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martedì 28 agosto 2012

I TAILANDESI IN CIMA ALLA CLASSIFICA DELLE INFEDELTA’




Il sondaggio e' stato condotto in 36 Paesi al mondo




Gli uomini Tailandesi sono i primi e le donne seconde nella classifica dell’infedelta’ secondo un sondaggio stilato dalla DUREX, il produttore mondiale di contraccettivi.

Le donne Tailandesi sono seconde nella classifica degli amanti piu’ infedeli al mondo secondo il produttore di contraccettivi.

Al sondaggio, hanno partecipato 29,000 donne di 36 Paesi nel mondo, ed ha conferito alle donne Ganesi il primo posto con il 62% di loro che si proclama di essere infedele ai loro mariti o fidanzati. Le donne Tailandesi sono un po’ piu’ fedeli di loro con un 59% che ha dichiarato l’infedelta’, seguita dalle Malesiane con il 39%.

Al quarto e quinto posto sono arrivati rispettivamente la Russia (33%) e Singapore (19%).

Tra gli uomini, alla Tailandia spetta il posto d’onore con il 54% seguiti dalla Korea del Sud (34%) e Malesia (33%).

Secondo il sondaggio, gli uomini Asiatici sono i piu’ promiscui al mondo con Hong Kong e Singapore che hanno una media di 16 partner nel corso di una vita ed i Malesiani con una media di 3. Molti Tailandesi hanno criticato il sondaggio attraverso il forum online popolare Pantip.com.

Tra i vari commenti, coloro che rilevano come il risultato sia spinto dalla volonta’ della DUREX di far si’ che la gente compri contraccettivi data la forte incidenza di infedelta’ del partner.


Fonte: Bangkok Post

mercoledì 29 settembre 2010

FARANG NON POSSONO CAPIRE I THAI

Premesso di non aver letto molto riguardo un articolo (Bangkok Post del 31 Agosto) nel quale si riaffermava l’impossibilita’ degli occidentali a capire la Tailandia, vado comunque a ribadire il mio pensiero a tale ripetuta e stra-ripetuta affermazione da parte di coloro che tentano di giustificare le magagne presenti in una Civilta’ il cui livello educativo e’ sempre stato esclusivo appannaggio dei ricchi.

Cari Tailandesi, lasciatevelo dire una volta per tutte:

1) se volete veramente sapere cosa succede nel vostro Paese (e non le baggianate che il potere elitario vi fa’ credere), spesso dovete ricorrere proprio ad occidentali che stanno in capo al mondo come ne abbiamo avuto testimonianza in eclatanti casi di corruzione come pure per l’identificazione di malesseri dilaganti nella vostra societa’ soprattutto riguardo casi che implicavano diritti umani e traffico umano.

2) esaltate tanto Monarchia e Buddismo ma ne sapete ben poco aldila’ di recitare a memoria i 5 precetti Buddisti e dare cibo ai Monaci alle 6 di mattina. A scuola, imparate a memoria le preghiere in Pali non sapendo quello che state dicendo senza aggiungere che molti di voi dimenticano presto i precetti e le preghiere quando avvertono l’aroma di una banconota da 1000 baht in piu’ nel loro portafoglio. In una parola: predicate discretamente e razzolate malamente.

3) il vostro “modo Tailandese” di cui ne andate cosi’ fieri e nel quale siete cosi’ profondamente ingarbugliati, spesso vi impedisce di capire il vostro Paese ostacolandovi nella ricerca della verita’ riguardo fatti ed avvenimenti. Per dirlo in modo metaforico: “quando guardate avanti, l’orizzonte che si prospetta e’ costituito dalla punta del vostro naso”.

Superstizione, prevalenza dell’immagine sulla sostanza, preservazione dell’armonia sociale sulla verita’, eccessiva tolleranza naturale verso i malesseri sociali, minimizzazione dei problemi invece che affrontarli con determinazione e pugno fermo, indifferenza ed ignoranza dilaganti. Queste situazioni “mai pen rai” sono solo alcune caratteristiche del vostro “esser Thai” .

Poiche’ anche l’acceso vostro orgoglio e’ caratteristica del vostro essere Thai, non ammetterete mai l’evidenza ossia che gli occidentali (Farang) sono un assetto per la Tailandia in tutti i sensi: economico, educativo, informativo, ambientale e sociale. Certamente, questo non vale per tutti poiche’ le mele marce esistono ed esisteranno sempre. Nonostante cio’, se c’e’ una mela marcia non si butta via tutto il cesto. L’obiettivita’ con cui spesso gli occidentali guardano la societa’ Tailandese e’ il vostro unico modo per venire a sapere di certe verita’ le quali sarebbero altrimenti totalmente invisibili ai vostri occhi.

Cio’ detto, c’e’ qualche mosca bianca tra di voi come Voranai, Sanitsuda e Sawai. Giornalisti che, da Tailandesi, abbandonano il loro “esser Thai” per un piu’ proficuo “essere obiettivi” e lo fanno con saggia autocritica costruttiva.

Come gia’ affermato in precedenza da Sawai Boonma “ ... siamo sempre pronti a puntare il dito verso altri ma mai a noi stessi...

Tutto questo e’ per me segno che si e’ oramai arrivati alla frutta. Dare la colpa agli stranieri quando qualcosa non va’ e’ sempre stato il gioco preferito del potere elitario che vede il proprio status sociale tremare quando emergono certe magagne.

La rivolta di Maggio 2010 a Bangkok non e’ nient’altro che l’apoteosi di questo lungo autoinganno elitario che fa’ oramai acqua da tutte le parti.

Per troppo tempo l’establishment ha mantenuto (e mantiene) il potere contando su fattori quali forze armate, slogan, posizioni strategiche in tutti i settori (soprattutto quello giudiziario), capri espiatori e (cosa piu’ importante) mantenimento dell’ignoranza tra la popolazione tramite la censura ed un’educazione scolastica inesistente o ridicola.

Se il significato dell’essere unicamente Thai e’ per voi sinonimo di vanto, non direi tanto per cio’ che e’ successo con l’asta 3G e Map Tha Phut per dirne solo alcuni dove, manco a dirlo, non sono saltate fuori responsabilita’ ma dita che puntano all’altro facendo il giro del tavolo con il solito scarica barile ed un inconveniente: nel tavolo, non ci sono Farang a cui dare la colpa.

I Farang stavolta sono tutti fuori che vi osservano senza alcuna voglia di perder tempo a voler capire..........

mercoledì 22 settembre 2010

IL NORD-EST HA POTENZIALE SE SOLO AVESSE OPPORTUNITA’


“e’ sbalorditivo che in Tailandia 5,4 milioni di persone vivano sotto la soglia
di poverta’ ma ancora di piu’ che la soglia di poverta’ venga fissata a 1.134
baht all’anno”


Cio’ e’ veramente preoccupante se consideriamo che nel 2009 il reddito medio procapite annuale e’ stato di 8.000 dollari o circa 240.000 baht (cifre di Wikipedia) con un prodotto interno lordo di 540 milioni di dollari. La cifra poi fornita dal Ministro delle Finanze sul divario economico e’ sbalorditiva: il reddito del 20% dei piu’ ricchi e’ 12 volte quello del 20% dei piu’ poveri.


Con l’invidia del partito Pheua Thai, il governo di Abhisit si vanta del successo ottenuto con i pacchetti stimolo che hanno portato ad una veloce ripresa economica. Come riflesso di tale successo, l’indice della Borsa Tailandese (SET) e’ salito rapidamente con previsione di arrivare a quota 1.100 tra 6 mesi. C’e’ pero’ scetticismo sul fatto che tale crescita abbia portato migliore qualita’ di vita per i poveri. Altri invece dicono che sulla scia di cio’ anche i poveri ne trarranno beneficio. Sara’ proprio cosi’ ?

Una ricerca condotta dalla SCB ha dimostrato che i contadini del Nord-Est sono i piu’ poveri e che se vogliono migliorare devono o cambiare mestiere o trasferirsi poiche’ come gia’ sappiamo ai contadini mancano le opportunita’ nella loro terra per poter guadagnare. Dal 1990 al 2007 e’ aumentato il loro divario economico. Nel 1990 il reddito delle piccole imprese a Bangkok era il doppio di quello degli operai e piu’ di 10 volte quello dei contadini del Nord-Est. Nel 2007, e’ arrivato ad essere di ben 3 e 12 volte rispettivamente.

Sono nativo del Nord-Est ed ho frequentato l’universita’ di Khon Kaen. Quando mi sono laureato 20 anni fa’, i mestieri disponibili erano impiegato bancario ed impiegato amministrativo presso gli zuccherifici oppure potevo scegliere l’impiego pubblico. Sebbene poi con il corso degli anni altre attivita’ sono cresciute nella zona, si sono creati ulteriori posti di lavoro che pero’ non sono mai stati diversi da quelli esistenti. Poiche’ molti di tali mestieri non sono attraenti, ne risulta che anche il salario non lo e’. Il potere d’acquisto della gente del Nord-Est e’ pertanto rimasto basso.

Il Central Plaza di Khon Kaen puo’ essere sempre pieno di gente nei fine settimana ma scommetto pero’ che il giro d’affari che genera non sfiora nemmeno il piu’ piccolo Central che c’e’ a Bangkok.

In un intervento in Khon Kaen, l’economista Kosit Panpiemras ha dichiarato che fin’ora la crescita economica e’ concentrata a Bangkok e che cio’ e’ sinonimo di una bassa qualita’ di crescita. Secondo lui, il Nord-Est ha grosso potenziale poiche’ e’ sede dei 2/3 della forza lavoro nazionale e di 58 Istituti Professionali. Tuttavia la regione non riesce ad attrarre nuovi investimenti e pertanto i nuovi laureati se ne vanno a Bangkok per cercare migliori opportunita’.

Non posso nient’altro che essere d’accordo con loro. Senza mestieri interessanti, il lavoro qualificato lascera’ il Nord-Est. Anche i contadini migrano a Bangkok per fare i muratori poiche’ ricevono sempre piu’ soldi che starsene a coltivare riso.

8/9/10 – Fonte: The Nation – Achara Deboonme

domenica 19 settembre 2010

E’ PROPRIO OGGI IL MOMENTO PER CAMBIARE


...un 69enne Americano mi ha detto “educazione Voranai. Tu e gente come te devono insegnare ai giovani. Educazione e’ cio’ che rendera’ forte questo Paese”


Oggi, 19 settembre, e’ l’anniversario del colpo di stato che ha deposto il governo di Thaksin Shinawatra 4 anni fa’ e coincide anche con il quarto mese di ricorrenza (19 Maggio) dove “Operazione Ratchaprasong” ha raggiunto il culmine: 91 morti con incendi a Bangkok ed in altre provincie.

Dal 1932, abbiamo avuto 78 anni di democrazia sebbene in molti sono a pensare che non siamo una democrazia anche se cerchiamo e facciamo finta di esserla.

Ad esempio, come possiamo considerarci democratici quando 23 e’ il numero dei tentativi di colpo di stato e 11 sono stati i colpi di stato in questi 78 anni ? Cio’ corrisponde rispettivamente ad 1 tentato colpo ogni 3 anni circa ed a 1 colpo di stato ogni 7 anni.

Come possiamo considerarci democratici quando per 47 di questi 78 anni, la Tailandia e’ stata governata dai militari sia attraverso colpi di stato o per incarico ricevuto da parlamentari codardi e sottomessi ?

Negli ultimi 20 anni, vi sono stati 2 colpi di stato e 4 rivolte con spargimento di sangue e caos: il Maggio sanguinoso nel 1992, le maglie gialle nel 2008, le maglie rosse nel 2009 ed ancora le maglie rosse nel 2010.

Negli ultimi 20 anni, solo un governo e’ riuscito a portare a termine il suo mandato: il primo governo di Thaksin Shinawatra.

Tenendo conto degli ultimi 78 anni, quando c’erano scontri e rivolte e c’era gente preoccupata che mi chiamava dall’estero, la mia risposta era sempre: “non preoccuparti. E’ una cosa d’abitudine che succede di tanto in tanto. E’ oramai diventata una tradizione stagionale come il durian ed il mango”.

La Tailandia ha democrazia e stabilita’ politica ? Sebbene la gente puo’ mentire, i numeri non potranno mai. La Tailandia non e’ mai stato un Paese politicamente stabile, tuttalpiu’ – nella migliore delle ipotesi – i governi vanno e vengono tra scandali di corruzione e, per dirla alla peggio, per l’arrivo di carri armati. Negli ultimi 2 mesi sono stato invitato a pranzo da 4 Ambasciate. L’argomento nelle discussioni e’ stato naturalmente passato, presente e futuro della politica Tailandese.

Vi saranno ancora piu’ bombe e violenza ? Non ho idea. Cio’ dipendera’ dalle sotterfughe negoziazioni tra il governo, l’opposizione, i militari e l’elite. Se si raggiunge un accordo e le fazioni si spartiscono la torta equamente, allora non vi saranno bombe e violenza.

Ci sara’ pace tra le fazioni dopo le elezioni generali ? Non si sa’. Dipendera’ sempre dalle sotterfughe negoziazioni tra il governo, i militari e l’elite. Se si raggiungera’ un accordo e le fazioni si spartiranno la torta equamente, allora non vi saranno bombe e violenza.

Non illudiamoci pero’. Nessun esperto, nessun chiromante e nessun chicchessia puo’ prevedere la politica Tailandese poiche’ le risposte alle succitate domande sono esattamente com’e’ la politica in questo Paese. Noi gente comune, dobbiamo semplicemente sederci ed attendere incrociando le dita e pregando.

Quando ho chiesto ai diplomatici di tali Ambasciate cos’e’ che vogliono dalla Tailandia, uno di loro ha dato la risposta che mi e’ piaciuta di piu’. Citando l’esempio di Map Ta Phut, ha detto che vuole vedere il governo Tailandese (e non solo questo governo ma qualsiasi governo poiche’ questo e’ il problema che assilla la Tailandia) prendere una decisione. Prendere decisioni. Fare leggi. Far sapere a tutti che la legge c’e’. Assicurarsi che la legge venga recepita e capita alla lettera da chiunque. Eseguire la legge ed implementarla. Renderla ragionevole e trasparente cosicche’ ognuno sapra’ come comportarsi.

Sembra semplice vero ? Solo una buona vecchia trasparenza ed efficienza che significa tenere la corruzione al minimo. Tali richieste pero’ non sono cosi’ facili in Tailandia. Guardate il casino in cui versa ancora Map Ta Phut a cui ultimamente si e’ aggiunta l’asta per la telecomunicazione di terza generazione (3G). Venerdi’, ho parlato della stabilita’ politica durante un seminario a Pattaya. E’ sempre stata una mia filosofia che se vuoi sapere cosa pensa una persona, allora devi berci qualcosa assieme. 1-10 o addirittura 20 giri se necessario.

Dopo il seminario, siamo andati tutti a bere e con cio’ abbiamo avuto un vivace scambio di battute. Queste persone sono investitori stranieri, espatriati che risiedono qui’ da 4, 8, 10, 20 anni. La Tailandia e’ la loro casa. Non e’ solo il loro denaro che hanno investito ma anche le loro menti, le loro emozioni e pertanto hanno un forte legame con il Paese.

Loro hanno sicuramente avuto critiche per questa Nazione come l’avrebbe ognuno ma alla fine hanno un’attenzione genuina, un sincero augurio che le cose vadano per il meglio senza poi aggiungere i loro sforzi per aiutare. Forse, cio’ non e’ la caratteristica di ogni investitore. Dopotutto, c’e’ sempre il buono, il cattivo ed il brutto.

Gli espatriati non sono contenti dell’inesatto contesto in cui la stampa internazionale ritrae la Tailandia. Vogliono vedere questo Paese sviluppato ed avanzato e sono disposti ad aiutare in ogni modo come sponsorizzando i bambini poveri nel loro percorso educativo ed in altri programmi caritatevoli.

Dopo 2 ore, ci siamo sbottonati le camicie confrontando i nostri tatuaggi. Mi e’ proprio sembrato di avere i tatuaggi piu’ belli. Un’altra cosa che ho scoperto e’ che un giovane Tailandese puo’ sorpassare vecchi espatriati nelle alzate di gomito....

A fine serata, la cosa che mi ha catturato di piu’: un 69enne Americano mi ha preso per le spalle e, fissandomi negli occhi, mi ha detto “educazione Voranai. Tu e gente come te devono insegnare ai giovani. Educazione e’ cio’ che rendera’ forte questo Paese”.

Mentre sto scrivendo questa colonna, mi rendo conto di una cosa: gli stranieri vogliono cio’ di cui hanno bisogno i Tailandesi. I diplomatici stranieri vogliono vedere trasparenza nella politica. Noi Tailandesi non solo vogliamo ma abbiamo proprio bisogno che la nostra politica sia pulita. Gli investitori stranieri vogliono delle riforme nell’educazione in Tailandia. Noi Tailandesi non vogliamo solo cio’ ma abbiamo proprio bisogno di riforme sull’educazione.

Il guaio e’ che a fine giornata, il futuro della Tailandia viene deciso dalle sotterfughe negoziazioni tra le fazioni nei loro giochi di potere.

In quella serata e’ stata posta una domanda “Quando cambiera’ la Tailandia ?” e non e’ la prima ed ultima volta che la sentiro’. Non e’ una domanda dalla risposta facile.

Ci sono 2 cose che ho imparato parlando con gli espatriati e i diplomatici. La prima e’ che sembrano avere a cuore la Tailandia molto di piu’ di altri Tailandesi che conosco. La seconda e’ che forse noi Tailandesi non dovremmo solo guardar fuori per facile denaro straniero. I soldi arriveranno ugualmente visto che gli investitori preferiranno essere in Tailandia che in altri Paesi. Nonostante tutte le magagne, questo e’ ancora un Paese bello e meraviglioso culturalmente, logisticamente ed esteticamente. Forse, oltre al loro denaro, dovremmo aprirci ed apprendere dalla loro conoscenza ed esperienza in uno scambio reciproco.

Prendiamo il buono e lasciamo il cattivo. E’ una caratteristica della vita. Quando c’e’ un gruppo di persone che vuole genuinamente aiutare la nazione adottiva cio’ la dice lunga sulla loro sincerita’ cosiccome il carisma ed il magnetismo della Tailandia come Paese e questa e’ una cosa di cui esserne orgogliosi.

Oggi e’ il 19 Settembre, il quarto anniversario del colpo di stato militare ed il quarto mese di ricorrenza dell’operazione militare che a Maggio ha represso le maglie rosse a Bangkok con 91 morti.

Credo che il futuro della Tailandia abbia possibilita’ meravigliose se impareremo ad aprire un po’ di piu’ i nostri cuori e le nostre menti.

Tutto cio’ non arrivera’ domani immediatamente ma il processo di cambiamento puo’ iniziare gia’ da oggi.

19/09/2010 – Fonte: Bangkok Post - Voranai Vanijaka

martedì 14 settembre 2010

STA LA TAILANDIA DIVENTANDO PIU’ STUPIDA ?

“ ... ho intervistato Ministri e Funzionari sull’economia creativa e posso
dirvi che non ho ancora capito di che cosa stavano parlando. Il vero problema e’
che nemmeno loro lo sapevano... “




C’era una volta un sogno: arrivare pari passo con Singapore come supremazia regionale a livello di sviluppo economico ed umano.

C’era una volta un sogno: diventare una “tigre asiatica” che ruggisce come Taiwan, Hong Kong, Sud Korea e per l’appunto Singapore.

Oggi, la realta’ e’ che miagoliamo come una gattina bagnata che trema dal freddo, con la paura di venire mangiati da altri gatti quali Cambogia e Vietnam.

Circa 2 milioni di bambini tra i 3 ed i 17 anni (circa l’11% della popolazione scolastica Tailandese) non ricevono neppure un’educazione basilare secondo il QLF ossia la Fondazione che si occupa della Qualita’ dell’Apprendimento.

Inoltre, il numero di lavoratori che hanno un’educazione sotto il livello primario e’ di circa 21,6 milioni di persone ovvero il 60% della forza lavoro.

Secondo recenti test di performance Internazionali riguardo Scienze e Matematica, la Tailandia ha ottenuto i voti piu’ bassi negli ultimi 10 anni ed il Paese ora come ora e’ al terz’ultimo posto su un totale di 36 Nazioni che hanno partecipato.

Dal 2007, le performance degli studenti Tailandesi negli esami O-Net sono stati in costante declino in tutte e 5 le materie: Tailandese, Matematica, Scienze, Studi Sociali e Inglese.

Se ci poniamo la domanda “la Tailandia sta diventando piu’ stupida ?” la risposta e’ no. Se pero’ la domanda diventa “la Tailandia sta diventando piu’ stupida rispetto ad altri Paesi ?” allora la risposta diventa sonoramente un bel SI poiche’ mentre gli altri Paesi sono in competizione nel provvedere “opportunita’ per inseguire la felicita’” dei loro cittadini, noi continuiamo a trascinarci strisciando per terra.

Di chi e’ la colpa di tutto cio’ ? Di ogni adulto Tailandese. Chiunque oltre i 21 anni., poiche’ se non aiutiamo i nostri figli, i nostri fratellini, sorelle e cugini, chi lo fara’ ? Ogni bambino in questo Paese e’ nostro figlio, questo e’ cio’ che significa vivere in una societa’. Abbiamo bisogno, in parole povere, di tirar fuori la testa dal buco. Dopotutto non siamo una banda di struzzi. Abbiamo bisogno di respirare la realta’ del nostro essere mediocri per saper essere piu’ responsabili socialmente se vogliamo un cambiamento.

La nostra societa’ non si sta sgretolando, non siamo ancora a pezzi ma attenzione: i numeri non mentono. Stiamo diventando sempre piu’ stupidi confronto ad altri. Se nessuno di noi tende la mano, allora siate certi che tutto cio’ che puo’ raggiungere la Tailandia e’ nient’altro che la mediocrita’.

Ho letto articoli ed ascoltato politici e burocrati che parlavano di riforme nell’educazione. Ho intervistato Ministri e Funzionari sull’economia creativa e posso dirvi che non ho ancora capito di che cosa stavano parlando. Il vero problema e’: non lo sapevano neanche loro. L’azione piu’ blanda che abbia mai visto fare dal Governo riguardo il problema dell’educazione e’ stata quella di vietare agli studenti universitari l’espressione e l’organizzazione dei loro pensieri politici contrari alle posizioni di Governo. Senza poi pensare alla solita censura che tutti conosciamo fin troppo bene. Censurare idee ed opinioni equivale amputare la mente e sezionare l’anima, costringendo di conseguenza i giovani (ed il pubblico in generale) a rimanere stupidi.

Ho letto e sentito i media predicare contro restrizioni e censure del Governo mentre sono proprio loro quelli piu’ ostinati a fornire contenuti “appropriati” per mezzo di persone “appropriate”. Cio’ non costituisce solo auto-censura ma pura ipocrisia. E’ l’amputazione della mente e la sezionatura dell’anima che costringe i giovani ed il pubblico in generale a rimanere stupidi.

I giovani guardano alle star di TV e cinema come qualsiasi giovane al mondo. Le star Tailandesi pero’ sono parte di un prodotto preconfezionato che porta all’interno un meccanismo di censura che fa’ scattare l’allarme qualora pensino di dire qualcosa di testa loro o cose che portano conseguenze poiche’ cio’ potrebbe (il cielo mi perdoni) danneggiare la loro immagine e quella della societa’ di produzione.

I giovani ammirano eroi che sono solamente dei meravigliosi burattini, incapaci di avere processi mentali sebbene cosi’ vivaci nella loro magra rappresentazione di personaggi senza cervello dentro a programmi TV senza senso poiche’ qualsiasi cosa creativa ed intelligente viene brandita come inappropriata e pericolosa. Ancora una volta: si amputa la mente e si seziona l’anima costringendo i giovani ed il pubblico in generale a rimanere stupidi.

Ogni settimana, insegno all’Universita’ e la scorsa settimana ho chiesto agli studenti quale, secondo loro, e’ la domanda che i loro genitori ed insegnanti odiano di piu’. La risposta e’ stata all’unanimita’ “ perche’ “ e poi ho chiesto loro cosa succede quando chiedono “ perche’ “. La risposta e’ stata che solamente una coppia di perche’ e’ tollerata mentre troppi perche’ invece scaturiscono dei sonori “stai zitto” o addirittura vengono accusati di essere “disintegrativi e di mancare di rispetto”. Al meglio, viene detto loro di andar fuori a cercasi le risposte da soli poiche’ gli adulti sono esasperati e non ne hanno la minima idea.

Non costituisce cio’ l’ennesimo amputamento della mente e sezionatura dell’anima che forza i giovani a rimanere stupidi ? Eccoli li’ : il Governo, i media (giornali e televisioni), la scuola e la famiglia. Tutti partecipano nel far rimanere la Tailandia rincitrullita. Ci sono eccezioni naturalmente da parte di alcuni politici, ufficiali, giornalisti, star, insegnanti e genitori che riescono a nutrire mente ed anima nei giovani sebbene l’eccezione alla regola non ci salva dalla prevalente mediocrita’.

I bambini che hanno vinto le gare di matematica, robotica e scienza riportati sui giornali e nei telegiornali, dovrebbero ricevere congratulazioni e supporto e tanto di cappello ai loro genitori ed insegnanti che li hanno aiutati. Anche i bambini che hanno l’opportunita’ di frequentare le scuole piu’ prestigiose ed ottenere educazione all’estero dovrebbero essere incitati sebbene costituiscano la minor parte. La realta’ e’ che l’11% degli studenti non ricevono neppure un’educazione basilare mentre la maggior parte che riceve tale educazione non la riceve nella dovuta maniera. Il 60% della forza lavoro del Paese non gode neppure di un’istruzione primaria.

I datori di lavoro si lamentano riguardo la mancanza di personale qualificato e creativo poiche’ le Universita’ hanno fallito nella loro preparazione. I professori universitari si lamentano della qualita’ degli studenti perche’ gli insegnanti delle scuole superiori hanno fallito e gli insegnanti delle superiori si lamentano perche’ gli insegnanti delle medie hanno fallito i quali poi si lamentano dei maestri i quali si lamentano dei genitori che si lamentano della societa’ che si lamenta del Governo che non li aiuta. Questa cascata di colpe non finisce qui’ ma rimpalla con il Governo che incolpa le universita’, le scuole, il mondo degli affari e la societa’ che non sono in grado di adattarsi ai cambiamenti.

Chi e’ pertanto responsabile a rendere possibili tali cambiamenti ? Ognuno, poiche’ se non aiutiamo i nostri figli, i nostri fratellini, i nostri cugini allora chi lo fara’ ? Ogni bambino in questo Paese e’ nostro figlio, questo e’ cio’ che significa vivere in una societa’. Possiamo iniziare semplicemente aprendo le nostre menti e fermando la censura. Aprire i nostri cuori lasciando che opinioni ed idee vengano fuori all’aperto. Alimentando i vari “ perche’ “ ed aiutando i giovani ad ottenere le risposte, magari anche noi adulti (con l’aiuto del cielo) riusciremo a diventare piu’ intelligenti. Tutti possono far cio’: genitori, insegnanti, governo, media ed imprese.

Eppure ci saranno sempre coloro che diranno che e’ troppo difficile o (ancora peggio) che non puo’ essere fatto in Tailandia.

Solo gli idealisti possono cambiare il mondo. Quelli che le idee non le hanno, occupano gli spazi mentre quelli che dicono di no consumano solo ossigeno.

29/08/10 – Fonte: Bangkok Post - Voranai Vanijaka