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martedì 29 ottobre 2013

POLIZIA SEQUESTRA CAFFE’ AL VIAGRA

 
 
 
"la partita di caffe' sequestrata contenente Sildenafil"
 
 
 
 
 
Un team composto dalla Polizia Metropolitana ed un funzionario della FDA, l’ente che controlla i prodotti alimentari e le medicine, dichiara di aver sequestrato una partita di caffe’ contenente il principio attivo Sildenafil (Viagra).
 
Il team ha condotto una perquisizione in un deposito aziendale nel distretto di Kannaya (Bangkok) martedi’ mattina dopo aver ottenuto il mandato di perquisizione dalla Corte Provinciale.
 
Diverse denunce erano state fatte in precedenza contro la marca di caffe’ “One Fan” (Thailand) perche’ mescolava il Sildenafil nel loro caffe’.
 
Prima che la perquisizione avvenisse, la polizia dichiara di aver effettuato dei test presso il Dipartimento di Scienza Medica su dei campioni di caffe’ prelevati. I risultati hanno confermato la presenza di Sildenafil.
 
Paitoon Saengseenil, co-fondatore della societa’, ha dichiarato che la sua azienda e’ responsabile solamente per il commercio al dettaglio e che quindi non ha nulla a che fare con il processo produttivo del caffe’.
 
Secondo Paitoon, l’azienda appartiene al Saha Mang Khang Group ed ha smentito la conoscenza della presenza della sostanza illegale nel caffe’.
 
La polizia ha sequestrato 66.264 pacchetti di caffe’ trovati nel deposito aventi un valore di mercato non inferiore ai 3 milioni di Baht.
 
I sacchetti saranno sottoposti ad ulteriori esami. Tuttavia, qualora il test porti allo stesso risultato, l’azienda produttrice verra’ incriminata di aggiunta di sostanze illegali in alimenti. La societa’, qualora colpevole, rischia sino a 2 anni di carcere ed una multa non superiore ai 20.000 baht.

 
 
Fonte: khaosod online

giovedì 3 ottobre 2013

INCIDENTE IN MARE: MUORE INDIANA IN VIAGGIO DI NOZZE

 
 
 

"il cavo e' rimasto impigliato nell'elica. La donna e' stata rapidamente trascinata verso una morte orribile"

 
 
 
 
 
 
 
Una turista di 36 anni in luna di miele e’ morta in un orribile incidente che l’ha coinvolta con il motoscafo dalla quale veniva trainata durante un’escursione di parasailing in mare la cui testa si e’ trovata a contatto diretto con l’elica del motoscafo.
 
La vittima e’ una donna indiana, Shilpi Agarwal che, sebbene irriconoscibile, e’ stata identificata dal marito comprensibilmente devastato dal tragico evento.
 
Il motoscafo che stava trainando la donna si chiama “Mr Chang 9” ed era guidato da Khun Saishon di 25 anni il quale e’ stato detenuto dall’Autorita’ Portuale e consegnato alla Polizia.
 
Le testimonianze riferiscono che il motoscafo, a causa di condizioni atmosferiche avverse, si e’ fermato in mare. Il paracadute e’ pertanto sceso facendo atterrare la donna in mare. Il motoscafo ha cosi’ effettuato una manovra a U per andare a recuperare la donna e nell’avvicinarsi la corda del paracadute si e’ imbrigliata nell’elica tirando rapidamente la poveretta la cui testa e’ entrata in contatto con l’elica provocandone l’orribile morte.
 
L’incidente e’ l’ultimo di una serie accaduti negli ultimi mesi a Pattaya nonostante le rassicurazioni delle autorita’ locali, il Ministero dello Sport e del Turismo e quello dei Trasporti.
 
 
 
Fonte: pattayaone.com

domenica 29 settembre 2013

TEDESCO CHIEDE MASSAGGIO E VIENE DERUBATO DI 200.000 BAHT





“la donna ha accettato l’offerta di 200 baht per un massaggio in camera”
 



 
 
Una donna thailandese rimorchiata in strada da un tedesco di 65 anni e’ stata in grado di derubarlo di oltre 200.000 baht tra oggetti personali e denaro contante.
 
La polizia di Pattaya e’ stata allertata da un tedesco di 65 anni – Mohammad Reza – il quale ha denunciato l’accaduto dopo aver accettato di portare la donna nella sua stanza per un massaggio Thailandese.
 
Reza, che si trova in vacanza a Pattaya Beach, stava passeggiando per strada quando ha avuto l’approccio da parte della donna che si e’ offerta per un massaggio Thailandese nella sua stanza d’albergo.  Concordato il prezzo di 200 baht per il massaggio, la coppia si e’ diretta verso l’hotel.
 
Il tedesco afferma che la donna ha successivamente messo delle pasticche per il sonno nella bevanda che hanno bevuto assieme e di essersi risvegliato senza la collana d’oro valutata 4.000 Euro assieme a 800 Euro e 3.000 baht in contanti spariti.
 
Le indagini hanno portato all’identificazione della donna il cui nome e’ registrato presso l’albergo e la quale ha utilizzato la sua carta d’identita’ per aprire la camera. Si tratta di Arranya Sijiam di 47 anni.
 
La polizia risulta essere sulle sue tracce e confida in un arresto imminente.

 

 
Fonte: Pattayadailynews.com

 

venerdì 20 settembre 2013

CAPO DELLA MARINA SI INTENERISCE E RIDUCE LA PENA







"il turista cinese alla guida della moto d'acqua scontratosi con il motoscafo"

 
 
 
 
 
 
Durante un meeting con l’autorita’ marittima di Phuket, e’ emerso che lo scafista scontratosi con una moto d’acqua guidata da un turista cinese a Patong Beach aveva una licenza marina scaduta.
 
Il Capo della Divisione Marittima 5  a Phuket – Phuripat Theerakulpisut – ha affermato di aver deciso di sospendere lo scafista per 3 mesi a causa dell’incidente.
 
ho detto allo scafista che non poteva guidare nessuna barca per 3 mesi e allora e’ scoppiato a piangere” afferma Phuripat “quindi gli ho ridotto la pena ad 1 mese”.
 
continuando a vederlo singhiozzare, l’ho ridotta ulteriormente ad una settimana dove pero’, vedendo che i suoi occhi erano ancora molto rossi, ho commutato la pena in un rimprovero a rinnovare la sua patente marittima immediatamente”.
 
La collisione tra il motoscafo e la moto d’acqua e’ avvenuta nelle acque di Patong Beach il 31 Agosto dove il turista cinese – Shen Baocheng di 27 anni – ha rischiato di annegare.
 
Phuripat ha riferito che il padrone del motoscafo ha compensato Shen Baocheng. Si ritiene che l’assicurazione abbia coperto il suo ricovero in ospedale “ma che il turista ha chiesto di piu’ “ continuando che “il cinese alla guida della moto d’acqua voleva mostrarsi” quando poi c’e’ stata la collisione.
 
Dobbiamo proteggere i thailandesi piu’ degli stranieri perche’ talvolta la nostra gente fa’ il meglio che possono ma gli stranieri chiedono di piu’ “ aggiunge Phuripat il quale ha poi spiegato le sue competenze in un incontro nella sede principale a Phuket Town della Polizia Marittima in vista della prossima alta stagione turistica.
 
Ha spiegato che il personale in ufficio della Divisione Marina 5 composto da 10 persone verra’ aumentato a 15 cosi’ da poter “migliorare la sicurezza marina immediatamente” senza entrare nei particolari di come avvenga il miglioramento, tuttavia ha successivamente affermato che i 5 nuovi impiegati controlleranno che le navi non siano stracariche.
 
Ulteriori controlli verranno effettuati per assicurare sicurezza ai turisti. L’impiego aggiunto dei GPS permettera’  di controllare la velocita’ delle imbarcazioni che navigano nell’Isola, spiega il Comandante al quale sono piovute critiche riguardo la sua mancanza di azione nel punire la costruzione abusiva di un resort nell’Isola di Racha.
 
Inoltre, viene ricordata una delle sue gaffe piu’ famose quando defini’ l’incidente a Kata Beach tra un motoscafo che apri’ letteralmente la gamba ad un turista Russo come ‘naturale’.
 
 
 
 
FONTE: Phuketwan.com

lunedì 9 settembre 2013

ITALIANI DROGATI E DERUBATI DI 1 MILIONE DI BAHT

Due uomini italiani hanno denunciato di essere stati drogati e derubati nella loro stanza da due donne Thailandesi
 

Salvatore Mancuso di 61 anni e Dolcege Svalno di 51 si sono svegliati il lunedi’ mattina nella loro camera trovandola svaligiata degli oggetti di valore e denaro che custodivano per un totale di 1 milione di baht.
 
La coppia ha rivelato come ha incontrato le due donne sui 30 anni fuori del centro commerciale Central Festival a Pattaya Beach affermando di aver concordato con loro un ‘massaggio’ nelle camere dei turisti. Durante il tragitto, le donne hanno offerto ai turisti le bevande che poi si sono rivelate drogate.
 
Arrivati all’Icon Place Hotel in Central Pattaya Road, sono entrati in camera dove hanno bevuto le bibite cosi’ addormentandosi. Al risveglio, hanno avuto l’amara sorpresa di ritrovarsi svaligiati dei valori e dei soldi sia Euro che Thai Baht per un totale di 1 Milione.

 
Fonte: Pattayaone

mercoledì 4 settembre 2013

RUSSO MOSTRA IL PENE ALLA CASSIERA DI UN 7-ELEVEN




"il flasher e' stato subito fermato da un passante e preso dalla polizia"

 
 
 
 
 
 
Gli addetti di un 7-Eleven a Pattaya sono rimasti esterefatti quando un Russo ha mostrato di fronte a loro il suo pene dentro al negozio.
 
Secondo un addetto, il turista Russo di eta’ compresa tra i 35 e i 40 anni, e’ entrato nel minimarket nel cuore della notte. L’uomo sembrava confuso facendo finta di cercare qualcosa tra gli scaffali.
 
Il Russo ha poi atteso che altri clienti uscissero dal negozio per poi esporre il suo “arnese” di fronte agli allibiti inservienti.
 
Un passante ha rincorso l’uomo prima che fosse beccato dalla polizia mentre si aggirava nei paraggi.
 
La polizia e’ in possesso della ripresa CCTV del negozio che conferma il suo comportamento. Il Russo dovra’ rispondere di atti osceni in luogo pubblico.
 
 
 
Fonte: Kaosod

AMERICANO NUDO ASSALTA LA CASSIERA DI UN BAR DENTRO AD UN MINIMARKET





"fortunatamente, qualcuno e' riuscito a fargli avere un'asciugamano"


 
 

La polizia e’ accorsa ad un minimarket a sud di Pattaya nelle prime ora di Giovedi’ in seguito ad una segnalazione fatta riguardo ad un uomo nudo che ha preso in ostaggio una Thailandese.
 
I militari sono arrivati al 7-Eleven di Pratamnuk Road vicino al VC Hotel riuscendo a fermare l’uomo che si fa’ chiamare Ken dall’America. L’uomo si e’ rifiutato di fornire generalita’ complete come pure l’eta’. Inoltre, nel negozio c’era anche Sirirat di 38 anni che lavora come cassiera al Walking Street Bar ed ha riferito alla polizia che stava rientrando a casa quando ha incrociato l’americano il quale appariva in stato confusionale ed era nudo.
 
Chiedendogli se si sentiva bene, l’uomo l’ha afferrata per il collo tirandola dentro al negozio dove l’ha trattenuta come ostaggio per un certo tempo. La ragazza, nel tentativo di liberarsi dalla presa, ha ricevuto un pugno in bocca perdendo un incisivo.
 
Khun Sirirat si e’ poi recata alla stazione di polizia di Pattaya dove l’americano e’ stato trattenuto sino alla mattina seguente.
 
La polizia ritiene che l’uomo fosse sotto l’effetto di qualche forma di narcotico che potrebbe essergli stato involontariamente somministrato nella sua stanza in Hotel. Dopodiche’ e’ uscito in stato confusionale creando lo spiacevole episodio.
 
Le indagini si inoltreranno sino a Giovedi’.

 

Fonte: Pattayaone

venerdì 30 agosto 2013

TESO CONFRONTO DEL CONSOLE AUSTRALIANO PER TRUFFA MOTO D’ACQUA


"dovresti ringraziare il Governatore invece di fare solo lamentele tutte le volte. Non e' saggio parlare sempre male di Phuket visto che vivi e fai i tuoi affari qui' "


 
 
Poche ore dopo l’incontro tenutosi ieri 29 Agosto al fine di rendere gli operatori delle moto d’acqua a Phuket degli “ambasciatori” di Phuket, sono successi una serie di “incidenti” di moto d’acqua che hanno coinvolto anche un turista Australiano a Karon Beach.
 
Il giovane Australiano, conosciuto come Dean, ha noleggiato una moto d’acqua a Karon Beach che si e’ capovolta in mare a causa di un’onda grossa. Cosa piuttosto comune sebbene cio’ che e’ seguito sia piuttosto lontano dall’ordinario.
 
Il Console Onorario Australiano Larry Cunningham, il quale sentito dell’incidente si e’ offerto da mediatore tra il ragazzo e l’operatore, ha dichiarato che “un giovane addetto al jet-ski e’ entrato in mare, ha colpito il ragazzo trascinandolo alla stazione di polizia”. Il Console ha parlato con Phuket News questa mattina alla stazione di polizia di Karon Beach mentre attendeva un’incontro tra lui, il ragazzo, il Governatore di Phuket Maitree ed il Capo del Dipartimento della Marina.
 
Per quanto Mr Cunningham ne sappia, pagamento, assicurazione, colpa e gesti aggressivi dovevano essere discussi li’. Tuttavia, poco dopo le 10 del mattino, Cunningham e’ venuto a sapere che la questione era gia’ stata risolta ed il ragazzo ha accettato di pagare 16,000 baht la sera prima senza che il Console lo sapesse. “Quando ho parlato con lui alle 22:00 ieri sera, non aveva ancora pagato nulla e gli ho detto di non farlo. Mi ha anche riferito che la polizia aveva trattenuto il suo passaporto, cosa illegale da fare”.
 
In risposta alla richiesta da parte del Console di sapere dove fossero tutti mentre lui stava aspettando il meeting, ha ricevuto un SMS da Siriporn Tantiphanyatep Direttrice dell’Ufficio Passaporti a Phuket essendo lei l’ufficiale con cui aveva parlato la sera precedente. L’SMS diceva “il ragazzo australiano ha pagato solo 16,000 baht ed e’ stato rilasciato poiche’ il Governatore paghera’ la differenza per lui per il motore danneggiato poiche’ il ragazzo ha fatto toccare la moto d’acqua sul fondo marino, cosa non coperta dall’assicurazione. Lui (ed anche tu) dovreste ringraziare il Governatore invece di fare solo lamentele tutte le volte”, aggiungendo nell’SMS che “non e’ saggio dire sempre cose brutte su Phuket mentre vivi e fai i tuoi affari su  questa isola”.
 
Anche il proprietario della moto d’acqua Sompoch Kukkno si e’ recato alla stazione di polizia di Karon questa mattina considerando il da farsi. I poliziotti sono stati informati che il Governatore ha richiesto un incontro con il padrone della moto d’acqua presso il Municipio a Phuket Town. Poiche’ anche Cunningham si trovava in Municipio, ha ritenuto opportuno che fosse un’opportunita’ per ringraziare di persona il Governatore come richiesto nell’SMS.
 
Sfortunatamente, quando Cunningham e’ arrivato al Palazzo Municipale, e’ stato informato dall’Ufficiale Siriporn che il Governatore Maitree non era disponibile e pertanto non poteva attendere l’incontro. Siriporn gli ha anche chiesto che cosa stesse facendo li’ e Cunningham le ha risposto che era venuto per ringraziare il Governatore come da lei richiesto nell’SMS. Siriporn ha quindi colto l’opportunita’ di dire allo stimato e ben conosciuto Console Australiano che i suoi commenti “negativi” precedenti riguardo le moto d’acqua, tuk tuk ed altri problemi stavano danneggiando la Thailandia e Phuket. A quel punto Cunnigham le ha fatto notare l’SMS che aveva ricevuto in precedenza dichiarandole che lo avrebbe reindirizzato all’Ambasciatore Australiano per conoscenza.
 
L’Ufficiale Siriporn ha risposto che “andava bene” aggiungendo di non sapere quando il Governatore fosse disponibile e domandandosi percio’ perche’ Cunningham fosse “ancora li’ “. Non e’ chiaro se, usando la parola “li’ “ si riferisse al luogo dell’incontro o in Thailandia in generale. Cunningham poi ha chiesto perche’ il passaporto del ragazzo e’ stato trattenuto dalla polizia e perche’ la polizia appare sempre come negoziatore per conto degli operatori delle moto d’acqua.
 
Un rappresentante della stazione di Polizia di Karon ci ha spiegato che era una pratica standard richiedere il passaporto per farne una copia e che, finita la negoziazione, il passaporto e’ stato ridato al giovane Australiano. Cunnigham ha chiesto chi avesse colpito il giovane ed il padrone della moto ha dichiarato che l’addetto ha semplicemente cercato di prevenire che il ragazzo Australiano fuggisse. Quando il Console ha domandato chi fosse l’addetto che ha colpito l’Australiano, Siriporn, che fungeva da traduttrice, non ha convogliato la domanda a Sompoch ma ha risposto con un “non lo so “.
 
La questione del pagamento ha visto una richiesta iniziale all’Australiano di 40.000 baht scesi poi a 16.000 grazie alla “mediazione” della polizia. L’altra questione e’ quella dell’assicurazione che non copre in caso di sommersione. “Mi sembra” afferma Cunningham “che il ribaltamento di una moto d’acqua sia un inconveniente piuttosto comune”. E’ per tale ragione che lui suggerisce un’assicurazione migliore che possa coprire di piu’.
 
L’Ambasciata Australiana preferirebbe che gli operatori delle moto d’acqua applicassero una tariffa di 5.000 baht per mezz’ora al fine di poter avere una copertura maggiore e quindi prevenire situazioni sgradevoli. Siriporn ha dichiarato che avrebbe riferito i suggerimenti di Cunningham al Governatore. A questo punto, Cunningham se n’e’ andato. Pochi minuti dopo il Governatore e’ arrivato assieme a Phuripat Teerakulpisut, Capo del Dipartimento della Marina e l’incontro tra il proprietario della moto d’acqua e gli ufficiali e’ iniziato. I documenti assicurativi assieme alle foto della moto d’acqua danneggiata sono stati esaminati e Phuriphat ha affermato che non c’era bisogno che il Governatore pagasse altri soldi.
 
Sembra che l’assicurazione paghi sino a 25.000 baht solo quando una moto d’acqua e’ coinvolta in una collisione e non quando affonda senza collisione. Tuttavia, Walter “Wal” Brown, fondatore e coordinatore della Regione 8 Volontari della Polizia Turistica anche lui coinvolto nelle trattative la sera precedente, crede che anche i 16.000 baht che l’Australiano ha pagato siano eccessivi affermando che “il danno provocato da una moto che va’ sott’acqua per pochi secondi (come in questo caso) puo’ essere aggiustato facilmente con una spesa non superiore ai 5.000 baht”.
 
L’incontro di oggi in Municipio e’ stato piuttosto teso e la mancanza d’informare Cunningham della disputa risolta la scorsa sera, assieme ai toni dell’SMS mandato dall’Ufficiale Siriporn, sembrano suggerire che le autorita’ provinciali non vogliano il coinvolgimento del Console Australiano per questo tipo di problema.
 
Cunningham piu’ tardi ha riferito di essere “abbastanza soddisfatto” della risoluzione affermando tuttavia che se non fosse stato per il suo intervento personale e per quello del volontario Wal Brown, un’altro cittadino Australiano sarebbe stato costretto a pagare una cifra esorbitante all’operatore.
 
 
 
Fonte: Phuketnews

mercoledì 31 luglio 2013

AMERICANO UCCISO A KRABI E FERITO IL FIGLIO




Il Long Horn Saloon di Ao Nang, luogo dove gli americani stavano trascorrendo la serata



 
 
Un uomo Americano e’ stato ucciso accoltellato nelle prime ore di oggi in un bar della provincia di Krabi. Secondo la polizia, il motivo fornito dall’omicida e’ stato di non aver smesso di cantare.
 
Il figlio della vittima, il quale stava anche lui cantando assieme al padre, e’ stato gravemente ferito durante un’aggressione subita al Long Horn Saloon ad Ao Nang, rinomata stazione balneare sulla costa di Krabi.
 
La vittima si chiama Bobby Carter di 51 anni e suo figlio ferito e’ Adam Hayes Carter di 27. La polizia afferma che tre uomini sono stati arrestati per l’omicidio avvenuto quando gli uomini hanno fatto presente ai Carter il loro stile maialino di cantare dentro al Pub alle 1:00 del mattino.
 
La vittima ed il figlio ferito sono stati portati all’ospedale di Krabi. Il figlio e’ successivamente stato trasferito al Bangkok Hospital di Phuket.
 
Gli uomini arrestati sono Ratikorn Ramin, 27 anni, Sathit Somsa di 40 e Noppanan Yoddecha di 26 i quali al momento dell’aggressione erano armati e l’americano e’ morto pugnalato al cuore.
 
Adam Carter ha rifiutato interviste per oggi. Sembrava in grado di poter parlare alla stampa quando i giornalisti lo hanno chiamato nella sua camera dell’Ospedale.
 
Si ritiene che la pugnalata mortale sia avvenuta fuori dal locale, il Long Horn Saloon di Ao Nang.
 
L’uccisione sicuramente fara’ emergere di nuovo il problema della sicurezza dei turisti in Thailandia. La polizia sta utilizzando sempre piu’ CCTV a Phuket ed ha introdotto delle Zone di Sicurezza in punti cruciali come il centro di Patong Beach.
 
Krabi e’ piuttosto defilato dal turismo di massa senza che il tema sicurezza riceva la dovuta attenzione. La destinazione piu’ famosa a Krabi e’ l’isola di Phi Phi soprattutto da quando e’ stato girato il Film con Leonardo di Caprio “The Beach” nel 1997.
 
Krabi ha visto diversi episodi violenti contro i turisti negli ultimi 18 mesi, compreso un attacco non istigato contro un Inglese che stava passeggiando con la sua fidanzata. Durante un’altra aggressione, una donna tedesca ha avuto il pollice reciso.
 
Uno spiacevole episodio di stupro di una giovane turista Danese a Krabi ha spinto suo padre a comporre e cantare una canzone andata a ruba su YouTube: “Evil Man from Krabi”.
 
 
 
 
FONTE: Phuketwan

domenica 21 luglio 2013

TRUFFE MOTO D’ACQUA: L’AVVENTURA NELLA VACANZA

“Il nostro operatore ha iniziato ad abusare verbalmente gridandomi in faccia” dice Selina “mentre l’altro operatore era ancora peggio. Continuava ad insultarmi e ci ha minacciato di coinvolgere anche la mafia”

 
Le truffe delle moto d’acqua sono diventate un’incubo per due ragazze Australiane che hanno subito una richiesta di 40,000 baht (1.000 Euro circa) da parte dell’operatore per danni che non hanno causato.
 
Una moto d’acqua guidata dalle turiste Ashleigh Allgood di 22 anni e Selina Lienert di 21 e’ stata investita da un’altra moto d’acqua a Patong ma l’operatore ha riferito alle donne Australiane che avrebbero dovuto pagare i danni di entrambi i veicoli.
 
Dopo essere scappate da intimidazioni e minacce in spiaggia da 2 frange di operatori delle moto d’acqua, le turiste erano sbalordite nell’apprendere che la polizia era stata chiamata dagli operatori e mandata nel loro hotel per aiutare gli operatori a riscuotere il denaro richiesto.
 
L’incidente ha avuto luogo Mercoledi’ quando le donne hanno noleggiato una moto d’acqua al prezzo di 2.000 baht per mezz’ora. Le ragazze hanno firmato un contratto senza leggerlo e quando sono rientrate in spiaggia con la moto, “un’altra moto d’acqua le ha investite fuggendo” ha spiegato Ashleigh che era alla guida del veicolo.
 
Ritornate in spiaggia, l’operatore ci ha richiesto 40,000 baht di danni” riferisce Ashleigh “al quale abbiamo risposto: stai scherzando ?”.
 
Un nostro amico che aveva in precedenza noleggiato una moto d’acqua, ha parlato con l’operatore dicendogli che la responsabilita’ nel contratto aveva un massimale di 25.000 baht.
 
Cercando di rintracciare l’altra coppia alla guida della moto entrata in collisione (uomo e donna che hanno noleggiato presso un’altro operatore), le ragazze Australiane hanno scoperto che la coppia se l’era data a gambe e che pure questo operatore voleva che le ragazze pagassero i danni.
 
Ashleigh ha riferito di essersela svignata mentre Selina stava affrontando la faccenda con entrambi gli operatori furibondi.
 
Il nostro operatore ha iniziato ad abusare verbalmente gridandomi in faccia” dice Selina “mentre l’altro operatore era ancora peggio. Continuava ad insultarmi e ci ha minacciato di coinvolgere anche la mafia”.
 
Cercando un consiglio spassionato prima di pagare i danni, entrambe le ragazze sono ritornate in hotel per vedersi poco dopo la polizia bussare alla loro porta.
 
Wal Brown, volontario polizia turistica di Paton Beach, e’ intervenuto personalmente nel tentativo di mediare tra entrambi gli operatori e la Stazione di Polizia di Kathu a cui spetta la competenza di Patong Beach.
 
Le turiste hanno noleggiato la moto d’acqua a mezzogiorno e solo dopo le 20:00 e’ stato raggiunto un’accordo.
 
Le donne hanno concordato il pagamento di 16.000 baht (400 Euro circa) ottenuto caricando 3.000 baht al giorno per i 5 giorni in cui la moto non e’ operativa dovuto alla riparazione (totale 15.000 baht) + 1.000 baht di spese amministrative.
 
Avendo annotato il colore ed il numero di entrambe le moto d’acqua, le ragazze hanno affermato che entrambe le moto erano gia’ operative il giorno seguente con turisti che le stavano noleggiando.
 
O sono state riparate il giorno stesso oppure le moto sono state date a noleggio senza essere riparate e magari altri turisti cadranno vittima della truffa” aggiunge Selina.
 
Quando sono andata in spiagga per pagare l’ultima rata di 6.000 baht, entrambe le moto erano state gia’ noleggiate. Magari avessimo ricevuto piu’ informazioni riguardo questo tipo di truffa di cui non eravamo a conoscenza”.
 
Le donne, che vivono a Port Macquarie nel New South Wales e nel Queensland, sono arrivate a Phuket l’11 di Luglio per scoprire che il loro resort a Rawai era troppo lontano da Patong e da attivita’ di spiaggia in generale per i loro gusti, soprattutto date le tariffe esorbitanti di taxi e tuk tuk.
 
Hanno deciso di non noleggiare moto o scooter data la propensione nell’isola di tenere il passaporto come garanzia.
 
I taxi da Rawai a Patong erano troppo cari” dice Ashleigh “dovendo pagare 700 baht. La cosa strana che abbiamo scoperto poi e’ il prezzo che scende a 600 quando la corsa e’ nella direzione inversa”.
 
Per ridurre i costi, le australiane hanno deciso di spostarsi da Rawai a Patong senza che pero’ potessero ottenere un rimborso per le rimanenti 3 notti al Serenity Resort e Residences Phuket la cui direzione ha riferito loro che era necessario un preavviso di almeno 28 giorni di anticipo. La colazione e’ costata loro 500 baht cadauna piu’ il 15% di servizio.
 
Durante il soggiorno, Selina ha avuto un’intervento per ingrandire il seno presso il Phuket Bangkok Hospital ed afferma che i dottori sono stati “molto bravi e che l’ospedale e’ molto pulito”.
 
Alla richiesta di una sua opinione sugli operatori di moto d’acqua, Selina ha dichiarato “non penso che siano gente competente. Innanzitutto, non dovrebbero gridare in faccia alle persone soprattutto quando stai cercando di risolvere il problema. Quello che sanno solo fare e’ intimidare con minacce di coinvolgere la mafia”.
 
Ashleigh ha aggiunto “quando la polizia ha bussato alla nostra stanza d’albergo, ci siamo spaventate. Sapevamo che gli operatori  erano tutt’uno con la polizia e che la polizia li difendeva poiche’ eravamo solo delle turiste”.
 
La coppia ora deve stringere la cinghia. I danni pagati per la moto d’acqua ed i costi extra del loro albergo a Rawai hanno fatto saltare il loro programma di farsi un trekking sull’elefante ed extra shopping.
 
Mi sono anche stupita quando ho scoperto che bisogna pagare per andare in bagno” afferma Ashleigh riferendosi ai servizi del Tiger bar in Soi Bangla la quale aggiunge “per che cavolo bisogna far pagare l’entrata al gabinetto ad un cliente che consuma bevande al bar ? Non e’ la cifra ma il principio”.
 
Ashleigh aggiunge anche di aver notato che in Soi Bangla non ci sono cestini o bidoni per i rifiuti. “E’ una cosa che non capisco. In Australia, ci sono cestini rifiuti dappertutto”.
 
Operatori moto d’acqua a parte, Selina afferma che i thailandesi sono “molto, molto piacevoli, felici e pieni di vita. Inoltre, hanno molto rispetto, lo si puo’ vedere nel modo in cui si salutano”.
 
Ad un certo punto pero’ raccontano che stavano cercano un taxi a Rawai e che l’autista di un’auto privata stava arrangiando al telefono il loro prelievo con un suo amico in una situazione piuttosto sospetta.
 
Una volta partite da Phuket, le ragazze andranno a Koh Samui un paio di giorni per partecipare al full moon party a Koh Phangan.
 
 
 
Fonte: Phuketwan il 21/07/13

sabato 13 luglio 2013

POLIZIOTTO CORROTTO DISMESSO PER CONNESSIONE CON TRAFFICANTI



Un ufficiale della Royal Thai Police e' stato radiato per il suo coinvolgimento nel rapimento di 5 Rohingya nel contesto di 7 di loro che sono spariti da un centro di protezione a nord di Phuket.
 
Il Sergente Maggiore Veerayut Ferngfull non fa’ piu’ parte della polizia stando alle dichiarazioni del Comandante Provinciale della Polizia di Phang Nga il Genearle Chalit Kaewyarat confermate in una sua telefonata questa settimana.
 
Si ritiene che il Sergente Maggiore Veerayut sia stato trasferito dalla polizia Marittima a quella Terrestre per supervisionare un nuovo team di poliziotti per l’intercettazione dei clandestini.
 
La polizia a Phang Nga opera con una pattuglia marina allo stesso modo della Royal Thai Navy e della Polizia Marittima lungo le coste del mare delle Andamane dove migliaia di Rohingya sono stati catturati e trafficati negli ultimi 2 anni.
 
Il deferimento del Sergente Maggiore – unica sua punizione – costituisce la prima formale ammissione da parte delle autorita’ di connessioni tra ufficiali corrotti in uniforme ed i trafficanti tra Phuket e Ranong, cittadina di porto al confine con la Birmania.
 
Si ritiene che migliaia di Rohingya che sono entrati in Thailandia o sono stati intercettati in mare aperto, siano stati messi in vendita per completare il loro viaggio dallo sfasciato Stato di Rakhine in Birmania dove e’ in corso una pulizia etnica, alla Malesia dove, come Musulmani, sperano di trovare casa.
 
A Gennaio, per ragioni che non sono state rese pubbliche, ufficiali Thailandesi hanno fermato il traffico umano facendo dei raid nei campi ed intercettando le barche dei Rohingya.
 
Il risultato ha prodotto circa 2.000 Rohingya detenuti in Thailandia con un termine di 6 mesi introdotto dal Governo Thailandese per trovare loro una destinazione e determinare il loro status e futuro.
 
La Thailandia e’ recidiva a dichiarare i Rohingya rifugiati per paura di innescare un’onda di immigrati indesiderati.
 
Ma poiche’ la Thailandia rifiuta di accettare l’alternativa (ossia insistere che la Birmania interrompa la persecuzione contro i Rohingya), ci si aspetta che molti altri arrivino via mare sulle coste Thailandesi durante la stagione degli arrivi ossia da Ottobre in avanti.
 
Sebbene non sia stato registrato nessun nuovo sbarco in questo periodo dell’anno, la presenza di donne e bambini Rohingya nei centri di accoglienza in Thailandia ha permesso ai trafficanti locali di continuare nella loro attivita’.
 
Il Sergente Maggiore Veerayut e’ stato dismesso per essere stato colto alla guida di una veicolo con 3 donne e 2 bambini Rohingya lontano dal centro di accoglienza con lo scopo di rapirli.
 
Le donne hanno volontariamente lasciato il centro di accoglienza credendo di venire riunite con i loro parenti in Malesia una volta avvenuto lo scambio di denaro per vedersi poi rapite per mano del Sergente.
 
Un uomo a bordo del veicolo assieme al Sergente Veerayut ha pure stuprato una delle donne minacciandola con un coltello ripetutamente per diversi giorni.
 
Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere prove contro Korlimula Ramahatu di 26 anni, immigrante illegale ritenuto uno di tanti trafficanti che vivono nella regione delle Andamane.
 
Nel frattempo, molti dei Rohingya trattenuti in Thailandia continua a sperare di raggiungere amici o parenti in Malesia al piu’ presto possibile.
 
Nonostante il rapimento e lo stupro, un’altro gruppo comprendente 3 donne e 4 bambini hanno scavalcato il muro di cinta del centro di accoglienza a Khao Lak (provincia di Phang Nga) Giovedi’ notte.
 
Lo staff del centro i quali hanno fatto il possibile per dare aiuto e sostegno, non sono riusciti a prevenire la fuga.
 
Gli uomini Rohingya, detenuti in celle strapiene in condizioni di scarsa igiene e salute presso i centri di Immigrazione sparsi in Thailandia, hanno meno opportunita’ di scappare quando vogliono.
 
Alcuni rapporti recenti hanno messo in luce 5 persone decedute a causa di malattie e scarse condizioni igieniche nel centro detenzione di Sadao nella provincia meridionale di Songkhla.
 
Il centro immigrazione di Phang Nga, dove alcune riprese TV segrete all’inizio di quest’anno hanno catturato le condizioni disumane in cui sono detenuti gli uomini Rohingya, ha da poco permesso 1 ora di esercizio per 20 persone alla volta nel centro dove attualmente ci sono 260 di loro.
 
Il Ramadan inizia questa settimana e con un mese di digiuno obbligatorio per i Musulmani tra l’alba ed il tramonto, la probabilita’ che vi siano altre morti e’ tanta.
 
Il nuovo Ministro per lo Sviluppo Sociale e la Sicurezza Umana, Paveena Hongsakul, ha richiamato gli ufficiali a Bangkok ad un incontro entro la fine di questa settimana. I colloqui hanno lo scopo di risolvere la questione Rohingya riguardo il modo in cui sono trattati.
 
Con un repertorio in diritti umani e welfare, si pensa che il nuovo Ministro possa dare maggiori speranze ai Rohingya trattenuti in Thailandia verso una soluzione che non implichi il loro rimpatrio in Birmania.
 
Tuttavia, ci sono ancora degli elementi nell’esercito Thailandese cui fanno pensare che vogliano detenere i Rohingya il piu’ lungo possibile in condizioni precarie per fungere da deterrente verso altri arrivi.
 
Il termine di 6 mesi per una decisione a riguardo scadra’ nelle prossime 2 settimane.
 
 
 
 
FONTE: Phuketwan il 13/07/13

mercoledì 3 luglio 2013

MONACO CON 10 CONTI CORRENTI E OPERAZIONI GIORNALIERE DA 2 MILIONI DI BAHT






e’ proprio vero che l’abito non fa’…





L’ufficio anti riciclaggio Thailandese ha scoperto che un monaco – Luang Pu Nenkham – che afferma di essere l’abate del monastero di Pa Khanti Dhamma a Sisaket, aveva 10 conti correnti ed effettuava transazioni giornaliere fino a 20 milioni di baht in totale.
 
Suwanee Sawaengpol, vice capo del centro antiriciclaggio, ha sottolineato che questi conti correnti venivano gia’ monitorati per frode e pertanto ulteriori transazioni potrebbero risultare in accuse di riciclaggio per il monaco.
 
Suwanee ha dichiarato che le indagini hanno portato a piu’ di 2 milioni di baht spostati da ciascun conto ogni giorno e che, legalmente, la banca deve notificare l’Ufficio Antiriciclaggio di queste transazioni.
 
L’agenzia e’ certa di possedere tutte le prove contro il monaco e la sua rete di discepoli e che tutti possono essere incriminati per frode pubblica.
 
Ufficiali del centro visiteranno il monastero la prossima settimana per raccogliere indizi e l’agenzia inoltre cerchera’ di ottenere l’approvazione il 17 luglio da parte della commissione parlamentare delle transazioni bancarie per un’indagine su tutti i beni posseduti dal monaco e dalla sua rete.
 
Nel frattempo, l’abate del monastero di Wat Tai Phrachaoyai Ong – Phra Rajathamkosol – in Ubon Ratchathani ha dichiarato che il tempio dove Luang Pu Nenkham o Phra Weerapol Sukpol e’ stato ordinato, ha creato una commissione per indagare sulle attivita’ del monaco il quale, qualora risultasse di aver abusato del suo voto monastico, verra’ espulso.
 
L’Ufficio Buddista di Sisaket ha formato un pannello con l’intento di indagare sulle presunte rivelazioni dello stile di vita del monaco in particolare su prodotti lussuosi, donne, donazioni, la costruzione di una replica del Buddha senza permesso come pure un monastero e le sue filiali costruiti senza permessi.
 
La commissione ha concordato un’azione disciplinare nella quale il monaco, che nel frattempo vive all’estero, dovra’ testimoniare di persona.
 
 
 
Fonte: The Nation

lunedì 1 luglio 2013

FRANCESE TRUFFATO DI 276.000 BAHT DALLA SPOSA




 
il francese e’ ritornato per vedere la sua ‘sposa’  per vedersi rifiutato dalla famiglia di lei

 


Un architetto francese ha denunciato alla polizia di essere stato fregato dalla sposa thailandese la quale ha accettato di essere sua promessa sposa dietro pagamento di una dote di 276.000 baht per poi essere stato rifiutato subito dopo il matrimonio.
 
Michel Sebald di 60 anni si e’ recato presso la stazione di polizia di Udon Thani con un’interprete per denunciare Pitchayanun Hirunthongwichean, una ragazza thailandese che afferma di avere incontrato in un sito online per incontri.
 
Il francese ha riferito alla polizia tramite l’interprete di aver lavorato come architetto in Francia dove guadagnava sino a 400.000 baht al mese.  Gia’ divorziato da diversi anni, e’ andato alla ricerca di una nuova compagna guardando un sito di incontri online a Dicembre del 2012 dove ha incontrato Pitchayanun.
 
Secondo quanto riferisce Sebald, Pitchayanun gli ha detto di lavorare come assistente in uno studio di avvocati e di preferire uomini stranieri a quelli Thai, particolarmente francesi. Sebaldi riferisce di essersi innamorato di Pitchayanun per la cordialita’ e maniere gentili assieme alla sua bellezza. Alla fine le ha chiesto di sposarlo dopo 4 mesi di corrispondenza.
 
Una volta che lei ha accettato, Michel afferma di averle trasferito 20.000 baht per acquistare un biglietto aereo per la Francia ma Pitchayanun gli ha detto che dovevano prima sposarsi secondo il cerimoniale thailandese. Il 5 di Marzo, Sebald e’ arrivato al villaggio di Nong Gun Tub in Udon Thani – residenza e domicilio di Pitchayanun – e ha seguito il cerimoniale atteso fra l’altro da centinaia di gente locale.
 
Ha riferito alla polizia di aver speso 276.000 baht di dote che include anello, catena d’oro, iPad, iPhone aggiungendo anche una borsa firmata di 50.000 baht come regalo per fare una sorpresa alla sua sposa. Dopo la cerimonia, lui e Pitchayanun hanno trascorso 2 notti in un hotel nel centro di Udon Thani.
 
Tuttavia, il francese dice che Pitchayanun si e’ rifiutata di consumare il matrimonio in entrambe le notti affermando di non “essere ancora pronta”. Il francese le ha risposto di non essere arrabbiato e di poter aspettare. Tuttavia pero’ ha dovuto lasciare la Thailandia subito dopo per via del visto che stava per scadere.
 
La situazione e’ peggiorata quando successivamente non e’ piu’ riuscito a contattare Pitchayanun da quando e’ rientrato in Francia. Il 29 giugno e’ ritornato ad Udon Thani recandosi a casa della famiglia di sua “moglie” per vedersi rifiutato dai familiari di lei. Ha quindi deciso di denunciarla.
 
Michel ha detto di aver esposto denuncia affinche’ altri stranieri non cadano nella trappola in cui e’ lui stesso caduto vittima aggiungendo che i soldi eventualmente recuperati, li devolvera’ in beneficienza.

 

 

Fonte: KaoSod Online

venerdì 21 giugno 2013

BELGA UCCISO DALL’AMANTE NEL SUO APPARTAMENTO

 
 
 
 


l’amante che ha pugnalato a morte il partner durante l'arresto

 
 
 
 
 
 
Un belga di 78 anni e’ stato fatalmente accoltellato dalla sua amante 37enne nel suo appartamento a Pattaya Sabato notte durante un litigio culminato quando lui l’ha accusata di essere andata a letto con un’altro uomo.
 
La polizia e’ stata chiamata al Niran Grand Condo in Soi Arunothai, Central Pattaya prima delle 21:00 dai guardiani del condominio i quali sono stati avvertiti dai vicini della vittima che avevano nel frattempo trattenuto la rea sospetta. La polizia ha arrestato Bundar di 37 anni e confiscato un coltello insanguinato come prova mentre il padrone dell’appartamento, Eduoard Gabrielle Hubert, giaceva sul letto in una pozza di sangue pugnalato al torace nella parte destra.
 
Bundar ha subito confessato l’attacco e affermato che la coppia stava litigando per essere lei andata a letto con un’altro uomo aggiungendo che la loro relazione e’ stata dentro e fuori per 4 mesi e che lei sapeva che Hubert era sposato con una Belga. Durante la lite, Bundar si e’ arrabbiata e ha preso un coltello pugnalando Hubert seduto sull’orlo del letto.