Un ufficiale della Royal Thai Police e' stato radiato per il suo
coinvolgimento nel rapimento di 5 Rohingya nel contesto di 7 di loro che sono
spariti da un centro di protezione a nord di Phuket.
Il Sergente Maggiore Veerayut Ferngfull non fa’ piu’ parte della
polizia stando alle dichiarazioni del Comandante Provinciale della Polizia di
Phang Nga il Genearle Chalit Kaewyarat confermate in una sua telefonata questa
settimana.
Si ritiene che il Sergente Maggiore Veerayut sia stato trasferito dalla
polizia Marittima a quella Terrestre per supervisionare un nuovo team di
poliziotti per l’intercettazione dei clandestini.
La polizia a Phang Nga opera con una pattuglia marina allo stesso modo
della Royal Thai Navy e della Polizia Marittima lungo le coste del mare delle
Andamane dove migliaia di Rohingya sono stati catturati e trafficati negli
ultimi 2 anni.
Il deferimento del Sergente Maggiore – unica sua punizione –
costituisce la prima formale ammissione da parte delle autorita’ di connessioni
tra ufficiali corrotti in uniforme ed i trafficanti tra Phuket e Ranong,
cittadina di porto al confine con la Birmania.
Si ritiene che migliaia di Rohingya che sono entrati in Thailandia o
sono stati intercettati in mare aperto, siano stati messi in vendita per
completare il loro viaggio dallo sfasciato Stato di Rakhine in Birmania dove e’
in corso una pulizia etnica, alla Malesia dove, come Musulmani, sperano di
trovare casa.
A Gennaio, per ragioni che non sono state rese pubbliche, ufficiali
Thailandesi hanno fermato il traffico umano facendo dei raid nei campi ed
intercettando le barche dei Rohingya.
Il risultato ha prodotto circa 2.000 Rohingya detenuti in Thailandia con
un termine di 6 mesi introdotto dal Governo Thailandese per trovare loro una
destinazione e determinare il loro status e futuro.
La Thailandia e’ recidiva a dichiarare i Rohingya rifugiati per paura
di innescare un’onda di immigrati indesiderati.
Ma poiche’ la Thailandia rifiuta di accettare l’alternativa (ossia
insistere che la Birmania interrompa la persecuzione contro i Rohingya), ci si
aspetta che molti altri arrivino via mare sulle coste Thailandesi durante la
stagione degli arrivi ossia da Ottobre in avanti.
Sebbene non sia stato registrato nessun nuovo sbarco in questo periodo
dell’anno, la presenza di donne e bambini Rohingya nei centri di accoglienza in
Thailandia ha permesso ai trafficanti locali di continuare nella loro
attivita’.
Il Sergente Maggiore Veerayut e’ stato dismesso per essere stato colto
alla guida di una veicolo con 3 donne e 2 bambini Rohingya lontano dal centro
di accoglienza con lo scopo di rapirli.
Le donne hanno volontariamente lasciato il centro di accoglienza
credendo di venire riunite con i loro parenti in Malesia una volta avvenuto lo
scambio di denaro per vedersi poi rapite per mano del Sergente.
Un uomo a bordo del veicolo assieme al Sergente Veerayut ha pure
stuprato una delle donne minacciandola con un coltello ripetutamente per
diversi giorni.
Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere prove contro Korlimula
Ramahatu di 26 anni, immigrante illegale ritenuto uno di tanti trafficanti che
vivono nella regione delle Andamane.
Nel frattempo, molti dei Rohingya trattenuti in Thailandia continua a
sperare di raggiungere amici o parenti in Malesia al piu’ presto possibile.
Nonostante il rapimento e lo stupro, un’altro gruppo comprendente 3
donne e 4 bambini hanno scavalcato il muro di cinta del centro di accoglienza a
Khao Lak (provincia di Phang Nga) Giovedi’ notte.
Lo staff del centro i quali hanno fatto il possibile per dare aiuto e
sostegno, non sono riusciti a prevenire la fuga.
Gli uomini Rohingya, detenuti in celle strapiene in condizioni di
scarsa igiene e salute presso i centri di Immigrazione sparsi in Thailandia,
hanno meno opportunita’ di scappare quando vogliono.
Alcuni rapporti recenti hanno messo in luce 5 persone decedute a causa
di malattie e scarse condizioni igieniche nel centro detenzione di Sadao nella
provincia meridionale di Songkhla.
Il centro immigrazione di Phang Nga, dove alcune riprese TV segrete
all’inizio di quest’anno hanno catturato le condizioni disumane in cui sono
detenuti gli uomini Rohingya, ha da poco permesso 1 ora di esercizio per 20
persone alla volta nel centro dove attualmente ci sono 260 di loro.
Il Ramadan inizia questa settimana e con un mese di digiuno
obbligatorio per i Musulmani tra l’alba ed il tramonto, la probabilita’ che vi
siano altre morti e’ tanta.
Il nuovo Ministro per lo Sviluppo Sociale e la Sicurezza Umana, Paveena
Hongsakul, ha richiamato gli ufficiali a Bangkok ad un incontro entro la fine
di questa settimana. I colloqui hanno lo scopo di risolvere la questione
Rohingya riguardo il modo in cui sono trattati.
Con un repertorio in diritti umani e welfare, si pensa che il nuovo
Ministro possa dare maggiori speranze ai Rohingya trattenuti in Thailandia
verso una soluzione che non implichi il loro rimpatrio in Birmania.
Tuttavia, ci sono ancora degli elementi nell’esercito Thailandese cui
fanno pensare che vogliano detenere i Rohingya il piu’ lungo possibile in
condizioni precarie per fungere da deterrente verso altri arrivi.
Il termine di 6 mesi per una decisione a riguardo scadra’ nelle
prossime 2 settimane.
FONTE: Phuketwan il 13/07/13
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