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venerdì 20 settembre 2013

CAPO DELLA MARINA SI INTENERISCE E RIDUCE LA PENA







"il turista cinese alla guida della moto d'acqua scontratosi con il motoscafo"

 
 
 
 
 
 
Durante un meeting con l’autorita’ marittima di Phuket, e’ emerso che lo scafista scontratosi con una moto d’acqua guidata da un turista cinese a Patong Beach aveva una licenza marina scaduta.
 
Il Capo della Divisione Marittima 5  a Phuket – Phuripat Theerakulpisut – ha affermato di aver deciso di sospendere lo scafista per 3 mesi a causa dell’incidente.
 
ho detto allo scafista che non poteva guidare nessuna barca per 3 mesi e allora e’ scoppiato a piangere” afferma Phuripat “quindi gli ho ridotto la pena ad 1 mese”.
 
continuando a vederlo singhiozzare, l’ho ridotta ulteriormente ad una settimana dove pero’, vedendo che i suoi occhi erano ancora molto rossi, ho commutato la pena in un rimprovero a rinnovare la sua patente marittima immediatamente”.
 
La collisione tra il motoscafo e la moto d’acqua e’ avvenuta nelle acque di Patong Beach il 31 Agosto dove il turista cinese – Shen Baocheng di 27 anni – ha rischiato di annegare.
 
Phuripat ha riferito che il padrone del motoscafo ha compensato Shen Baocheng. Si ritiene che l’assicurazione abbia coperto il suo ricovero in ospedale “ma che il turista ha chiesto di piu’ “ continuando che “il cinese alla guida della moto d’acqua voleva mostrarsi” quando poi c’e’ stata la collisione.
 
Dobbiamo proteggere i thailandesi piu’ degli stranieri perche’ talvolta la nostra gente fa’ il meglio che possono ma gli stranieri chiedono di piu’ “ aggiunge Phuripat il quale ha poi spiegato le sue competenze in un incontro nella sede principale a Phuket Town della Polizia Marittima in vista della prossima alta stagione turistica.
 
Ha spiegato che il personale in ufficio della Divisione Marina 5 composto da 10 persone verra’ aumentato a 15 cosi’ da poter “migliorare la sicurezza marina immediatamente” senza entrare nei particolari di come avvenga il miglioramento, tuttavia ha successivamente affermato che i 5 nuovi impiegati controlleranno che le navi non siano stracariche.
 
Ulteriori controlli verranno effettuati per assicurare sicurezza ai turisti. L’impiego aggiunto dei GPS permettera’  di controllare la velocita’ delle imbarcazioni che navigano nell’Isola, spiega il Comandante al quale sono piovute critiche riguardo la sua mancanza di azione nel punire la costruzione abusiva di un resort nell’Isola di Racha.
 
Inoltre, viene ricordata una delle sue gaffe piu’ famose quando defini’ l’incidente a Kata Beach tra un motoscafo che apri’ letteralmente la gamba ad un turista Russo come ‘naturale’.
 
 
 
 
FONTE: Phuketwan.com

mercoledì 4 settembre 2013

RUSSO MOSTRA IL PENE ALLA CASSIERA DI UN 7-ELEVEN




"il flasher e' stato subito fermato da un passante e preso dalla polizia"

 
 
 
 
 
 
Gli addetti di un 7-Eleven a Pattaya sono rimasti esterefatti quando un Russo ha mostrato di fronte a loro il suo pene dentro al negozio.
 
Secondo un addetto, il turista Russo di eta’ compresa tra i 35 e i 40 anni, e’ entrato nel minimarket nel cuore della notte. L’uomo sembrava confuso facendo finta di cercare qualcosa tra gli scaffali.
 
Il Russo ha poi atteso che altri clienti uscissero dal negozio per poi esporre il suo “arnese” di fronte agli allibiti inservienti.
 
Un passante ha rincorso l’uomo prima che fosse beccato dalla polizia mentre si aggirava nei paraggi.
 
La polizia e’ in possesso della ripresa CCTV del negozio che conferma il suo comportamento. Il Russo dovra’ rispondere di atti osceni in luogo pubblico.
 
 
 
Fonte: Kaosod

AMERICANO NUDO ASSALTA LA CASSIERA DI UN BAR DENTRO AD UN MINIMARKET





"fortunatamente, qualcuno e' riuscito a fargli avere un'asciugamano"


 
 

La polizia e’ accorsa ad un minimarket a sud di Pattaya nelle prime ora di Giovedi’ in seguito ad una segnalazione fatta riguardo ad un uomo nudo che ha preso in ostaggio una Thailandese.
 
I militari sono arrivati al 7-Eleven di Pratamnuk Road vicino al VC Hotel riuscendo a fermare l’uomo che si fa’ chiamare Ken dall’America. L’uomo si e’ rifiutato di fornire generalita’ complete come pure l’eta’. Inoltre, nel negozio c’era anche Sirirat di 38 anni che lavora come cassiera al Walking Street Bar ed ha riferito alla polizia che stava rientrando a casa quando ha incrociato l’americano il quale appariva in stato confusionale ed era nudo.
 
Chiedendogli se si sentiva bene, l’uomo l’ha afferrata per il collo tirandola dentro al negozio dove l’ha trattenuta come ostaggio per un certo tempo. La ragazza, nel tentativo di liberarsi dalla presa, ha ricevuto un pugno in bocca perdendo un incisivo.
 
Khun Sirirat si e’ poi recata alla stazione di polizia di Pattaya dove l’americano e’ stato trattenuto sino alla mattina seguente.
 
La polizia ritiene che l’uomo fosse sotto l’effetto di qualche forma di narcotico che potrebbe essergli stato involontariamente somministrato nella sua stanza in Hotel. Dopodiche’ e’ uscito in stato confusionale creando lo spiacevole episodio.
 
Le indagini si inoltreranno sino a Giovedi’.

 

Fonte: Pattayaone

lunedì 17 settembre 2012

QUANDO IL VOLERTI FREGARE DIVENTA GROTTESCO


Ho incontrato nei giorni scorsi un mio compaesano per la prima volta in vancanza in Tailandia. Appena uscito dell’aeroporto di Phuket, cercando di prendere un (ladro)taxi per Patong, ha chiesto all’autista quant’era la tariffa e questo gli ha risposto “e tu, quanto sei disposto a darmi ?”.

A dire il vero, il suo racconto non mi ha sorpreso affatto in quanto anch’io avevo sperimentato la stessa cosa qualche anno addietro e pensavo di essere stato un caso solitario di straniero in balia del furbo tailandese di turno. La cosa che mi sorprende invece e’ constatare che questa sembra essere una tecnica diffusa e non un caso solitario come pensavo.

Quello che tuttavia mi chiedo e’: possibile che vi siano stati turisti caduti in una proposta tanto maliziosa quanto idiota da convincere i ladrotaxisti a perseverare?

Questi farabutti che a Phuket si fanno chiamare tassisti, sono riuniti in 50 associazioni (….avete capito bene, 50) che rifiutano di adottare il tassametro per disparati motivi tra cui quello che include una loro tesi per cui le colline di Phuket fanno si’ che l’auto consumi piu’ benzina e pertanto il tassametro non sarebbe tarato per tener conto di questo particolare e cio’ giustifica anche, secondo loro, le loro tariffe care. Qualcuno ha fatto loro osservazione che esiste anche la discesa dove il regime del motore e’ al minimo ma questo sembra essere per loro ininfluente.

Questa bella congrega si riunisce di tanto in tanto per decidere le tariffe da applicare sull’isola ed esporle nei punti servizio. Allora e’ facile chiedersi: perche’ il ladrotassista all’aeroporto non indica la tariffa invece di ribattere la frase famosa ? E poi e’ bella questa cosa che sia una banda di cialtroni a fissare le tariffe e non le autorita’ locali ad imporle. Bell’esempio di autorita’ pubblica in totale balia dei taxi lobby-mafia.

La percezione della fregatura dietro l’angolo pero’ non finisce qui’.

Durante una visita fatta al weekend market a Phuket Town (quello vicino al tempio di Naka per intenderci), ho preso il mio tempo per adocchiare uno specifico Billabong da bagno e chiederne il prezzo alle varie bancarelle. Mentre quasi tutte partivano da circa 500/600 baht, solo in una il capoccia mi si e’ avvicinato (con l’immancabile calcolatrice) dicendomi che mi faceva un prezzo davvero speciale (cosa non detta dagli altri) e maneggiando la calcolatrice mi ha fatto vedere 950 baht dicendomi subito che si poteva trattare…….

Un prezzo speciale che si puo’ trattare…… allora quando il prezzo non e’ speciale cosa ci si deve aspettare ? Ma questo idiota furbesco non ha mai visto che il suo Billabong da 950 veniva venduto in altre 10 bancarelle o gli hanno detto che aveva il monopolio ? Illuminante la sua fretta nel dirmi che si poteva trattare, allora perche’ non partire da 5.000 ? No, 10.000 cosi’ nel batti e ribatti ci facciamo anche un caffe’ ed una sigaretta.

Amazing Thailand o amazing phuket ?

mercoledì 29 giugno 2011

POLIZIA CHE SI DIVERTE INVECE DI SOPPRIMERE

Chi e’ responsabile di assicurarsi che i bar aderiscano alle norme relative sia al rumore che all’orario di chiusura fuori dalla cosiddetta zona intrattenimento di Patong ? Un bar che si trova sull’incrocio tra Phra Baramee e Soi Laksila (vicino alla scuola Wat Suwankeereewong) fa musica dal vivo oltre le 2 di notte proprio nel mezzo di un’area residenziale.

La polizia si trovava proprio li’ Venerdi’ notte dopo le 2 ma come cliente e non per far osservare l’orario di chiusura. A chi spetta il compito di far rispettare la legge cosi’ da porre fine a questo frastuono per tutti i residenti della zona ?

Firmato senzasonno – Patong 29/6/11

Risponde il Col. Arayapan Pukbuakao – Sovraintendente polizia di Kathu

“Il bar si trova in una zona residenziale e quindi stando alla legge deve chiudere alle 1:00. Ci e’ stato veramente d’aiuto aver ricevuto questo reclamo. Applichero’ la legge immediatamente.”

lunedì 11 ottobre 2010

TRUFFA JET-SKI NON SI PLACA




"Naiman JJ ha chiesto
25.000 baht l’uno poiche’ ci ha detto che l’acqua salina e’ entrata ed avrebbe rotto il motore"





Un gruppo di turisti dalla Malesia e Singapore hanno reclamato di aver ricevuto un conto di 50.000 baht per essersi capovolti in acqua con 2 jet-ski a Patong Beach durante il fine settimana.

Il gruppo ha tirato fuori 900 dollari Singaporeani (50.000 baht circa) di danni richiesti dall’operatore che risulta essere Winai “JJ” Naiman (nella foto, seduto al banco).

Naiman gestisce un gruppo di jet ski ed ha raggiunto una certa notorieta’ lo scorso anno apparendo in un episodio della serie televisiva britannica “big trouble in Thailand” (grosso guaio in Tailandia).

Derrick Wong ha riferito da Singapore che lui e 16 amici sono stati in vacanza a Patong Beach ed hanno noleggiato 4 jet-ski Sabato 9 Ottobre.

“Due jet-ski si sono capovolti in acqua” dice Wong “e quando li abbiamo portati indietro, Naiman ha chiesto 25.000 baht l’uno poiche’ ci ha detto che l’acqua salina e’ entrata ed avrebbe rotto il motore”.

Gli amici erano tutti ex-compagni di scuola provenienti dai distretti di Kulai e Johor in Malesia.

Essendo la prima volta a Phuket, non sapevamo cosa fare” dice ancora Wong “ci hanno mostrato tutti i documenti che i miei amici avevano firmato e dopo circa 30 minuti e’ arrivato un tizio che solo dopo abbiamo saputo identificare come JJ”.

Alcuni del gruppo sono andati al Baramee Resort dove alloggiavano e sono poi ritornati con 900 dollari Singaporeani. “Erano tutti i soldi che avevamo” aggiunge Wong.

Wong dice di aver identificato JJ solo dopo che questo gli avrebbe detto “puoi cercarmi su Internet”.

Circa un’ora dopo l’accaduto, i jet-ski sono stati portati via dalla spiaggia e Wong afferma che la loro vacanza era andata bene prima della truffa, aggiungendo “molti di noi non ritorneranno piu’ a Phuket”.

La loro guida ha consigliato loro di pagare “per ragioni di sicurezza” e Anusorn Salae - Presidente dell’Associazione Jet-Ski di Phuket – ha detto che e’ difficile commentare sul fatto senza sapere se i jet-ski in questione figurano tra i 219 registrati a Patong.

Sia i jet-ski registrati che quelli non registrati, fanno sempre firmare dei documenti ai passeggeri ai quali spetta controllare se i jet-ski sono assicurati.

A Patong, ad alcuni jet-ski viene permesso di operare ancora senza assicurazione” dice Anusorn aggiungendo che l’assicurazione non copre il capovolgimento del mezzo.

A Bang Tao beach, dove ci sono alcuni operatori di jet-ski, ai passeggeri viene riferito che il massimo da pagare se il jet-ski si capovolge e’ di 3.000 baht. Anusorn inoltre dice che qualsiasi cifra superiore, significa includere anche il mancato guadagno per il tempo in cui il mezzo e’ sotto riparazione.

Vorrei sapere se i jet-ski in questione sono legali o no” dice ancora Anusorn “sebbene sia io il Presidente dell’Associazione, non sono pero’ in controllo delle operazioni quotidiane dei jet-ski a Patong”.

La situazione e’ migliorata ma alcuni operatori non si sono ancora messi in regola con l’assicurazione e non c’e’ nessun controllo da parte delle autorita’” dice Anusorn che aggiunge “i turisti che si sentono truffati dovrebbero rivolgersi alla Polizia. Solo cosi’ possiamo garantire il giusto trattamento”.

L’anno scorso, c’e stato scalpore quando la televisione inglese ha mandato in onda un episodio dove Naiman ha in mano un fucile con il quale si confronta con un marines Britannico. Tale incidente e' stata la miccia che ha costretto l'allora Governatore di Phuket a dare via ad un programma assicurativo per i jet-ski a Phuket dopo che tra l’altro sono piovute diverse lettere di protesta al Primo Ministro Tailandese dalle Ambasciate a seguito dei tanti turisti truffati (guarda video)..

Nessun provvedimento e’ stato preso contro Naiman poiche’ lo stesso ha affermato che l’episodio in questione fosse in realta’ tutta finzione davanti alle telecamere, cosa seccamente smentita dai produttori dell’episodio i quali invece ne hanno dichiarato l’autenticita’.


11/10/10 Fonte: Phuketwan

domenica 10 ottobre 2010

PORNO MINORILE ANCORA IN VENDITA NONOSTANTE LE ‘RETATE’

"Il Colonnello Saravuth ha ammesso la difficolta’ nel prendere i venditori con il sorcio in bocca poiche’ si dileguano prima dell’arrivo della polizia"



Pornografia minorile ed altri DVD espliciti sono ancora esposti in vendita lungo Sukhumvit Road nonostante la repressione promessa della polizia. In alcuni casi, si e’ addirittura osservato un aumento dei DVD pornografici venduti i quali, oltre alla pornografia minorile, contenevano gay e bestiality.

Saravuth Chindakham, capo della stazione di polizia di Lumpini, ha riferito che i suoi uomini stavano cercando di reprimere i venditori.

La repressione e’ stata eseguita dietro ordine del capo della Polizia Metropolitana della 5 Divisione – Generale Maggiore Anuchai Lekbamrung – a seguito di un articolo pubblicato il 3 Ottobre in cui si citava la vendita di materiale pornografico contenente materiale pedofilo tra Soi 3 e 21. Il Colonnello Saravuth ha ammesso la difficolta’ nel prendere i venditori con il sorcio in bocca poiche’ si dileguano prima dell’arrivo della polizia. La tattica utilizzata era quella di fingersi acquirenti.

“Perlomeno, sentendo il fiato della polizia sul collo, il loro business diventa piu’ difficile” afferma Saravuth.

Durante un nuovo sopralluogo di alcuni giornalisti che si sono appostati per ben 2 ore ogni notte osservando tali bancarelle per 1 settimana, non e’ stato visto nessun tentativo della polizia di confisca del materiale cosiccome nessun arresto ma anzi i venditori sono sembrati non aver timore alcuno di un’eventuale azione repressiva della polizia.

Venerdi’ sera, uno dei piu’ grossi venditori dell’area aveva ancora pornografia minorile in vendita.

“Che cosa vuoi ? Thai, Giapponese o Europeo ?” chiede il venditore ai turisti passanti, compresi genitori con bambini.

Quando un passante si e’ fermato a guardare, il venditore gli ha chiesto “ Vuoi ‘Lolita’ ? “, indicando la copertina di bambini sotto i 10 anni. “ Posso venderti un film per 100 baht o 6 per 500. Compra adesso. “

La quantita’ di pornografia minorile esposta varia durante il giorno, tuttavia abbiamo notato essere sempre disponibile dopo le 20:00.

Un venditore si e’ pure vantato di avere pornografia minorile disponibile su DVD invece che CD dove la qualita’ e’ compromessa.

Un diplomatico straniero che abita nella zona e che ha seguito la situazione da quando la cosa e’ stata pubblicata, afferma di essere stupefatto che il materiale non sia stato ancora confiscato.

“Non devono mettere in piedi un’operazione massiccia o fare tanti arresti, devono solo tirare via il materiale cosi’ che migliaia di passanti non possano vedere” dice il diplomatico che preferisce rimanere nell’anonimo, il quale aggiunge che l’inerzia delle forze dell’ordine potrebbe rafforzare i venditori i quali si sentono di continuare se non incrementare il business in quanto ben protetti da qualche potente.

Alcuni venditori si sono insospettiti durante il sopralluogo dei giornalisti che chiedevano pornografia minorile ed hanno immediatamente fatto sparire il materiale per poi esporlo nuovamente dopo 2 ore.

Uno dei venditori ha detto di essere al corrente dell’articolo sulla loro vendita di pornografia minorile pubblicato Domenica 3 Ottobre ma di non essere preoccupato di venire arrestato poiche’ la storia non e’ stata pubblicata da un giornale in lingua Tailandese.


10/10/10 Fonte: Bangkok Post

martedì 5 ottobre 2010

I CITTADINI DI PATONG SI FANNO SENTIRE SULLA CORRUZIONE



“lo scorso Marzo, il Sindaco di Patong Beach ha detto che la corruzione tra tuk-tuk e polizia deve sparire...”




Pian Keesin – Sindaco di Patong Beach a Phuket – invita i cittadini a discutere il “Futuro di Patong” in una riunione prevista per mercoledi’ 6 Ottobre. Cartelloni dispiegati in citta’ (vedi foto) informano dell’evento dove e’ prevista la partecipazione di circa 2000 persone e che si terra’ nel campo di calcio davanti al Loma Park dalle 15:00 alle 18:00 assieme al buffet offerto.

In uno sforzo di trasparenza, una riunione molto meno numerosa si era gia’ avuta a Marzo 2010 quando il Sindaco Keesin ha risposto alle domande di un gruppo pre-selezionato e da tale riunione era emerso che i tuk-tuk pagano la polizia ed altre autorita’ per avere il miglior posto parcheggio piazzato sul lungomare.

Il Sindaco afferma che si deve prima debellare la corruzione per vedere migliorare le cose e la stessa cosa viene ribadita da una lettera pervenuta al Governatore di Phuket dalla Commissione per i Diritti Umani in Tailandia.

Il problema della corruzione e’ il piu’ importante da sconfiggere non solo a Patong Beach ma anche a Phuket Town. Persino le persone corrotte iniziano a rendersi conto che si e’ andati oltre.

Sebbene Phuket veda ancora tanti turisti, molti di questi non sempre ne traggono una buona impressione come gia’ affermato da Jim McCoy un’australiano padrone di un’agenzia viaggi. “La mia paura e’ che Phuket diventi come Pattaya” dice Jim, aggiungendo “trovo veramente seccante passeggiare nelle vie di Patong ed avere venditori che ti assalgono con inviti al ristorante e poi il ping pong show, il vestito, il tuk-tuk, i cd, gli orologi ..... diventano sempre piu’ assillanti”.

Se Jim andasse all’evento, sicuramente avrebbe qualcosa da dire anche riguardo gli immigrati illegali e le tariffe dei tuk-tuk. “I tuk-tuk sono la vera piaga” afferma. “Sono troppo cari e in alcuni casi anche pericolosi”.

Lo scorso Marzo, il Sindaco ha detto che la corruzione tra tuk-tuk e polizia deve sparire mentre invece c’e’ chi gia’ pensa ad aggiungere 150 tuk-tuk ai gia’ 700-800 operativi solo a Patong Beach.

Jim McCoy dice “credo che sia questo tipo di Mafia che il Governatore ed il Governo a Bangkok dovrebbero veramente affrontare poiche’ cio’ lascia il sapore piu’ amaro nella bocca dei turisti i quali, una volta ritornati a casa, invitano i loro conoscenti a non andare a Phuket poiche’ il turista viene spennato. Inoltre, non credo che abbia senso la costruzione di un tunnel tra Patong Beach e Kathu quando non esiste un reale servizio di trasporto pubblico sull’isola”


2/10/10 Fonte: C. Sidasathian e A. Morison – Phuketwan.com

lunedì 4 ottobre 2010

7-ELEVEN ACCETTERANNO DENUNCE


“... l’uso dei 7-Eleven per ricevere reclami assicurera’ una risposta veloce della Polizia quando vi sono crimini commessi ai danni dei turisti... "



Alcuni negozi 7-Eleven in Chon Buri diventeranno presto il primo punto di contatto dei turisti che richiedono l’assistenza della Polizia.

Il progetto “7-Eleven Police Emergency Contact for Tourists” iniziera’ l’1 Novembre 2010 nei distretti di Pattaya e Bang Lamung.

Turisti nei guai saranno in grado di reclamare in alcuni negozi della famosa catena di minimarket ed il personale provvedera’ a contattare la polizia immediatamente.

Il Capo della Polizia Turistica – General Maggiore Adis Ngamjitsuksri - ha dato il via al progetto approfittando del fatto che i negozi 7-Eleven sono molto numerosi.

“I negozi rimangono aperti 24 ore su 24” dice Adis “penso che sia una buona idea utilizzare questi negozi come sportello per ricevere reclami dai turisti”.

CP All Plc, l’operatore dei 7-Eleven in Tailandia, ha dato il proprio appoggio all’iniziativa. Il progetto ha lo scopo di migliorare l’immagine del Paese su faccende riguardanti la sicurezza e di assicurare che i servizi delle forze dell’ordine siano disponibili in tempi brevi ai turisti quando necessario.

“L’uso dei 7-Eleven per ricevere reclami assicurera’ una risposta veloce della Polizia quando vi sono crimini commessi ai danni dei turisti” afferma Adis il quale aggiunge che “diversi turisti vittime di crimini non hanno un cellulare o moneta spicciola per le cabine telefoniche oltre a non essere sicuri di dove poter rivolgersi per avere aiuto. I 7-Eleven costituiscono un luogo pratico dove poter fare reclamo”.

Solamente 1 su 5 degli oltre 100 7-Eleven presenti a Pattaya e Bang Lamung sono stati scelti per questo progetto pilota che si sviluppera’ nei prossimi 2 mesi. Se di successo, il progetto verra’ esteso ad altre destinazioni turistiche quali Chiang Mai, Phuket, Koh Samui e luoghi popolari di Bangkok quali Silom, Khao San e Sukhumvit.

Moduli per fare reclamo, saranno disponibili nei negozi 7-Eleven dove il personale non parla inglese oltre a moduli in Russo a Pattaya a causa dell’alto numero di turisti russi presenti.

“Dopo che il turista ha fatto reclamo, lo staff provvedera’ ad avvertire la Polizia locale o quella Turistica” dice ancora il Generale Adis specificando che i negozi che partecipano al programma avranno un adesivo sulla porta d’ingresso con scritto: “Police Contact Point for Tourists/1155 Your First Friend 24 Hours on Services”.

Suwit Kingkaew - vice-presidente della CP All - afferma che la compagnia ha dato pieno supporto al progetto e che il personale sara’ capace di espletare il loro compito, aggiungendo che molti dipendenti della catena a Pattaya parlano Inglese ed alcuni anche il Russo.

“I turisti sono clienti molto importanti per noi” dice Suwit. “Dopo un periodo di prova di 2 mesi e previo successo, saremo in grado di espandere questo servizio a livello nazionale”

4/10/10 – Fonte: Bangkok Post

domenica 3 ottobre 2010

BANCARELLE A SUKHUMWIT VENDONO VCD PORNO CON MINORENNI




pornografia minorile viene tranquillamente esposta tra lo sgomento dei turisti e dei residenti



Dopo aver ricevuto diversi reclami riguardo venditori di DVD e VCD lungo Sukhumwit road tra Soi 3 e Soi 21, abbiamo scoperto che la pornografia minorile era mostrata apertamente sulle bancarelle assieme a copie degli ultimi film Hollywoodiani.

I VCD contenenti pornografia minorile vengono venduti a 80 baht al disco e comprendono bambini Europei, Cinesi, Birmani, Filippini e Tailandesi. Alcune copertine dei VCD mostrano bambini in atteggiamenti espliciti con specificato che i bambini hanno 7 anni. Inoltre, era presente anche materiale pornografico di bestiality (atteggiamenti espliciti con animali).

Diversi diplomatici che vivono nell’area hanno espresso sdegno alla notizia e nel vedere le copertine esplicite dei VCD.

“Questo e’ assolutamente oltraggioso e non dovrebbe essere tollerato dalle autorita’” dice un ambasciatore che vive nella zona “e’ piuttosto difficile trovare un Paese al mondo che tollera cose del genere. Figuriamoci poi proprio nella via turistica principale della capitale”. Un residente che ha avvisato il Bangkok Post della vendita di questi VCD ha detto di essere schifato dall’atteggiamente della polizia la quale non si interessa di tutti questi venditori ambulanti. “Il materiale viene venduto all’aperto dalle bancarelle sul marciapiede alle 15:00 come se niente fosse. Non ci posso credere” ha aggiunto.

La mostra di materiale pornografico sarebbe stata impensabile solamente pochi anni fa’ sebbene film Holliwoodiani piratati erano disponibili.

Spesso, i venditori di film Americani mostrano solo la copertina contando su un assistente che va’ a prendere il disco, riducendo cosi’ la possibilita’ d’arresto. Un poliziotto che si occupa di materiale avente diritti d’autore, dice che la polizia ed altre autorita’ possono confiscare materiale ritenuto osceno dalla copertina.

“La distribuzione o l’esibizione di materiale osceno costituisce un’offesa criminale secondo la Sezione 287 del Codice Penale Tailandese punibile con arresto sino a 3 mesi e/o multa non superiore a 6.000 baht “ afferma un poliziotto che vuole rimanere anonimo.

“E’ un caso piuttosto facile. Non c’e’ tanto da investigare poiche’ e’ li’ sul banco. Il poliziotto od altra autorita’ puo’ procedere alla confisca ed arrestare o multare il venditore. Tutto qua’. Il punto e’: qualcuno deve andare li’ e farlo. Questo e’ il vero problema”.

Inoltre, afferma che il commercio di video pornografici piratati e’ in mano a gente di spicco molto influente percio’ la possibilita’ di fermare il traffico e’ veramente remota. “E’ come un certo casino a Phetchaburi Road – non lontano dal Pantip Plaza – aperto 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Nessuno si azzarda ad andare a fare una retata. Le persone che lavorano li’ sono intoccabili” afferma l’ufficiale.

Tra Soi 3 e Soi 21, vi sono 17 bancarelle che vendono film piratati e 9 di loro hanno materiale pornografico. Ci sono anche 18 altre bancarelle che vendono viagra di cui 8 di queste hanno anche giocattoli erotici.

Nonostante l’ampia esibizione di materiale pornografico a Sukhumwit road, quasi nulla viene invece esposto a Silom road.

“Cio’ puo’ essere a causa di differenti distretti di polizia” dice l’ufficiale “Silom road ricade sotto la giurisdizione della polizia di Bangrak la quale applica regole diverse dalla polizia di Lumpini sotto la quale ricade la giurisdizione di Sukhumwit”


3/10/10 – Fonte: Bangkok Post

lunedì 20 settembre 2010

ASTA 3G: PASTICCIO DI UN CARRO MESSO DAVANTI AI BUOI




"Il 3G rimane pertanto sulla linea dell’orizzonte e si stima che ci vorranno altri 4 anni per vederlo toccar terra"







Da 4 anni la Tailandia si sta preparando all’asta per assegnare le frequenze del servizio di telecomunicazione di terza generazione (3G) prevista per Settembre 2010. Come gia’ successo in altri Paesi, e’ un avvenimento che porta a rivoluzionare la telecomunicazione in meglio per tutti (utenti ed aziende erogatrici) con maggiore trasmissione pacchetti dati WI-FI a costi inferiori.

Tutto sembra essere stato predisposto: si trova il luogo dove battere l’asta (lo Sheraton a Hua Hin) cosiccome si organizzano sicurezza e metodi scrupolosi con cui battere l’asta vista la posta in gioco. Le aziende che partecipano sono 3: AIS, True e DTAC che si devono contendere solo 2 licenze. Ogni azienda ha versato un deposito di ben 1,8 miliardi di baht (circa 45 milioni di Euro) per partecipare all’asta e le 2 aziende che la spunteranno dovranno pagare in totale 28 miliardi di baht (700 milioni di Euro) per avere la licenza a poter operare.

Come vedete si tratta di cifre stratosferiche per una torta da spartirsi rivoluzionaria. Basti pensare che CAT Telecom (la Telecom Tailandese) incassa ben 30 miliardi di baht all’anno (750 milioni di Euro) solo per il servizio 2G che copre 37 milioni di utenti.

L’asta sarebbe dovuta iniziare il 20 Settembre ed invece succede l’imprevedibile: arriva un’ingiunzione della Corte Amministrativa che blocca l’asta. Attimi di sgomento e smarrimento si succedono soprattutto tra i volti dei rappresentanti delle aziende partecipanti i quali, assieme alla necessaria procedura cartacea burocratica, hanno gia’ staccato un assegno con 10 numeri !

Il motivo dell’ingiunzione e’ il seguente: l’NTB (National Telecommunication Board ossia l’organo di sorveglianza che conduce l’asta) non e’ piu’ autorizzato poiche’ la Costituzione Tailandese del 2007 (quella dei “colpisti” tanto per intenderci) l’ha praticamente abolito costituendo un’altro organo che si chiama NBTC (National Broadcasting Telecommunication Commission).

La cosa secondo me da piegarsi dalle risate e’ che l’NBTC ora come ora non esiste, ossia dal 2007 e’ previsto dalla Costituzione ma nessun Governo se n’e’ mai preoccupato di farlo nascere. Sarebbe come se l’Italia avviasse i mondiali di calcio e solo il giorno della prima partita si accorgesse che non sono stati assegnati gli arbitri.

Qualcuno dira’: ma che ha fatto di male l’NTB per essere abolito a favore di un NBTC tutto ancora da formare ? Non ci vuole un genio per capire che tutto cio’ non e’ nient’altro che un esempio di giochi di potere e non una mossa di reale beneficio per il Paese.

Tocca ora a questo Governo porre rimedio in tempi brevi con un Disegno di Legge che dicono sara’ pronto in 3-4 settimane anche se sono in molti a credere che, dall’approvazione del Disegno di Legge alla sua messa in opera in modo pienamente funzionale, possano passare come minimo 4 anni.

L’NTC ha fatto ricorso ma la Corte Suprema Amministrativa ha riaffermato la delibera della Corte Amministrativa sulla base che vi sarebbe stato il rischio di diversi litigi legali. La Corte Suprema ha inoltre valutato che tale decisione non porta danni a nessuno ma solo ritardo all'esecuzione del servizio.

Il 3G rimane pertanto sulla linea dell’orizzonte e si stima che ci vorranno altri 4 anni per vederlo toccar terra e magari nel frattempo gli altri Paesi avranno gia’ il 4G o addirittura il 5G.

AMAZING THAILAND davvero !

lunedì 13 settembre 2010

AMMANCO AL TESCO LOTUS

I mei amici dalle Filippine stavano visitando Phuket quando sono entrati al Tesco-Lotus di Bang Tao. Uno dei due ha comprato 2 soda pagando con una banconota da 1.000 baht. Di questo ne e’ assolutamente sicuro in quanto l’aveva appena ritirata dal Bancomat e nel suo portafoglio c’erano solo 3 di queste senza altre banconote e l’altro amico che stava alle sue spalle lo puo’ confermare.

Il cassiere gli ha ritornato solamente 40 baht di resto e quando gli e’ stato chiesto perche’, il cassiere ha risposto di aver ricevuto una banconota da 100 baht. Il mio amico ha quindi reclamato di aver dato 1.000 baht ma il cassiere ha continuamente negato.

Il mio amico ha chiesto poi di parlare con il manager ed ha dovuto aspettare per ben 45 minuti prima che qualcuno si facesse vivo. Ha quindi chiesto di ricontare la cassa ed e’ saltato fuori un eccesso di 1.800 baht. Il manager ha poi detto che la cassa viene contata ogni ora e che, dai registri contabili, l’ultimo controllo e’ avvenuto 10 minuti prima dell’acquisto del mio amico. Non ci vuole un genio per capire che i 1.000 baht di eccesso erano del mio amico.

Cio’ nonostante, il manager ha riferito che Tesco ha una politica di non ritorno soldi cosi’ il mio amico se n’e’ andato a mani vuote. Spero che questo episodio serva da ammonimento ad altri ed il fatto e’ che non sembra essere un caso isolato. Dopo aver parlato con gente locale, pare che altri prima ancora abbiano avuto la stessa sorte.

13/9/10 – Firmato: Apple Nuevas – Phuket


RISPOSTA:

“Il supermercato serve i nostri clienti con integrita’ e non abbiamo nessuna intenzione di ingannarli. Disponiamo di camere a circuito chiuso e capi-cassiere che sovraintendono il personale alla cassa. Qualora sorga un problema con il cliente al momento del pagamento, controlliamo e rivediamo il passaggio ripreso dalla telecamera e, se risulta un errore del nostro staff, rimborsiamo il cliente e prendiamo procedimenti disciplinari. Siamo disponibili a servire ogni cliente e se ci sono obiezioni o sospetti riguardo il nostro servizio, vi preghiamo di farcelo sapere poiche’ cio’ contribuira’ a migliorare il nostro servizio".

13/9/10 – Firmato: Roi-Et Phattamarong – Manager Tesco-Lotus Bang Tao

venerdì 5 giugno 2009

QUAL’E’ LA TARIFFA

In Aprile 2009 ero a Phuket e con mia frustrazione ho scoperto che molti taxi in motocicletta applicavano quello che volevano senza mai avere la stessa tariffa avente uguale destinazione. Alcuni facevano pagare 30 baht, altri 40. Di notte, volevano 50 baht solamente per girare a Patong.

Esiste una tariffa fissa che si paga spostandosi in Patong ?

5/6/09 – Firmato: John Spyridonidis – Australia


RISPOSTA:

“Co-operative Motorcycle Patong Ltd si riunisce ogni anno ma sfortunatamente non stabilisce mai l’esatta tariffa. Attendiamo la conferma dal Municipio di Phuket, la Polizia, il capo distrettuale ed altri ufficiali. Durante l’ultima seduta, era stato deciso che i primi 5 Km sarebbero dovuti costare 25 baht e 5 baht per ogni Km successivo sebbene alla fine tutto dipende dalla contrattazione.

Tuttavia, c’e’ sempre da mettersi d’accordo sulla tariffa prima di montare in sella”

5/6/09 – Somchai Neawnaen, Capo della Cooperativa Motociclisti di Patong

venerdì 16 gennaio 2009

ACCESSO INTERNET PER PENSIONATI

Sono in possesso di un RETIREMENT VISA ed ho comprato casa con contratto di 30 anni. Vorrei installare la linea telefonica cosicche’ posso connettermi ad Internet ma cio’ non mi viene permesso. L’impiegato della TOT afferma che devo essere in possesso di permesso di lavoro per ottenere la linea del telefono. Il mio visto dice chiaramente che non posso lavorare e pertanto significa che la Tailandia non vuole che i pensionati abbiano l’accesso ad internet nelle loro case. Trovo tutto cio’ assurdo e gradirei saperne la ragione.

15/1/09 – Firmato: Jannie Breytenbach – Kathu


RISPOSTA:

“Non e’ che la Tailandia non vuole i pensionati con l’accesso ad internet. Il punto e’ che a volte abbiamo problemi a riscuotere il canone da parte di utenti stranieri. Molti di costoro lasciano la Tailandia o si trasferiscono senza pagare il canone. Con il permesso di lavoro, e’ facile risalire al loro indirizzo tramite il loro datore di lavoro. Raccomandiamo pertanto ai pensionati o chiunque non abbia un permesso di lavoro di fare domanda con l’aiuto di un Tailandese che puo’ fornire un’indirizzo permanente”

15/1/09 – Firmato: Walaipron Chianwich – impiegato alla TOT di Phuket

giovedì 28 febbraio 2008

COLONNELLO TTVI COLPEVOLE DI FRODE




“Il Col. Pornprasert del TTVI durante un evento nel 2005 (il primo a sinistra)”




La Royal Thai Police (RTP) ha concluso un’indagine durata 1 anno dove fondi TTVI (Thai Tsunami Victims Identification) destinati ad aiutare le vittime dello tsunami 2004 sono stati utilizzati in modo inappropriato (per non definirla frode).

La commissione ha dichiarato il Col. Pornprasert Karnjanarin colpevole di inappropriazione e verra’ di conseguenza espulso dalla Polizia.

Le accuse contro il Colonnello erano state mosse all’inizio di Febbraio del 2007 e proprio 2 giorni prima, il Colonnello aveva presentato una lettera di dimissioni.

Le accuse sono il frutto di una richiesta formale da parte di 13 ambasciatori di Paesi che complessivamente hanno donato 88 milioni di baht per aiutare il TTVI nel processo di identificazione e rimpratrio dei corpi delle vittime dello Tsunami

Il centro TTVI (successivamente cambiato in TDVI), e’ poi stato rilocato dagli uffici TOT di Phuket a Bangkok.

Il Colonnello Chaiyaporn Wannaprapa della Divisione Disciplinare della Polizia Thailandese, ha riferito che la commissione investigativa ha provato a contattare il Colonnello Pornprasert diverse volte ma non e’ stata in grado di parlare con lui. Non e’ possibile sapere dove si trova.

Il Colonnello ha cambiato il proprio nome in “Paramate” gia’ da 1 anno.

Il Colonnello Chaiyaporn si e’ rifiutato di fornire ulteriori dettagli aggiungendo solo che Pornprasert ha infranto tutta una serie di codici disciplinari in quanto non e’ stato in grado di gestire fondi sotto il suo controllo e quindi responsabilita’.

Chaiyaporn non ha fornito dettagli su quanti soldi sono stati sottratti dal fondo, quante persone sono state ascoltate e quali sono stati gli sforzi per catturare il Colonnello Pornprasert che tra l’altro era vice-comandante della Divisione Affari Esteri della Polizia Thailandese durante il suo lavoro al TTVI.

Come punizione, Pornprasert verra’ espulso dalla polizia e strappato degli eventuali benefici.

La perdita dei gradi in ambito militare e’ considerata cosa molto seria. Anche l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra mantiene ancora il proprio grado di Colonnello della Polizia nonostante sia stato condannato per abuso di potere quando era al Governo.

Altri procedimenti disciplinari e penali contro il Colonnello Pornprasert, rimangono a discrezione della Polizia la cui commissione, come dice il Colonnello Chaiyaporn, prendera’ una decisione entro 2 o 3 mesi.

Fonte: Phuket Gazette

giovedì 11 gennaio 2007

NESSUN BUS TRA PATONG E KARON ?

Da anni vengo a Phuket e non ci sono ancora bus che collegano il tratto Patong Beach / Karon. Qual’e’ la ragione visto che sono le 2 spiagge turistiche piu’ frequentate ?

10/1/07 Firmato: Peter Kaufmann – Australia


RISPOSTA 1):

“Vogliamo veramente avere i bus tra Patong e Karon ma la concessione dipende dall’Ufficio Provinciale del Trasporto. Sono d’accordo che dobbiamo avere un servizio bus, prima pero’ ne dobbiamo parlare con il Governatore per poi passare la palla all’Ufficio Provinciale. Penso che il Governatore debba parlare con l’Ufficio Provinciale cosi’ che possano dire al Municipio di Patong cosa dobbiamo fare”.

10/1/07 Chairat Sukabal – Vice Sindaco Patong Beach

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RISPOSTA 2):

“Non abbiamo un servizio bus tra Patong e Karon poiche’ la distanza e’ veramente corta – solamente 6 Km – che significherebbe pagare 10 baht. Non vi sono persone interessate ad offrire tale servizio specialmente a causa della strada in salita e scoscesa che mette a dura prova i loro mezzi”

10/1/07 Jaturong Keawkasi – impiegato all’Ufficio Provinciale del Trasporto

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RISPOSTA 3):

caro Peter, ti consigliamo di leggere questo post e di non dare ascolto a tutte queste assurde risposte. Probabilmente chi te le ha date, vive in un'altro pianeta .....

mercoledì 5 maggio 2004

COME MAI NON CI SONO BUS TRA KARON E PATONG ?

Come mai non ci sono bus tra Karon e Patong ?

4/5/04 – Firmato: Alex Thow


RISPOSTA:

“Nel 1994 abbiamo dato il via ad un servizio di trasporto tra Patong e Karon. Dopo solo 3 giorni, l’autista e’ stato tirato fuori dal bus e picchiato duramente.

Saremmo lieti se potessimo avere un investitore che operi lungo la linea con il proprio bus ma dal 1994 nessuno si e’ fatto avanti.

Probabilmente sono preoccupati che accada la stessa cosa con conseguente perdita del loro investimento. Il trasporto pubblico a Phuket ha diversi problemi di questa natura”.

4/5/04 Teerayuth Prasertphol – Vice Direttore dell’Ufficio Provinciale del Trasporto