e’ 12 volte quello del 20% dei piu’ poveri.


Con l’invidia del partito Pheua Thai, il governo di Abhisit si vanta del successo ottenuto con i pacchetti stimolo che hanno portato ad una veloce ripresa economica. Come riflesso di tale successo, l’indice della Borsa Tailandese (SET) e’ salito rapidamente con previsione di arrivare a quota 1.100 tra 6 mesi. C’e’ pero’ scetticismo sul fatto che tale crescita abbia portato migliore qualita’ di vita per i poveri. Altri invece dicono che sulla scia di cio’ anche i poveri ne trarranno beneficio. Sara’ proprio cosi’ ?

Una ricerca condotta dalla SCB ha dimostrato che i contadini del Nord-Est sono i piu’ poveri e che se vogliono migliorare devono o cambiare mestiere o trasferirsi poiche’ come gia’ sappiamo ai contadini mancano le opportunita’ nella loro terra per poter guadagnare. Dal 1990 al 2007 e’ aumentato il loro divario economico. Nel 1990 il reddito delle piccole imprese a Bangkok era il doppio di quello degli operai e piu’ di 10 volte quello dei contadini del Nord-Est. Nel 2007, e’ arrivato ad essere di ben 3 e 12 volte rispettivamente.

Sono nativo del Nord-Est ed ho frequentato l’universita’ di Khon Kaen. Quando mi sono laureato 20 anni fa’, i mestieri disponibili erano impiegato bancario ed impiegato amministrativo presso gli zuccherifici oppure potevo scegliere l’impiego pubblico. Sebbene poi con il corso degli anni altre attivita’ sono cresciute nella zona, si sono creati ulteriori posti di lavoro che pero’ non sono mai stati diversi da quelli esistenti. Poiche’ molti di tali mestieri non sono attraenti, ne risulta che anche il salario non lo e’. Il potere d’acquisto della gente del Nord-Est e’ pertanto rimasto basso.

Il Central Plaza di Khon Kaen puo’ essere sempre pieno di gente nei fine settimana ma scommetto pero’ che il giro d’affari che genera non sfiora nemmeno il piu’ piccolo Central che c’e’ a Bangkok.

In un intervento in Khon Kaen, l’economista Kosit Panpiemras ha dichiarato che fin’ora la crescita economica e’ concentrata a Bangkok e che cio’ e’ sinonimo di una bassa qualita’ di crescita. Secondo lui, il Nord-Est ha grosso potenziale poiche’ e’ sede dei 2/3 della forza lavoro nazionale e di 58 Istituti Professionali. Tuttavia la regione non riesce ad attrarre nuovi investimenti e pertanto i nuovi laureati se ne vanno a Bangkok per cercare migliori opportunita’.

Non posso nient’altro che essere d’accordo con loro. Senza mestieri interessanti, il lavoro qualificato lascera’ il Nord-Est. Anche i contadini migrano a Bangkok per fare i muratori poiche’ ricevono sempre piu’ soldi che starsene a coltivare riso.

8/9/10 – Fonte: The Nation – Achara Deboonme

lunedì 20 settembre 2010

ASTA 3G: PASTICCIO DI UN CARRO MESSO DAVANTI AI BUOI




"Il 3G rimane pertanto sulla linea dell’orizzonte e si stima che ci vorranno altri 4 anni per vederlo toccar terra"







Da 4 anni la Tailandia si sta preparando all’asta per assegnare le frequenze del servizio di telecomunicazione di terza generazione (3G) prevista per Settembre 2010. Come gia’ successo in altri Paesi, e’ un avvenimento che porta a rivoluzionare la telecomunicazione in meglio per tutti (utenti ed aziende erogatrici) con maggiore trasmissione pacchetti dati WI-FI a costi inferiori.

Tutto sembra essere stato predisposto: si trova il luogo dove battere l’asta (lo Sheraton a Hua Hin) cosiccome si organizzano sicurezza e metodi scrupolosi con cui battere l’asta vista la posta in gioco. Le aziende che partecipano sono 3: AIS, True e DTAC che si devono contendere solo 2 licenze. Ogni azienda ha versato un deposito di ben 1,8 miliardi di baht (circa 45 milioni di Euro) per partecipare all’asta e le 2 aziende che la spunteranno dovranno pagare in totale 28 miliardi di baht (700 milioni di Euro) per avere la licenza a poter operare.

Come vedete si tratta di cifre stratosferiche per una torta da spartirsi rivoluzionaria. Basti pensare che CAT Telecom (la Telecom Tailandese) incassa ben 30 miliardi di baht all’anno (750 milioni di Euro) solo per il servizio 2G che copre 37 milioni di utenti.

L’asta sarebbe dovuta iniziare il 20 Settembre ed invece succede l’imprevedibile: arriva un’ingiunzione della Corte Amministrativa che blocca l’asta. Attimi di sgomento e smarrimento si succedono soprattutto tra i volti dei rappresentanti delle aziende partecipanti i quali, assieme alla necessaria procedura cartacea burocratica, hanno gia’ staccato un assegno con 10 numeri !

Il motivo dell’ingiunzione e’ il seguente: l’NTB (National Telecommunication Board ossia l’organo di sorveglianza che conduce l’asta) non e’ piu’ autorizzato poiche’ la Costituzione Tailandese del 2007 (quella dei “colpisti” tanto per intenderci) l’ha praticamente abolito costituendo un’altro organo che si chiama NBTC (National Broadcasting Telecommunication Commission).

La cosa secondo me da piegarsi dalle risate e’ che l’NBTC ora come ora non esiste, ossia dal 2007 e’ previsto dalla Costituzione ma nessun Governo se n’e’ mai preoccupato di farlo nascere. Sarebbe come se l’Italia avviasse i mondiali di calcio e solo il giorno della prima partita si accorgesse che non sono stati assegnati gli arbitri.

Qualcuno dira’: ma che ha fatto di male l’NTB per essere abolito a favore di un NBTC tutto ancora da formare ? Non ci vuole un genio per capire che tutto cio’ non e’ nient’altro che un esempio di giochi di potere e non una mossa di reale beneficio per il Paese.

Tocca ora a questo Governo porre rimedio in tempi brevi con un Disegno di Legge che dicono sara’ pronto in 3-4 settimane anche se sono in molti a credere che, dall’approvazione del Disegno di Legge alla sua messa in opera in modo pienamente funzionale, possano passare come minimo 4 anni.

L’NTC ha fatto ricorso ma la Corte Suprema Amministrativa ha riaffermato la delibera della Corte Amministrativa sulla base che vi sarebbe stato il rischio di diversi litigi legali. La Corte Suprema ha inoltre valutato che tale decisione non porta danni a nessuno ma solo ritardo all'esecuzione del servizio.

Il 3G rimane pertanto sulla linea dell’orizzonte e si stima che ci vorranno altri 4 anni per vederlo toccar terra e magari nel frattempo gli altri Paesi avranno gia’ il 4G o addirittura il 5G.

AMAZING THAILAND davvero !

domenica 19 settembre 2010

E’ PROPRIO OGGI IL MOMENTO PER CAMBIARE


...un 69enne Americano mi ha detto “educazione Voranai. Tu e gente come te devono insegnare ai giovani. Educazione e’ cio’ che rendera’ forte questo Paese”


Oggi, 19 settembre, e’ l’anniversario del colpo di stato che ha deposto il governo di Thaksin Shinawatra 4 anni fa’ e coincide anche con il quarto mese di ricorrenza (19 Maggio) dove “Operazione Ratchaprasong” ha raggiunto il culmine: 91 morti con incendi a Bangkok ed in altre provincie.

Dal 1932, abbiamo avuto 78 anni di democrazia sebbene in molti sono a pensare che non siamo una democrazia anche se cerchiamo e facciamo finta di esserla.

Ad esempio, come possiamo considerarci democratici quando 23 e’ il numero dei tentativi di colpo di stato e 11 sono stati i colpi di stato in questi 78 anni ? Cio’ corrisponde rispettivamente ad 1 tentato colpo ogni 3 anni circa ed a 1 colpo di stato ogni 7 anni.

Come possiamo considerarci democratici quando per 47 di questi 78 anni, la Tailandia e’ stata governata dai militari sia attraverso colpi di stato o per incarico ricevuto da parlamentari codardi e sottomessi ?

Negli ultimi 20 anni, vi sono stati 2 colpi di stato e 4 rivolte con spargimento di sangue e caos: il Maggio sanguinoso nel 1992, le maglie gialle nel 2008, le maglie rosse nel 2009 ed ancora le maglie rosse nel 2010.

Negli ultimi 20 anni, solo un governo e’ riuscito a portare a termine il suo mandato: il primo governo di Thaksin Shinawatra.

Tenendo conto degli ultimi 78 anni, quando c’erano scontri e rivolte e c’era gente preoccupata che mi chiamava dall’estero, la mia risposta era sempre: “non preoccuparti. E’ una cosa d’abitudine che succede di tanto in tanto. E’ oramai diventata una tradizione stagionale come il durian ed il mango”.

La Tailandia ha democrazia e stabilita’ politica ? Sebbene la gente puo’ mentire, i numeri non potranno mai. La Tailandia non e’ mai stato un Paese politicamente stabile, tuttalpiu’ – nella migliore delle ipotesi – i governi vanno e vengono tra scandali di corruzione e, per dirla alla peggio, per l’arrivo di carri armati. Negli ultimi 2 mesi sono stato invitato a pranzo da 4 Ambasciate. L’argomento nelle discussioni e’ stato naturalmente passato, presente e futuro della politica Tailandese.

Vi saranno ancora piu’ bombe e violenza ? Non ho idea. Cio’ dipendera’ dalle sotterfughe negoziazioni tra il governo, l’opposizione, i militari e l’elite. Se si raggiunge un accordo e le fazioni si spartiscono la torta equamente, allora non vi saranno bombe e violenza.

Ci sara’ pace tra le fazioni dopo le elezioni generali ? Non si sa’. Dipendera’ sempre dalle sotterfughe negoziazioni tra il governo, i militari e l’elite. Se si raggiungera’ un accordo e le fazioni si spartiranno la torta equamente, allora non vi saranno bombe e violenza.

Non illudiamoci pero’. Nessun esperto, nessun chiromante e nessun chicchessia puo’ prevedere la politica Tailandese poiche’ le risposte alle succitate domande sono esattamente com’e’ la politica in questo Paese. Noi gente comune, dobbiamo semplicemente sederci ed attendere incrociando le dita e pregando.

Quando ho chiesto ai diplomatici di tali Ambasciate cos’e’ che vogliono dalla Tailandia, uno di loro ha dato la risposta che mi e’ piaciuta di piu’. Citando l’esempio di Map Ta Phut, ha detto che vuole vedere il governo Tailandese (e non solo questo governo ma qualsiasi governo poiche’ questo e’ il problema che assilla la Tailandia) prendere una decisione. Prendere decisioni. Fare leggi. Far sapere a tutti che la legge c’e’. Assicurarsi che la legge venga recepita e capita alla lettera da chiunque. Eseguire la legge ed implementarla. Renderla ragionevole e trasparente cosicche’ ognuno sapra’ come comportarsi.

Sembra semplice vero ? Solo una buona vecchia trasparenza ed efficienza che significa tenere la corruzione al minimo. Tali richieste pero’ non sono cosi’ facili in Tailandia. Guardate il casino in cui versa ancora Map Ta Phut a cui ultimamente si e’ aggiunta l’asta per la telecomunicazione di terza generazione (3G). Venerdi’, ho parlato della stabilita’ politica durante un seminario a Pattaya. E’ sempre stata una mia filosofia che se vuoi sapere cosa pensa una persona, allora devi berci qualcosa assieme. 1-10 o addirittura 20 giri se necessario.

Dopo il seminario, siamo andati tutti a bere e con cio’ abbiamo avuto un vivace scambio di battute. Queste persone sono investitori stranieri, espatriati che risiedono qui’ da 4, 8, 10, 20 anni. La Tailandia e’ la loro casa. Non e’ solo il loro denaro che hanno investito ma anche le loro menti, le loro emozioni e pertanto hanno un forte legame con il Paese.

Loro hanno sicuramente avuto critiche per questa Nazione come l’avrebbe ognuno ma alla fine hanno un’attenzione genuina, un sincero augurio che le cose vadano per il meglio senza poi aggiungere i loro sforzi per aiutare. Forse, cio’ non e’ la caratteristica di ogni investitore. Dopotutto, c’e’ sempre il buono, il cattivo ed il brutto.

Gli espatriati non sono contenti dell’inesatto contesto in cui la stampa internazionale ritrae la Tailandia. Vogliono vedere questo Paese sviluppato ed avanzato e sono disposti ad aiutare in ogni modo come sponsorizzando i bambini poveri nel loro percorso educativo ed in altri programmi caritatevoli.

Dopo 2 ore, ci siamo sbottonati le camicie confrontando i nostri tatuaggi. Mi e’ proprio sembrato di avere i tatuaggi piu’ belli. Un’altra cosa che ho scoperto e’ che un giovane Tailandese puo’ sorpassare vecchi espatriati nelle alzate di gomito....

A fine serata, la cosa che mi ha catturato di piu’: un 69enne Americano mi ha preso per le spalle e, fissandomi negli occhi, mi ha detto “educazione Voranai. Tu e gente come te devono insegnare ai giovani. Educazione e’ cio’ che rendera’ forte questo Paese”.

Mentre sto scrivendo questa colonna, mi rendo conto di una cosa: gli stranieri vogliono cio’ di cui hanno bisogno i Tailandesi. I diplomatici stranieri vogliono vedere trasparenza nella politica. Noi Tailandesi non solo vogliamo ma abbiamo proprio bisogno che la nostra politica sia pulita. Gli investitori stranieri vogliono delle riforme nell’educazione in Tailandia. Noi Tailandesi non vogliamo solo cio’ ma abbiamo proprio bisogno di riforme sull’educazione.

Il guaio e’ che a fine giornata, il futuro della Tailandia viene deciso dalle sotterfughe negoziazioni tra le fazioni nei loro giochi di potere.

In quella serata e’ stata posta una domanda “Quando cambiera’ la Tailandia ?” e non e’ la prima ed ultima volta che la sentiro’. Non e’ una domanda dalla risposta facile.

Ci sono 2 cose che ho imparato parlando con gli espatriati e i diplomatici. La prima e’ che sembrano avere a cuore la Tailandia molto di piu’ di altri Tailandesi che conosco. La seconda e’ che forse noi Tailandesi non dovremmo solo guardar fuori per facile denaro straniero. I soldi arriveranno ugualmente visto che gli investitori preferiranno essere in Tailandia che in altri Paesi. Nonostante tutte le magagne, questo e’ ancora un Paese bello e meraviglioso culturalmente, logisticamente ed esteticamente. Forse, oltre al loro denaro, dovremmo aprirci ed apprendere dalla loro conoscenza ed esperienza in uno scambio reciproco.

Prendiamo il buono e lasciamo il cattivo. E’ una caratteristica della vita. Quando c’e’ un gruppo di persone che vuole genuinamente aiutare la nazione adottiva cio’ la dice lunga sulla loro sincerita’ cosiccome il carisma ed il magnetismo della Tailandia come Paese e questa e’ una cosa di cui esserne orgogliosi.

Oggi e’ il 19 Settembre, il quarto anniversario del colpo di stato militare ed il quarto mese di ricorrenza dell’operazione militare che a Maggio ha represso le maglie rosse a Bangkok con 91 morti.

Credo che il futuro della Tailandia abbia possibilita’ meravigliose se impareremo ad aprire un po’ di piu’ i nostri cuori e le nostre menti.

Tutto cio’ non arrivera’ domani immediatamente ma il processo di cambiamento puo’ iniziare gia’ da oggi.

19/09/2010 – Fonte: Bangkok Post - Voranai Vanijaka

L’EDUCAZIONE E’ LA CHIAVE PER RIDURRE LA DISPARITA’


“una soluzione fattibile per ridurre il divario tra ricchi e poveri e’ la migliore accessibilita’ ai servizi pubblici ed all’istruzione”



Una ricerca condotta dalla Siam Commercial Bank (Economic Intelligence Unit) ha di recente dichiarato durante l’annuale conferenza che la Tailandia ha mostrato leggeri segni di miglioramento nella soglia di poverta’ grazie alla crescita economica. Se la soglia stabilita e’ quella di 2 dollari al giorno, il numero di Tailandesi poveri risulta del 12% nel 2004 confronto al 26% del 1992.

Sethaput Suthiwart-Narueput - Direttore Capo Settore Economico della SCB - afferma come la ricerca mostra che dopo la crisi economica asiatica del 1997, il reddito medio e’ aumentato a ritmo lento. Mentre nel periodo 1990-1994 la percentuale di aumento e’ stata dell’8%, e’ pero’ scesa al 5% nel periodo 2002-2007. La maggior parte degli introiti appartiene al 20% della popolazione i quali tutti assieme fanno il 55% del reddito nazionale mentre il 4% del reddito nazionale ha la medesima percentuale della popolazione ossia il 20%.

La ricerca mette in evidenza che i contadini del Nord Est hanno il reddito piu’ basso mentre gli imprenditori di Bangkok detengono quello piu’ alto. Il divario e’ di ben 12 volte.

Considerando il reddito medio di ogni professione, i contadini hanno quello piu’ povero seguito da muratori ed operai. La gente del Nord Est, indipendentemente dalla professione esercitata, guadagna meno dei colleghi di qualsiasi altra provincia con ben il 40% in meno rispetto a quelli a Bangkok.

Non c’e’ modo che il loro reddito possa raggiungere quello del lavoro specializzato e di quello imprenditoriale a meno che non beneficino di un’educazione o di sostegno economico i quali, anche se possibile, non verrebbero equamente distribuiti” afferma Sethaput.

Oltre alla mancanza di opportunita’ per raggiungere alti livelli di guadagno, i dati che coprono il periodo 1990-2007 mostrano che il divario economico si e’ ampliato. Nel 1990, il reddito d’impresa a Bangkok era il doppio rispetto a quello operaio ed oltre 10 volte quello dei contadini del Nord Est. Nel 2007, il divario e’ cresciuto rispettivamente di 3 e 12 volte.

Durante tale periodo, i contadini del Nord Est hanno visto il loro reddito aumentare semplicemente cambiando mestiere o spostandosi in altre provincie come ad esempio fare il muratore a Bangkok. In tal caso, hanno visto raddoppiare i loro guadagni. Qualora poi diventassero operai specializzati, il loro reddito aumenterebbe di un ulteriore 30%.

Tuttavia, hanno bisogno di un’educazione professionale, di specializzazione o sostegno economico se vogliono raggiungere i loro pari a Bangkok i cui redditi arrivano ad essere sino a 12 volte maggiori. La probabilita’ che cio’ accada e’ veramente scarna con il conseguente impatto negativo sui loro figli i quali non potranno permettersi un’educazione professionale.

Mediamente, i lavoratori del Nord Est risparmiano 12.000 baht all’anno e la retta da pagare per le scuole professionali e quelle pre-universitarie sono rispettivamente 15.000 e 35.000 baht all’anno.

Al momento, l’accesso all’educazione non e’ distribuito equamente. Tra il 20% della popolazione avente il reddito piu’ alto, la percentuale di coloro che hanno un diploma o una laurea e’ 10 volte piu’ alta del 20% della popolazione piu’ povera. Sarebbe a dire che, su 100 persone, i Bangkokiani ne hanno 10 diplomati o laureati mentre nel Nord-Est la cifra scende a 1.

Il reddito di giovani lavoratori con diploma o laurea e’ il doppio di coloro della stessa eta’ aventi solo educazione elementare o media. All’eta pensionabile, il loro divario economico diventa di ben 5 volte.

L’ineguaglianza del reddito non e’ cosa nuova ma esiste da tanto tempo. Cio’ dimostra che non possiamo risolvere il problema attraverso metodi convenzionali. Il Governo dovrebbe varare serie misure per ridurre il divario trovando opportunita’ per guadagnare di piu’” afferma Sathaput notando anche che il sistema dei sussidi non funziona ed aggiunge che il Governo dovrebbe concentrare gli sforzi per migliorare l’accesso ai servizi pubblici ed all’educazione.

La ricerca inoltre ha messo in rilievo la scarsa distribuzione della ricchezza. Se i depositi bancari (che sono il metodo piu’ popolare di risparmio in Tailandia) fungono da indicatore sociale, i dati mostrano che l’89% dei 77 milioni di conti bancari esistenti costituiscono solo il 4% dei 7.300 miliardi di baht totali. Ancora peggio, solo l’1% (ossia 770.000 conti) costituiscono il 72% dei depositi.

2/9/10 Fonte: The Nation

IL COSTO DEL COLPO DEL 2006


“Alla vigilia del quarto anniversario del colpo di stato dove il Governo di Thaksin e’ stato detronizzato, esaminiamo il prezzo che il Paese ha finanziariamente e democraticamente pagato da quando sono entrati i carri armati”


Sono passati 4 anni e quello che ci ha lasciato il colpo di stato che ha detronizzato il PM Thaksin Shinawatra e’ sicuramente una battaglia politica piu’ accesa assieme ad un cospicuo incremento del peso delle forze armate presenti come un’ombra nella vita odierna.

La sfera d’influenza delle forze armate e’ chiara dal punto di vista monetario. Dal 19 Settembre 2006, il budget per le forze armate e’ quasi raddoppiato – da 85 miliardi di baht a 154 miliardi nel 2010 con stime che parlano di 170 miliardi nel 2011. Le forze armate contano 1.100 generali.

Il budget per la sicurezza durante il colpo di stato era di circa 1,2 miliardi di baht e secondo alcune fonti militari, altri 2 miliardi di baht sono stati distribuiti alle unita’ coinvolte nel colpo. Il costo del colpo e’ pero’ stato piu’ che finanziario. Secondo Surachart Bamrungsuk, professore di Scienze Politiche alla Chulalongkorn University, tutte le pedine coinvolte nel presente conflitto politico – maglie rosse, maglie gialle ed il Governo di Abhisit – non sono nient’altro che prodotti derivanti dal colpo. Gli accademici specializzati in problemi relativi alla sicurezza, aggiungono che gli scorsi 4 anni sono stati un’opportunita’ persa dalla Tailandia per rafforzare lo sviluppo democratico.

“Se potessimo tornare indietro, se non ci fosse stato nessun colpo di stato lasciando invece che fosse la politica a dettare il proprio corso secondo principi democratici, non saremmo arrivati a questo punto” dice Surachart aggiungendo che la situazione si e’ sviluppata ad un punto tale dove e’ impossibile fare qualsiasi previsione. “Tutto e’ imprevedibile. Dobbiamo adottare una visione del nostro sviluppo politico nel breve periodo, mese per mese”.

Surachart ripone poca fiducia negli sforzi riconciliatori del Governo e nella sua formazione di pannelli di studio speciale. “Questo non corrisponde ad una genuina intenzione ma ad una mossa di percorso” dice, affermando anche che non c’e’ mai stato un tale consolidamento del potere da parte di una classe di cadetti sin dalla classe 5 del 1991 capeggiata da un’altro “colpista”: il Gen. Suchinda Kraprayoon.

“Tra i Paesi confinanti, solamente in Birmania il potere militare ha raggiunto questo livello” dice Surachart “il maggior ruolo ottenuto dall’Esercito ha superato lo spazio per un Governo civile. Difatti, l’Esercito ora come ora impersona il nuovo ruolo di Manager della politica”.

Surachart afferma che uno degli effetti piu’ brutti del colpo di stato e’ stato la crescita del budget destinato all’Esercito a partire dall’amministrazione Surayud Chulanont di origine colpista. Le corti e le organizzazioni indipendenti sono state macchiate poiche’ tirate in ballo nel processo politico.

“Anche la Costituzione Tailandese del 1997 e’ stata un’altra vittima dei colpisti” afferma Parinya Thewanarumitkul, vice rettore della Thammasat University, il quale aggiunge che, ad ogni passaggio di mano, la Costituzione e’ peggiorata.

Parinya ha sottolineato l’ironia dei colpisti nello scrivere la Costituzione la quale crea le fondamenta di una democrazia.

“chi vuole vedere democrazia, non accettera’ mai una Costituzione scritta da colpisti. In tali circostanze, non c’e’ modo che la Costituzione possa migliorare” dice Parinya “e questo e’ il motivo per cui la gente rimane piuttosto conflittuale riguardo suoi cambiamenti”.

Parinya ha citato il fatto che la Costituzione del 2007 e’ piu’ sostanziosa della precedente del 1997 e necessita di interpretazione in diversi articoli.

“La gente semplicemente non capisce il significato ed ha bisogno di esperti di diritto pubblico per l’interpretazione” dice Parinya. “Cio’ crea un sistema tra esperti di diritto pubblico e la Corte Costituzionale, ossia persone che hanno la capacita’ di capire e coloro autorizzati ad interpretarla”.

I colpisti hanno inoltre utilizzato il potere giudiziario per contrattaccare il formidabile potere di quello esecutivo cosi’ come concepito dalla Costituzione del 1997 dove 2 componenti dei 7 totali della commissione responsabile per la selezione dei membri di organizzazioni indipendenti proveniva dal potere giudiziario mentre l’attuale Costituzione del 2007 ne cita ben 5 e pertanto la maggioranza assoluta.

“Utilizzare il potere giudiziario per sbilanciare quello esecutivo costituisce una ricetta per una situazione confusionaria” dice ancora. “E’ come se gli arbitri di calcio scegliessero quali giocatori far giocare. Gli spettatori si chiederebbero se l’arbitro sia in grado di fare il proprio mestiere in modo giusto poiche’ ha un interesse nella selezione dei giocatori”.

Il Colpo di Stato n.27 ha reso possibile la dissoluzione dei partiti e la revoca dei diritti dei loro esecutivi per 5 anni (Sezione 237 e 68 – Costituzione del 2007).

Parinya afferma che tale legge ha dato prova di inefficacia nel risolvere il problema politico in Tailandia. “Dissolvi il partito Thai Rak Thai e si forma il People Power Party. Dissolvi il PPP ed ottieni il Pheua Thai. Dissolvi il Chart Thai ed ottieni il Chart Thai Pattana. Puoi dissolvere un partito tutte le volte che vuoi ma ma alla fine ne saltera’ sempre fuori uno nuovo, nemmeno il bando ai politici ha efficacia ma serve solamente a creare una politica di burattini” aggiunge Parinya il quale afferma anche che il colpo del 19 Settembre 2006 dovrebbe proprio essere l’ultimo e che e’ la rappresentazione del fallimento dei gruppi nella societa’.

“Se i politici avessero seguito le vie della democrazia, l’esercito non avrebbe avuto la possibilita’ di cacciare il governo” dice “e per far si’ che cio’ avvenga, i votanti devono scegliere rappresentanti che aderiscono alla democrazia, invece alcuni hanno dato fiori ai colpisti ed alcuni accademici li hanno pure aiutati a redigere una nuova Costituzione. Tutti hanno fatto errori”.

Rosana Tositrakul - Senatrice di Bangkok – afferma che nulla di buono e’ emerso dal colpo di stato aggiungendo “l’unica cosa che l’Esercito ha ottenuto e’ quello di piazzare nuove persone al timone di questa Nazione i quali non sono meglio di quelli precedenti”.

La gente si aspettava che i colpisti ripulissero il Paese dalla politica sporca ma per fare questo e’ necessario che loro stessi non abbiano interessi in gioco.

I colpisti non avevano tale caratteristica cosiccome non l’aveva colui che hanno nominato come PM ossia Surayud poiche’ ha acquistato della terra a Khao Yai Thiang. Lui ha poi perso la terra ma il Paese ha perso molto di piu’. E’ necessario non avere ferite o lacerazioni aperte nelle mani mentre si pulisce un luogo infetto. I colpisti le avevano. Avevano interessi personali. Non solo non sono stati capaci di ripulire il luogo infetto ma sono stati loro stessi contagiati”.


19/9/10 Fonte: Bangkok Post

martedì 14 settembre 2010

GIUSTIZIA IN TAILANDIA: 91 MORTI NON SIGNIFICANO NULLA



“l’NTSB non e’ in grado di determinare le cause dello schianto e nessun
provvedimento viene imposto in quanto l’incidente era imprevedibile”





Il volo low cost ONE-TWO GO OG269 Bangkok – Phuket si schianta sulla pista dell’areoporto di Phuket in fase di atterraggio il 16 Settembre 2007. 88 persone (45 stranieri e 43 thailandesi) muoiono orribilmente e successivamente altri 3 soccomberanno in ospedale portando le vittime a 91. L’indagine avviata e’ presieduta dal Dipartimento di Aviazione Civile Thailandese il quale promette di far luce sull’intera vicenda in modo trasparente mentre invece si delinea presto la totale incompetenza e reticenza delle autorita’ investigative a far saltar fuori la verita’.

http://www.investigateudom.com/ e’ creato da Bonnie il cui fratello e’ perito nell’incidente ed espone in modo chiaro ed esauriente tutti i tentativi di insabbiamento della compagnia ONE-TWO GO proprio in collaborazione con l’autorita’ che dovrebbe fungere da controllo ossia il Dipartimento di Aviazione Civile Thailandese. Ho voluto rinnovare aggiornando il post originale per invitare tutti a non volare con ORIENT-THAI e ONE-TWO GO poiche’ il Direttore e fondatore (Udom Tantiprasongchai) ha connessioni importanti e fa’ parte di quella “ elite di intoccabili “ a cui la legge non si applica allo stesso modo di altri poveri cristi.

Qui’ di seguito, vi riporto il contenuto essenziale dal piu’ vecchio al piu’ recente invitandovi a firmare la petizione affinche’ l’indagine non venga insabbiata:

ORDINE DI COPERTURA: Orient Thai/One-Two-Go COO (Capo Ufficio Operativo) manda in copia a Udom Tantiprasongchai (il suo Direttore) in questa email dettagliando la falsificazione delle ore di lavoro dei piloti poiche’ risultano palesemente in eccesso. Cho Ting Tsang - COO (Chief Operative Office) di ORIENT THAI (la compagnia aerea madre con voli di linea) e di ONE-TWO GO – manda una email all’operatore di volo ed al CEO (Chief Executive Officer che e’ Udom) con la richiesta (illegale) di variare le ore di volo dei 2 piloti deceduti facendole rientrare entro i canoni di legge.

ONE-TWO GO sottopone al NTSB (il pannello investigativo creato dal Governo dopo i noti lapsus investigativi del CAA alias Dipartimento di Aviazione Civile) un foglio elettronico contenente le ore (illegalmente modificate) dei 2 piloti deceduti. Il Vice-Direttore Generale del CAA ammette di aver ricevuto da ONE-TWO GO documenti falsi e che le ore di volo originali dei 2 piloti sono largamente superiori a quelle dichiarate. Non viene preso alcun provvedimento contro la Compagnia Aerea ed il NTSB manco sapeva dell’accaduto se non fosse che viene messo al corrente da http://www.investigateudom.com/.

ORE DI LAVORO ECCESSIVE E PERTANTO ILLEGALI. Tale e’ la situazione evidenziata dai turni di lavoro sia del Capitano Arief che dell’Ufficiale Montri nei mesi di Agosto e Settembre . I documenti mostrano ore molto aldila’ delle 100 fissate al mese dalle convenzioni Internazionali sull’aviazione e delle 110 fissate dall’Aviazione Thai. Dopo l’incidente, le ore eccessive di lavoro sono continuate come mostrato dai documenti di Dicembre .

MISTERI: Il Capitano Arief e’ in vacanza 1 mese senza retribuzione e malgrado cio’ la sua firma risulta nel registro che abilita al volo 4 piloti: Natsir, Purwanic, Hendrarto e Haryanto.

SOSPENSIONE TEMPORANEA: il CAA Thailandese revoca temporaneamente la licenza di volo alla ONE-TWO GO tra il 21 Luglio ed il 5 Dicembre 2008 per “grosse pratiche insicure”.
L’11 Ottobre 2008 il volo internazionale con passeggeri ONE-TWO GO vola da Hong Kong a Bangkok senza licenza e questo in modo regolare (vedi foto).

NESSUN CAMBIAMENTO sia nella direzione della ONE-TWO GO che nel Dipart. dell’Aviazione Civile. Udom Tantiprasongchai e Cho Ting Tsang rimangono in pieno controllo sia di ONE-TWO GO che di ORIENT THAI ed il Gen. Chaisek ed il Gen. Vuttichai (rispettivamente Direttore e Vice dell’Aviazione Civile) rimangono al loro posto.

PRIMA DEL DISASTRO, almeno 2 Piloti di ORIENT THAI / ONE-TWO GO hanno cercato di prevenire la catastrofe: Clement Campeau scrisse al Capo Piloti di ORIENT THAI John McDermott mettendolo al corrente che sia la formazione dei piloti cosiccome le loro qualifiche che la manutenzione degli aerei erano tutti compromessi prevedendo che da li’ a poco sarebbe successo l’incidente. Un’altro pilota (che vuole rimanere anonimo poiche’ sta ancora lavorando), ha scritto ai Dipartimenti dell’Aviazione Civile di Hong Kong, Korea e Thailandia riguardo voli pericolosi, bustarelle, ore di lavoro eccessive ed altro. Nulla e’ cambiato.

Il 16 Settembre 2007, il volo OG269 aveva a bordo neo-laureati, coppie in luna di miele, pensionati, turisti e cittadini Thai. L’aereo era sotto i comandi del Capitano Indonesiano Arief e del Primo Ufficiale di bordo Thailandese Montri. Era risaputo che Arief avesse dei problemi di salute particolarmente durante il pomeriggio e quando c’era brutto tempo. Montri era un Ufficiale novello con ben poca esperienza e sebbene fosse rispettato dai colleghi aveva ricevuto una formazione inadeguata (supervisionata dall’Aviazione Civile Thai). Inoltre, la ONE-TWO GO e la ORIENT THAI non avevano alcun programma di sicurezza nonostante l’obbligatorieta’ della legge (anche qui’, sotto supervisione dell’Aviazione Civile).

Entrambi i piloti avevano volato ben oltre il limite massimo consentito per legge nei 7 giorni precedenti e non avevano usufruito del giorno di riposo come previsto dalla legge. Entrambi avevano anche ecceduto nelle ore di lavoro legali nei precedenti 30 giorni.

Nonostante un rapporto chiaro sulle condizioni del tempo fatto dal pilota che e’ atterrato prima, i piloti hanno deciso di atterrare ugualmente in condizioni sia di raffiche di vento che improvvisamente cambiavano direzione che di pioggia scrosciante. I dati registrati nella scatola nera dicono che Arief non ha controllato l’atterraggio. Montri non aveva la capacita’ di far atterrare un aereo a maggior ragione in tali condizioni. Montri ha annunciato la sua intenzione ad abortire l’atterraggio ma poi non e’ stato in grado di programmare il velivolo per il giro supplementare. Improvvisamente, l’aereo ha perso potenza nei motori e Montri ha panicato cercando di passare il controllo ad Arief (“Tu hai il controllo” queste le sue parole) il quale pero’ non ha risposto. Per 15 dei fatali 19 secondi di volo – i quali sono considerati un’eternita’ dagli esperti – nessuno era alla guida dell’aereo e 4 secondi prima dell’impatto, qualcuno (non sappiamo chi) ha azionato i motori: troppo tardi poiche’ normalmente passano tra i 7 ed i 9 secondi prima che si abbia l’effetto di sollevamento.

L’unita’ di Soccorso dell’aeroporto si e’ rivelata inadeguata. Sia l’attrezzatura che lo staff non rientravano nei parametri stabiliti dall’ICAA (l’Autorita’ Internazionale dell’Aviazione Civile) per un’aeroporto Internazionale. Peggio ancora, la stazione di Soccorso dell’aeroporto non aveva provveduto a rifornire l’acqua e la schiuma che erano stati utilizzati durante un’esercitazione 3 giorni prima e la torre di controllo non aveva provveduto ad informare i piloti di tale situazione come richiesto dalle norme dell’Aviazione Civile Internazionale. Chiunque abbia chiamato i Vigili del Fuoco di Phuket per mandare aiuto, li ha informati che “un aereo e’ uscito dalla pista” invece di dire che si era schiantato. Gli aiuti sono arrivati dopo 20-45 minuti ed un paramedico Americano sul posto ha descritto le operazioni di soccorso come “di recupero” invece di essere “di salvataggio”. (Vedi Video).

Udom Tantiprasongchai, proprietario delle compagnie aeree ORIENT THAI e ONE-TWO GO, ha difeso i propri piloti come “esperti” mentre dietro le spalle del pubblico sia lui che il Dipartimento di Aviazione Civile Thai hanno iniziato ad insabbiare le prove. Improvvisamente, l’Aviazione Civile ha annunciato che l’incidente e’ stato causato da un’improvviso cambio di direzione del vento. Cho Ting Tsang, Chief Operating Officer del gruppo, manda ad Udom e all’operatore di volo una email con in dettaglio la storia dei voli di Arief e Montri falsificata richiedendo la sostituzione dei registri di volo dell’aeroplano.

Nonostante che tali prove siano state date sia all’Aviazione Civile che al pannello di supervisione costituito dal Governo (NTSB), nulla e’ successo. Con un comunicato datato Febbraio 2008, l’Aviazione Civile ha dichiarato che l’NTSB “non e’ in grado di determinare le cause” e che “nessun provvedimento viene imposto in quanto l’incidente era fuori da ogni controllo”. Jill Andrews, capo investigatrice dell’NTSB, ha smentito tali affermazioni (Andrews e’ stata messa al corrente della frode dal team di investigateudom il quale le ha fornito anche i turni di volo originali dopodiche’ la stessa non ha mai riferito di tale frode al Governo Thai).

L’NTSB Statunitense ("National Transportation Safety Board" ossia l’ente per la sicurezza dei voli) ha condotto un’indagine seguita da una rapporto emesso a Settembre 2009 passato al Governo Tailandese. Lo potete visionare qui’ nel sito di "Investigate Udom". L’NTSB ha stabilito che NON E’ STATO un cambiamento direzionale del vento la causa dell’incidente cosiccome che i piloti non avevano sufficiente esperienza di volo. Nel momento in cui l’aereo si e’ schiantanto contro la pista, nessuno lo stava pilotando ed e’ stato accertato che i piloti stavano lavorando oltre il limite consentito delle ore di volo settimanali e mensili. Questi sono solo alcuni degli elementi emersi assieme ad un’indifferenza alla vita umana ed alle sue sofferenze.

L’NTSB non ha documentato i dati di volo fraudolenti che ha ricevuto da ORIENT-THAI e dal Governo Tailandese. Gia’ sapevamo che le ore di volo erano false da quando sono state esposte da una giornalista Australiana e riconosciute tali anche dal Capo dell’Aviazione Civile Tailandese. Con un po’ d’aiuto da parte di qualche amico, siamo stati in grado di fornire le ore di volo originali all’NTSB e cio’ ha cambiato il corso dell’indagine facendo risaltare la duplicita’ di complotto tra il Governo Tailandese ed Udom Tantiprasongchai.

Alla luce di tali fatti, una scelta:
NESSUNO VOLI CON ORIENT-THAI e ONE-TWO GO finche’ non verranno presi provvedimenti nei confronti di chi ha dato disposizione a falsificare documenti, prove e registri
E’ TOTALMENTE ASSURDO CHE ALLA LUCE DI TALI PRATICHE FRAUDOLENTE ATTE AD INSABBIARE LA RESPONSABILITA’ NELLA MORTE ORRIBILE DI 91 PERSONE, TUTTO VENGA PASSATO COME SE NULLA FOSSE. Quando Udom, Cho, i Gen. Chaisek e Vuttichai avranno uno dei loro figli che morira’ su un velivolo che si schianta e prende fuoco, allora penso che si ricorderanno di quelle povere 91 vittime e soprattutto LA GIUSTIZIA che le loro famiglie stanno ancora incredibilmente aspettando.

STA LA TAILANDIA DIVENTANDO PIU’ STUPIDA ?

“ ... ho intervistato Ministri e Funzionari sull’economia creativa e posso
dirvi che non ho ancora capito di che cosa stavano parlando. Il vero problema e’
che nemmeno loro lo sapevano... “




C’era una volta un sogno: arrivare pari passo con Singapore come supremazia regionale a livello di sviluppo economico ed umano.

C’era una volta un sogno: diventare una “tigre asiatica” che ruggisce come Taiwan, Hong Kong, Sud Korea e per l’appunto Singapore.

Oggi, la realta’ e’ che miagoliamo come una gattina bagnata che trema dal freddo, con la paura di venire mangiati da altri gatti quali Cambogia e Vietnam.

Circa 2 milioni di bambini tra i 3 ed i 17 anni (circa l’11% della popolazione scolastica Tailandese) non ricevono neppure un’educazione basilare secondo il QLF ossia la Fondazione che si occupa della Qualita’ dell’Apprendimento.

Inoltre, il numero di lavoratori che hanno un’educazione sotto il livello primario e’ di circa 21,6 milioni di persone ovvero il 60% della forza lavoro.

Secondo recenti test di performance Internazionali riguardo Scienze e Matematica, la Tailandia ha ottenuto i voti piu’ bassi negli ultimi 10 anni ed il Paese ora come ora e’ al terz’ultimo posto su un totale di 36 Nazioni che hanno partecipato.

Dal 2007, le performance degli studenti Tailandesi negli esami O-Net sono stati in costante declino in tutte e 5 le materie: Tailandese, Matematica, Scienze, Studi Sociali e Inglese.

Se ci poniamo la domanda “la Tailandia sta diventando piu’ stupida ?” la risposta e’ no. Se pero’ la domanda diventa “la Tailandia sta diventando piu’ stupida rispetto ad altri Paesi ?” allora la risposta diventa sonoramente un bel SI poiche’ mentre gli altri Paesi sono in competizione nel provvedere “opportunita’ per inseguire la felicita’” dei loro cittadini, noi continuiamo a trascinarci strisciando per terra.

Di chi e’ la colpa di tutto cio’ ? Di ogni adulto Tailandese. Chiunque oltre i 21 anni., poiche’ se non aiutiamo i nostri figli, i nostri fratellini, sorelle e cugini, chi lo fara’ ? Ogni bambino in questo Paese e’ nostro figlio, questo e’ cio’ che significa vivere in una societa’. Abbiamo bisogno, in parole povere, di tirar fuori la testa dal buco. Dopotutto non siamo una banda di struzzi. Abbiamo bisogno di respirare la realta’ del nostro essere mediocri per saper essere piu’ responsabili socialmente se vogliamo un cambiamento.

La nostra societa’ non si sta sgretolando, non siamo ancora a pezzi ma attenzione: i numeri non mentono. Stiamo diventando sempre piu’ stupidi confronto ad altri. Se nessuno di noi tende la mano, allora siate certi che tutto cio’ che puo’ raggiungere la Tailandia e’ nient’altro che la mediocrita’.

Ho letto articoli ed ascoltato politici e burocrati che parlavano di riforme nell’educazione. Ho intervistato Ministri e Funzionari sull’economia creativa e posso dirvi che non ho ancora capito di che cosa stavano parlando. Il vero problema e’: non lo sapevano neanche loro. L’azione piu’ blanda che abbia mai visto fare dal Governo riguardo il problema dell’educazione e’ stata quella di vietare agli studenti universitari l’espressione e l’organizzazione dei loro pensieri politici contrari alle posizioni di Governo. Senza poi pensare alla solita censura che tutti conosciamo fin troppo bene. Censurare idee ed opinioni equivale amputare la mente e sezionare l’anima, costringendo di conseguenza i giovani (ed il pubblico in generale) a rimanere stupidi.

Ho letto e sentito i media predicare contro restrizioni e censure del Governo mentre sono proprio loro quelli piu’ ostinati a fornire contenuti “appropriati” per mezzo di persone “appropriate”. Cio’ non costituisce solo auto-censura ma pura ipocrisia. E’ l’amputazione della mente e la sezionatura dell’anima che costringe i giovani ed il pubblico in generale a rimanere stupidi.

I giovani guardano alle star di TV e cinema come qualsiasi giovane al mondo. Le star Tailandesi pero’ sono parte di un prodotto preconfezionato che porta all’interno un meccanismo di censura che fa’ scattare l’allarme qualora pensino di dire qualcosa di testa loro o cose che portano conseguenze poiche’ cio’ potrebbe (il cielo mi perdoni) danneggiare la loro immagine e quella della societa’ di produzione.

I giovani ammirano eroi che sono solamente dei meravigliosi burattini, incapaci di avere processi mentali sebbene cosi’ vivaci nella loro magra rappresentazione di personaggi senza cervello dentro a programmi TV senza senso poiche’ qualsiasi cosa creativa ed intelligente viene brandita come inappropriata e pericolosa. Ancora una volta: si amputa la mente e si seziona l’anima costringendo i giovani ed il pubblico in generale a rimanere stupidi.

Ogni settimana, insegno all’Universita’ e la scorsa settimana ho chiesto agli studenti quale, secondo loro, e’ la domanda che i loro genitori ed insegnanti odiano di piu’. La risposta e’ stata all’unanimita’ “ perche’ “ e poi ho chiesto loro cosa succede quando chiedono “ perche’ “. La risposta e’ stata che solamente una coppia di perche’ e’ tollerata mentre troppi perche’ invece scaturiscono dei sonori “stai zitto” o addirittura vengono accusati di essere “disintegrativi e di mancare di rispetto”. Al meglio, viene detto loro di andar fuori a cercasi le risposte da soli poiche’ gli adulti sono esasperati e non ne hanno la minima idea.

Non costituisce cio’ l’ennesimo amputamento della mente e sezionatura dell’anima che forza i giovani a rimanere stupidi ? Eccoli li’ : il Governo, i media (giornali e televisioni), la scuola e la famiglia. Tutti partecipano nel far rimanere la Tailandia rincitrullita. Ci sono eccezioni naturalmente da parte di alcuni politici, ufficiali, giornalisti, star, insegnanti e genitori che riescono a nutrire mente ed anima nei giovani sebbene l’eccezione alla regola non ci salva dalla prevalente mediocrita’.

I bambini che hanno vinto le gare di matematica, robotica e scienza riportati sui giornali e nei telegiornali, dovrebbero ricevere congratulazioni e supporto e tanto di cappello ai loro genitori ed insegnanti che li hanno aiutati. Anche i bambini che hanno l’opportunita’ di frequentare le scuole piu’ prestigiose ed ottenere educazione all’estero dovrebbero essere incitati sebbene costituiscano la minor parte. La realta’ e’ che l’11% degli studenti non ricevono neppure un’educazione basilare mentre la maggior parte che riceve tale educazione non la riceve nella dovuta maniera. Il 60% della forza lavoro del Paese non gode neppure di un’istruzione primaria.

I datori di lavoro si lamentano riguardo la mancanza di personale qualificato e creativo poiche’ le Universita’ hanno fallito nella loro preparazione. I professori universitari si lamentano della qualita’ degli studenti perche’ gli insegnanti delle scuole superiori hanno fallito e gli insegnanti delle superiori si lamentano perche’ gli insegnanti delle medie hanno fallito i quali poi si lamentano dei maestri i quali si lamentano dei genitori che si lamentano della societa’ che si lamenta del Governo che non li aiuta. Questa cascata di colpe non finisce qui’ ma rimpalla con il Governo che incolpa le universita’, le scuole, il mondo degli affari e la societa’ che non sono in grado di adattarsi ai cambiamenti.

Chi e’ pertanto responsabile a rendere possibili tali cambiamenti ? Ognuno, poiche’ se non aiutiamo i nostri figli, i nostri fratellini, i nostri cugini allora chi lo fara’ ? Ogni bambino in questo Paese e’ nostro figlio, questo e’ cio’ che significa vivere in una societa’. Possiamo iniziare semplicemente aprendo le nostre menti e fermando la censura. Aprire i nostri cuori lasciando che opinioni ed idee vengano fuori all’aperto. Alimentando i vari “ perche’ “ ed aiutando i giovani ad ottenere le risposte, magari anche noi adulti (con l’aiuto del cielo) riusciremo a diventare piu’ intelligenti. Tutti possono far cio’: genitori, insegnanti, governo, media ed imprese.

Eppure ci saranno sempre coloro che diranno che e’ troppo difficile o (ancora peggio) che non puo’ essere fatto in Tailandia.

Solo gli idealisti possono cambiare il mondo. Quelli che le idee non le hanno, occupano gli spazi mentre quelli che dicono di no consumano solo ossigeno.

29/08/10 – Fonte: Bangkok Post - Voranai Vanijaka

lunedì 13 settembre 2010

AMMANCO AL TESCO LOTUS

I mei amici dalle Filippine stavano visitando Phuket quando sono entrati al Tesco-Lotus di Bang Tao. Uno dei due ha comprato 2 soda pagando con una banconota da 1.000 baht. Di questo ne e’ assolutamente sicuro in quanto l’aveva appena ritirata dal Bancomat e nel suo portafoglio c’erano solo 3 di queste senza altre banconote e l’altro amico che stava alle sue spalle lo puo’ confermare.

Il cassiere gli ha ritornato solamente 40 baht di resto e quando gli e’ stato chiesto perche’, il cassiere ha risposto di aver ricevuto una banconota da 100 baht. Il mio amico ha quindi reclamato di aver dato 1.000 baht ma il cassiere ha continuamente negato.

Il mio amico ha chiesto poi di parlare con il manager ed ha dovuto aspettare per ben 45 minuti prima che qualcuno si facesse vivo. Ha quindi chiesto di ricontare la cassa ed e’ saltato fuori un eccesso di 1.800 baht. Il manager ha poi detto che la cassa viene contata ogni ora e che, dai registri contabili, l’ultimo controllo e’ avvenuto 10 minuti prima dell’acquisto del mio amico. Non ci vuole un genio per capire che i 1.000 baht di eccesso erano del mio amico.

Cio’ nonostante, il manager ha riferito che Tesco ha una politica di non ritorno soldi cosi’ il mio amico se n’e’ andato a mani vuote. Spero che questo episodio serva da ammonimento ad altri ed il fatto e’ che non sembra essere un caso isolato. Dopo aver parlato con gente locale, pare che altri prima ancora abbiano avuto la stessa sorte.

13/9/10 – Firmato: Apple Nuevas – Phuket


RISPOSTA:

“Il supermercato serve i nostri clienti con integrita’ e non abbiamo nessuna intenzione di ingannarli. Disponiamo di camere a circuito chiuso e capi-cassiere che sovraintendono il personale alla cassa. Qualora sorga un problema con il cliente al momento del pagamento, controlliamo e rivediamo il passaggio ripreso dalla telecamera e, se risulta un errore del nostro staff, rimborsiamo il cliente e prendiamo procedimenti disciplinari. Siamo disponibili a servire ogni cliente e se ci sono obiezioni o sospetti riguardo il nostro servizio, vi preghiamo di farcelo sapere poiche’ cio’ contribuira’ a migliorare il nostro servizio".

13/9/10 – Firmato: Roi-Et Phattamarong – Manager Tesco-Lotus Bang Tao