lunedì 17 settembre 2012

QUANDO IL VOLERTI FREGARE DIVENTA GROTTESCO


Ho incontrato nei giorni scorsi un mio compaesano per la prima volta in vancanza in Tailandia. Appena uscito dell’aeroporto di Phuket, cercando di prendere un (ladro)taxi per Patong, ha chiesto all’autista quant’era la tariffa e questo gli ha risposto “e tu, quanto sei disposto a darmi ?”.

A dire il vero, il suo racconto non mi ha sorpreso affatto in quanto anch’io avevo sperimentato la stessa cosa qualche anno addietro e pensavo di essere stato un caso solitario di straniero in balia del furbo tailandese di turno. La cosa che mi sorprende invece e’ constatare che questa sembra essere una tecnica diffusa e non un caso solitario come pensavo.

Quello che tuttavia mi chiedo e’: possibile che vi siano stati turisti caduti in una proposta tanto maliziosa quanto idiota da convincere i ladrotaxisti a perseverare?

Questi farabutti che a Phuket si fanno chiamare tassisti, sono riuniti in 50 associazioni (….avete capito bene, 50) che rifiutano di adottare il tassametro per disparati motivi tra cui quello che include una loro tesi per cui le colline di Phuket fanno si’ che l’auto consumi piu’ benzina e pertanto il tassametro non sarebbe tarato per tener conto di questo particolare e cio’ giustifica anche, secondo loro, le loro tariffe care. Qualcuno ha fatto loro osservazione che esiste anche la discesa dove il regime del motore e’ al minimo ma questo sembra essere per loro ininfluente.

Questa bella congrega si riunisce di tanto in tanto per decidere le tariffe da applicare sull’isola ed esporle nei punti servizio. Allora e’ facile chiedersi: perche’ il ladrotassista all’aeroporto non indica la tariffa invece di ribattere la frase famosa ? E poi e’ bella questa cosa che sia una banda di cialtroni a fissare le tariffe e non le autorita’ locali ad imporle. Bell’esempio di autorita’ pubblica in totale balia dei taxi lobby-mafia.

La percezione della fregatura dietro l’angolo pero’ non finisce qui’.

Durante una visita fatta al weekend market a Phuket Town (quello vicino al tempio di Naka per intenderci), ho preso il mio tempo per adocchiare uno specifico Billabong da bagno e chiederne il prezzo alle varie bancarelle. Mentre quasi tutte partivano da circa 500/600 baht, solo in una il capoccia mi si e’ avvicinato (con l’immancabile calcolatrice) dicendomi che mi faceva un prezzo davvero speciale (cosa non detta dagli altri) e maneggiando la calcolatrice mi ha fatto vedere 950 baht dicendomi subito che si poteva trattare…….

Un prezzo speciale che si puo’ trattare…… allora quando il prezzo non e’ speciale cosa ci si deve aspettare ? Ma questo idiota furbesco non ha mai visto che il suo Billabong da 950 veniva venduto in altre 10 bancarelle o gli hanno detto che aveva il monopolio ? Illuminante la sua fretta nel dirmi che si poteva trattare, allora perche’ non partire da 5.000 ? No, 10.000 cosi’ nel batti e ribatti ci facciamo anche un caffe’ ed una sigaretta.

Amazing Thailand o amazing phuket ?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Chi mi si avvicina con calcolatrice e sorriso esordendo con un "quanto vuoi pagarmi", non sto neanche li' a pedrere tempo: ringrazio e vado via