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martedì 21 agosto 2012

INCENDIO AL TIGER DISCO ALIMENTATO DAL POLIETILENE ESPANSO

Eccessivo uso di materiale infiammabile unitamente alle modifiche apportate all’immobile avrebbe contribuito al veloce divampamento delle fiamme


Lunedi’ 20 Agosto, ispettori di diverse agenzie hanno effettuato un sopralluogo assieme al Governatore di Phuket Tri Augkaradacha cercando di stabilire che cosa abbia provocato l’incendio.

Dopo il sopralluogo, il Presidente della Sezione Architettura dell’AAS (Associazione Architetti Siamesi) – Bundit Pradabsook – afferma che il 20% della superficie della discoteca (sia dentro che fuori), era decorata con Polietilene Espanso il quale ha proprieta’ altamente infiammabili che hanno sicuramente alimentato le fiamme.

Il gruppo ha rilevato 6 uscite di sicurezza in conformita’ con le norme di sicurezza sebbene le scale di alcune uscite non raggiungessero il pianterreno.

Secondo le nuove norme entrate in vigore nel Marzo 2012, materiali infiammabili quali il P.E. non deve coprire piu’ del 10% della superficie dello stabile. Le norme sono state varate come risultato dell’incendio al Santika Club in Bangkok dove, a capodanno 2009, sono morte 66 persone e ferite 222.

Il regolamento include un massimo tetto di persone che non puo’ eccedere il totale superficie di bar e night clubs in metri quadrati. Dopo l’entrata in vigore, sono stati dati 180 giorni di tempo per consentire a tutti i pubblici esercizi l’adeguamento mediante opportune modifiche quali la riduzione di materiale infiammabile, in numero di uscite di sicurezza.

“Ricade sotto la tutela delle autorita’ la notifica di ogni nuovo regolamento ai padroni dei locali pubblici” afferma Mr Bundit.

“E’ nostro compito capire se e’ la struttura che e’ stata modificata nel tempo o se e’ la destinazione d’uso ad essere stata cambiata. Sia la presenza di tante persone che l’utilizzo di fari ed il costante impiego di tanta energia elettrica possono aumentare considerevolmente la temperatura all’interno”.

Sebbene Mr Bundit non si sia espresso, il Capo della Sezione Tecnica del comune di Patong – Sottotenente Lerdpong Tanamunset – afferma che l’immobile del TIGER DISCO e’ stato modificato nel tempo, aggiungendo che il padrone (nel 1999) ha fatto domanda per la costruzione di un immobile semi-residenziale a 2 piani il quale e’ stato successivamente modificato a complesso avente bars e discoteca. Lerdpong afferma che il comune non ha ricevuto domanda ne’ per la modifica dell’immobile, ne’ per il cambio destinazione d’uso.

Affermando inoltre che il progetto originale dello stabile giaceva al pianterreno del comune ed e’ andato distrutto assieme a tanti altri in seguito allo Tsunami del 2004.

Le modifiche includevano l’aggiunta di uscite di sicurezza e la decorazione dei muri. Tuttavia, Sema Sinchai – Direttore Generale di Sara Entertainment ossia la compagnia che gestisce il TIGER DISCO – insiste nel dire che la destinazione d’uso dello stabile era legale ed afferma “non posso andare nel dettaglio ora come ora. Rilascieremo ulteriori dichiarazioni una volta che avremo i risultati dell’Istituto di Forensica di Bangkok”.

Sinchai ha inoltre affermato che la compagnia paghera’ 1 milione di baht per ogni vittima e coprira’ tutte le spese ospedaliere degli altri feriti aggiungendo 5,000 baht come risarcimento danni per ogni persona ferita ed ha aggiunto che sono tutt’ora in contatto con 20 feriti.


Fonte: Bangkok Post

lunedì 20 agosto 2012

USCITE DI SICUREZZA AL TIGER: UNA BURLA


L’incendio che ha distrutto il TIGER DISCO a Phuket venerdi’ 17 Agosto, ha nuovamente messo in risalto la sbalorditiva incompetenza e mancanza di controlli per cio’ che riguarda la sicurezza nei locali pubblici.

4 persone morte e 11 ferite. Un immobile distrutto nella turisticissima Patong. Nessuno ha provveduto a controllare che il locale fosse a norma poiche’ la tendenza in Thailandia e’ quella di punire solamente quando ci scappano i morti. Tutti a Phuket sono al corrente delle carenze in materia di sicurezza dei locali da ballo. Volete un’altro nome ? HOLLYWOOD DISCO. Vediamo se qualche autorevole ispettore avra’ l’accortezza di notificare al gestore le irregolarita’ o se dobbiamo attendere l’inevitabile tragedia. TIGER DISCO era da sempre una delle attrazioni maggiori a Patong e tutti sapevano che il locale chiudeva i battenti ben aldila’ dell’orario consentito.

I gestori si fanno burla delle leggi sull’edilizia cambiando il progetto non appena che le autorita’ girano l’angolo e sempre piu’ spesso c’e’ la compiacenza di ufficiali corrotti o incompetenti. Le societa’ di gestione sono piu’ preoccupate di fare cassa che dei problemi di domani. In tutta la Nazione, la sicurezza e’ sempre ultima nelle priorita’ degli operatori o semplicemente, come in questo caso, i gestori sono lasciati liberi di operare senza uscite di sicurezza adeguate ed estintori.

I sopravvissuti hanno dovuto farsi strada tra fumo e fiamme per riuscire a scappare alcuni rimanendo schiacciati nel panico creatosi. A centinaia si sono imbottigliati in 2 strette uscite di sicurezza ed alcuni sono stati gettati a terra e calpestati. Inutile riportare l’assenza di estintori, rilevatori di fumo e di spruzzini d'acqua antincendio. Tutte queste violazioni sono purtroppo palesemente note, nulla di straordinario. E’ come riportare che a Phuket le vittime di un incidente transitavano in senso contrario.

Precedenti eccellenti hanno gia’ messo in evidenza le enormi lacune in materia di prevenzione come negli incendi al Grand Park Hotel del 2012, il Santika Pub nel 2009, il Pattaya Royal Resort nel 1997 e la fabbrica Kader Toy nel 1993.

Sono allo stesso modo gia’ alquanto prevedibili le affermazioni stile vecchia scuola di ufficiali che promettono controlli a tappeto e forti punizioni ai violatori: non ne possiamo veramente piu’ di dichiarazioni sensazionalistiche che oramai cadono nel ridicolo facenti parte di una kermesse di affermazioni nate per riempire i notiziari dei media.

Cio’ di cui c’e’ veramente bisogno e’ una nuova politica nazionale in materia di sicurezza dove il Paese possa rientrare nel 21mo secolo. Non solo il Governo ma soprattutto gestori, operatori del settore e business leaders devono stare in prima linea nell’ossevazione delle nuove norme e non rendersi compiacenti dell’ennesimo occhio che si chiude in materia di sicurezza.

La chiusura per operatori recalcitranti e punizioni che rientrano sotto il codice penale possono servire da deterrente che l’intera Nazione e’ pronta ad accogliere a braccia aperte.

domenica 19 agosto 2012

CAUSA DELL’INCENDIO ANCORA SCONOSCIUTA



Il trasformatore vicino al Tiger Disco e’ intatto, dicono le autorita’




L’Autorita’ Provinciale per l’Energia Sabato 18 Agosto ha dismesso teorie le quali davano la colpa dell’incendio al TIGER DISCO ad un trasformatore colpito da un fulmine fuori dal locale.

Ci sono solo i gatti a sedersi fuori da quello che resta dell’allora TIGER DISCO a Patong Beach. Un incendio l’ha divorato Venerdi’ 17 Agosto alle 4:00 uccidendo 4 persone.

Atipong Thongyon, Manager dell’Autorita’ Elettrica Provinciale di Phuket, dichiara che l’incendio non e’ stato il risultato di un trasformatore esterno esploso. “Tutti i trasformatori sono intatti senza che vi sia stata interruzione di energia elettrica. Pertanto, le voci che danno la colpa all’esplosione di un trasformatore sono infondate” aggiunge Atipong il quale ha accompagnato un gruppo di giornalisti sul luogo affermando anche che un ulteriore controllo con le telecamere di sorveglianza avvalla la suddetta ipotesi. “Anche se il trasformatore fosse scoppiato, le fiamme avrebbero dovuto innalzarsi per 20 metri per raggiungere il locale”.

Il Comandante Provinciale della Polizia, Generale Chonnasit Wattanawarangkoon, dice che dopo l’incendio alcuni testimoni affermano di aver visto partire delle scintille dal trasformatore vicino al DISCO CLUB dopo che un forte temporale aveva causato un breve black out in alcuni punti dell’Isola.

Il Generale Chonnasit dichiara che un’indagine su cosa abbia provocato l’incendio e’ tutt’ora in corso e che l’identificazione delle vittime non e’ stato completato.

2 turisti, un Francese e un Giapponese, si pensa che siano tra le 4 vittime accertate i cui corpi carbonizzati sono stati trasportati all’Istituto di Medicina Legale di Bangkok Sabato 18 Agosto per l’autopsia e l’esame del DNA al fine di cercare di stabilire le loro identita’.

Le indagini della Polizia sono rivolte sulla possibilita’ che la discoteca fosse aperta oltre le 2:00 (orario di chiusura dei locali pubblici) e se la presenza di sculture in Poliestere raffiguranti Tigri e Serpenti possa contravvenire alle norme di sicurezza.

Il Sindaco di Patong Pian Keesin, il quale si ricandidera’ alle elezioni municipali, afferma che il comune non ha piu’ il progetto originale in quanto distrutto nei loro archivi a seguito dello Tsunami del 2004. Tuttavia, si dice certo che il complesso abbia operato legalmente aderendo alle norme di sicurezza [il kiosko vuole precisare che il figlio del Sindaco e’ presidente di tutti i locali pubblici a Patong cosiccome padrone dell’HOLLYWOOD DISCO].

I padroni del TIGER DISCO non hanno rilasciato dichiarazioni riguardo eventuali modifiche della struttura ma hanno giustificato l’apertura oltre l’orario consentito come “una necessita’ di dar riparo alla gente per la pioggia scrosciante che c’era in quel momento”.

Una guardia giurata di 57 anni che sorveglia un bar limitrofo afferma che”.. era una consuetudine per il TIGER DISCO stare aperto sino alle 4:00 e spesso anche oltre in quanto il locale non ha una prassi di chiusura. Semplicemente, ferma la musica tenendo accese solo le luci ordinarie consentendo ai clienti di rimanere al bar anche sino alle 6-7 del mattino”.


Fonte: Bangkok Post

sabato 18 agosto 2012

INCENDIO DEVASTA IL TIGER DISCO A PHUKET



Il Generale Charamporn Suramanee – Vice Comandante della Polizia – esamina quel che rimane dei vestiti carbonizzati di una delle vittime





4 persone, 2 Thai e 2 stranieri, sono le vittime di un incendio che ha devastato il TIGER DISCO a Patong Beach.

Il Tenente-Colonnello Kittisak Nuphueng, ispettore di medicina forensica a Phuket - afferma che la polizia ha raccolto campioni di DNA dalle vittime i quali saranno inviati all’Istituto di Medicina Legale presso l’Ospedale Generale della Polizia a Bangkok al fine di procedere all’identificazione delle vittime rimaste carbonizzate.

Il colonnello Kittisak afferma che i familiari di 2 Thailandesi ed 1 Inglese hanno fornito i propri campioni in quanto temono che ci sia un loro familiare tra le vittime. Una volta spediti i campioni a Bangkok, il test per l’esame del DNA normalmente impiega 24 ore.

Booncherd Butkho, 62 anni, teme che tra le vittime vi sia anche sua figlia, Duangporn, la quale non e’ piu’ ritornata a casa dopo essere andata in discoteca con alcune amiche le quali sono riuscite a sopravvivere. Le amiche l’hanno vista andare in bagno prima che l’incendio divampasse e poi non ne hanno piu’ avuto notize.

Joseph Tzouvanni, Inglese di 26 anni, ha chiesto alla polizia di prelevare i propri campioni. E’ arrivato a Phuket dall’Inghilterra il giorno successivo all’incendio dopo essere stato informato che suo fratello Michael Pio Tzouvanni di 24 anni e’ scomparso da Venerdi’ 17 ed il 19 avrebbe dovuto prendere l’aereo per rientrare. Nella camera dove alloggiava, le valigie erano gia’ pronte. Passakorn Jirapattanasophon, un’amica, afferma che Michael aveva delle placche metalliche in entrambe le ginocchia.

Il Colonnello Kittisak lancia un’appello a chiunque sospetti che un proprio familiare sia tra le vittime, di recarsi presso la stazione di Polizia e lasciare un campione per l’esame DNA.

A Bangkok intanto, il Generale Charamporn – Vice Comandante della Polizia – ha dichiarato che un primo esame delle 4 vittime ha mostrato che 2 sono Thailandesi di sesso femminile e gli altri 2 sono maschi caucasici. Inoltre, e’ stato attribuito loro il soffocamento come causa del decesso.



Fonte: Bangkok Post

mercoledì 21 gennaio 2009

SANTIKA “LASCIATO STARE” : UN ALTO UFFICIALE ENTRA NELLA SOCIETA’

“... nel corso delle indagini emergono fattori che fanno riflettere di come, per i dirigenti del locale e successivamente per la polizia, la sicurezza di centinaia se non migliaia di persone fosse un fattore totalmente irrilevante ..”


1 gennaio 2009. Il Santika Pub di Bangkok celebra il capodanno tra musica dal vivo e fuochi d’artificio quando scoppia un incendo causato dei fuochi d’artificio lanciati durante il concerto. 66 giovani muoiono orribilmente in una struttura che, non avendo licenza d’intrattenimento, non disponeva tra l’altro di uscite di sicurezza adeguate. Il concerto non avrebbe mai dovuto aver luogo.
Nel corso delle indagini emergono fattori che fanno riflettere di come, per i dirigenti del locale e successivamente per la polizia, la sicurezza di centinaia se non migliaia di persone fosse un fattore totalmente irrilevante soprattutto da quando entra in gioco un colonnello diventandone socio.
Prima dell’arrivo di quest’ultimo, il locale era gia’ nell’occhio delle autorita’ e la polizia aveva sporto ben 47 denunce poiche’ operava senza licenza.
La polizia poi ha smesso di fare retate subito dopo che il Colonnello Prayont Lasua - vice-capo del Crime Suppression Division – ne e’ diventato socio il 17 Settembre 2006.

La commissione investigativa ha sottoposto il rapporto al Ministro di Giustizia Pirapan Salirathavibhaga.
Nel rapporto, si dichiara che Suriya Ritrabue, Amministratore Delegato della White & Brothers 2003 Co (la societa’ che gestisce il Pub), e’ addetto al parcheggio del Pub e non si e’ ancora costituito alla Polizia. Inoltre, i dirigenti non hanno pagato le tasse d’intrattenimento nei passati 5 anni dove il giro d’affari e’ risultato essere di 250 milioni di baht e le tasse evase 25 milioni cosiccome non hanno pagato le tasse pubblicitarie e territoriali al distretto di Watthana e le tasse sul reddito al fisco.
La commissione ha anche stabilito che Wisut Setsawan, 44 anni azionista maggioritario, e’ colui responsabile di aver cambiato la destinazione dell’immobile da residenza privata a locale d’intrattenimento senza pero’ averne ottenuto il permesso e quindi la licenza. Setsawan dovra’ rispondere di utilizzo improprio e di mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Le firme dei tecnici che hanno progettato la struttura e supervisionato la costruzione risultano falsificate.

27/01/2009 Fonte: Bangkok Post