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domenica 24 ottobre 2010

SALARI MINIMI RENDONO LA VITA DIFFICILE PER COLORO IN FONDO ALLA SCALA SOCIALE

“....i giorni felici sono quelli in cui abbiamo i soldi proprio per sopravvivere...

Nooward Phankham lavora in una fabbrica e da sempre riceve la paga base sindacale che non basta a tenere la famiglia sopra la soglia di poverta’.

Come extra, va’ a vendere merce in strada privandosi di qualsiasi forma di intrattenimento e vacanza per poter risparmiare. Le ha provate tutte per arrivare a fine mese e la realta’ vuole che sia lei che la sua famiglia hanno da tempo dimenticato la parola felicita’.

i giorni felici sono quelli in cui abbiamo i soldi proprio per sopravvivere” dice Nooward, 43 anni e madre di 3 figli.

15 anni trascorsi a lavorare per la stessa fabbrica tessile nei paraggi di Samut Sakhon, la paga raramente e’ andata al di sopra della paga base sindacale.

Guadagna 207 baht al giorno, poco piu’ dei 205 baht stabiliti dalla commissione provinciale composta da rappresentanti di aziende, lavoratori e governo.

La scorsa settimana, la commissione ha discusso il salario minimo per il prossimo anno. Le aziende si oppongono alla proposta fatta dal Primo Ministro Abhisit Vejjajiva di alzare il salario giornaliero di 44 baht in favore di un modesto 10 baht.

I dipendenti hanno chiesto un aumento di 215 baht che permetterebbe loro di far fronte al rapido aumento del costo della vita.

l’aumento di 10 baht non farebbe alcuna differenza per noi” afferma Nooward aggiungendo che se il salario minimo arrivasse a 300 baht al giorno, non basterebbe ancora.

Senza straordinari, Nooward vende gelatina di cocco per strada per poter arrotondare iniziando il tardo pomeriggio e finendo alle 1 del mattino. Tutto cio’, le procura 100 baht in piu’ al giorno.

“E’ una vita dura e stancante. Vorrei avere piu’ tempo per la mia famiglia ma non posso” dice.

Di notte, sono in 5 in famiglia a convivere in un monolocale che affittano a 1,100 baht al mese.

Il marito ed i figli guadagnano meno di 6,000 baht al mese. Tutto lo stipendio del marito se ne va’ per pagare le rate del camioncino acquistato per fare il proprio lavoro. I figli gemelli di 21 anni lavorano in una fabbrica e ricevono il salario minimo.

sono responsabile per tutte le spese della famiglia comprese quelle per far studiare mia figlia di 12 anni” dice ed aggiunge “anni fa’, la vita non era dura come adesso perche’ la roba non era cosi’ cara”.

Ci sono 37 milioni di persone che lavorano in Tailandia, afferma il Ministro del Lavoro aggiungendo che 10 milioni non hanno completato la scuola primaria e pertanto non svolgono lavoro qualificato percependo cosi’ la paga base sindacale.

Le aziende premono per tenere i salari bassi citando come motivo il basso livello educativo e di specializzazione.

“Le aziende possono pagare di piu’ se i dipendenti sono piu’ qualificati e possiedono la conoscenza per effettuare un lavoro di qualita’” afferma Sompong Nakornsri, presidente della Federazione Datori di Lavoro Thailandesi.

Il 5-10% dei costi di produzione di un’attivita’ qua’ sono costituiti dal costo della manodopera – dice Sompong, aggiungendo che “se accettassimo l’aumento di 44 baht proposto dal PM, cio’ diventerebbe per noi un grosso carico”.

Sompong afferma che l’attuale salario minimo si applica ai lavoratori sotto praticantato i quali automaticamente guadagneranno di piu’ dopo che avranno sviluppato la conoscenza necessaria nel tempo.

Questa affermazione pero’ non corrisponde a casi come quelli di Nooward ed altri suoi colleghi che hanno lavorato per tanti anni e viene loro corrisposto ancora il salario minimo.

Youngyuth Chalamwong, economista all’Istituto di Ricerca e Sviluppo Thailandese, indica che il piano di aumento di stipendio a cui si riferisce Songpong esiste solo nelle grandi aziende.

L’attuale salario minimo non garantisce una vita decente e felice ai lavoratori i quali hanno un potere d’acquisto debole.

Youngyuth dice che un aumento non farebbe scappare gli investitori poiche’ sarebbe visto come una garanzia di qualita’ nella produzione e suggerisce che la via verso un aumento consistente quali i 44 baht, potrebbe attuarsi nei prossimi anni (non nel prossimo anno) cosicche’ da consentirne l’adattamento ai datori di lavoro.

Mentre le negoziazioni sono sempre in corso, lavoratori come Nooward continuano a sentirsi incerti nel loro futuro. Nooward deve risparmiare nei prossimi mesi per mettere da parte 170,000 baht da pagare annualmente per fondi presi in prestito dallo Stato.

Da tempo non vede i propri genitori a Chaiyaphum perche’ non puo’ permettersi il tempo e i soldi per il viaggio. Iscrivere la figlia piu’ giovane al college non e’ possibile poiche’ costa caro.

Il mio sogno per il futuro e’ quello di riuscire a pagare tutti i miei debiti e ritornare al mio villaggio lavorando li’ “ afferma ed aggiunge “di certo, non posso affidare il mio futuro nel lavoro che ho adesso“.


19/10 Fonte: Bangkok Post

sabato 9 ottobre 2010

PHUKET 2010/2011: PREVISTO FLUSSO RECORD DI TURISTI



Il numero totale di partenze/arrivi da Ottobre 2009 a Settembre 2010 ha toccato i 6,7 milioni, per questo si desume il superamento di tale quota



Il numero di passeggeri da/a Phuket e’ previsto in forte aumento con previsioni che vedono addirittura frantumare i 6 milioni di persone o addirittura i 7 milioni.

Prathuang Sornkhom - Direttore dell’Aeroporto di Phuket – ha riferito di prevedere un incremento del 25% nel periodo Novembre-Aprile rispetto allo scorso anno.

Tali previsioni vanno oltre il limite previsto di 6,5 milioni di passeggeri per cui l’aeroporto e’ progettato.

Il numero totale di partenze/arrivi da Ottobre 2009 a Settembre 2010 ha toccato i 6,7 milioni, per questo si desume il superamento di tale quota.

Prathuang afferma che AOT – la compagnia Statale che gestisce l’aeroporto di Phuket – riconosce che deve agire in fretta per aumentare la capacita’ dell’aeroporto.

Attualmente, 38 compagnie aeree arrivano e partono da Phuket, per la maggior parte da Australia, Cina, Korea ed Europa.

Qatar Airways opera 6 voli a settimana da Doha a Phuket e AirAsia annuncera’ voli da Phuket a Bali a Novembre. Bangkok Airways ha nuovi voli da Phuket a Trat via Samui.

La piu’ grossa incognita rimane come le autorita’ intendono far fronte al progetto di espansione dell’aeroporto a 12,5 milioni (se non 15 milioni) di passeggeri all’anno al quale Prathuang risponde che la discussione si sviluppera’ meglio una volta che si avra’ la nomina della compagnia appaltatrice dei lavori di espansione.

Il test piu’ grosso per i dirigenti dell’aeroporto ed i costruttori, sara’ l’aumento graduale della capacita’ di transito passeggeri per mezzo di alterazione ai terminali ed alle infrastrutture senza dover chiudere tali accessi.

Serirat Prasutanond – Presidente di AOT – ha riferito ad Agosto durante un seminario a Phuket che l’espansione a 12,5 milioni di passeggeri all’anno avverra’ entro Marzo 2014 ed ha anche aggiunto che sara’ necessario demolire l’ala che contiene le stanze dello staff aeroportuale se si vorra’ arrivare a 15 milioni, stima del tutto supportata dalle cifre proiettate che vedono un aumento del numero passeggeri internazionali piuttosto di quelli domestici.

I viaggiatori che arrivano a Phuket, avvertono la facilita’ di connessione a posti strategici quali Singapore, Hong Kong e Kuala Lumpur.

Phuket sta diventando sempre piu’ diversa da Bangkok come attrazione turistica tanto quanto lo e’ Hong Kong da Pechino.

A seguito di questo aumento di flusso passeggeri, diventa priorita’ assoluta per le autorita’ trovare il giusto equilibrio tra la rapida espansione sia del turismo che del settore della proprieta’ e la preservazione della bellezza naturale nella regione.


9/10/10 Fonte: phuketwan

mercoledì 22 settembre 2010

IL NORD-EST HA POTENZIALE SE SOLO AVESSE OPPORTUNITA’


“e’ sbalorditivo che in Tailandia 5,4 milioni di persone vivano sotto la soglia
di poverta’ ma ancora di piu’ che la soglia di poverta’ venga fissata a 1.134
baht all’anno”


Cio’ e’ veramente preoccupante se consideriamo che nel 2009 il reddito medio procapite annuale e’ stato di 8.000 dollari o circa 240.000 baht (cifre di Wikipedia) con un prodotto interno lordo di 540 milioni di dollari. La cifra poi fornita dal Ministro delle Finanze sul divario economico e’ sbalorditiva: il reddito del 20% dei piu’ ricchi e’ 12 volte quello del 20% dei piu’ poveri.


Con l’invidia del partito Pheua Thai, il governo di Abhisit si vanta del successo ottenuto con i pacchetti stimolo che hanno portato ad una veloce ripresa economica. Come riflesso di tale successo, l’indice della Borsa Tailandese (SET) e’ salito rapidamente con previsione di arrivare a quota 1.100 tra 6 mesi. C’e’ pero’ scetticismo sul fatto che tale crescita abbia portato migliore qualita’ di vita per i poveri. Altri invece dicono che sulla scia di cio’ anche i poveri ne trarranno beneficio. Sara’ proprio cosi’ ?

Una ricerca condotta dalla SCB ha dimostrato che i contadini del Nord-Est sono i piu’ poveri e che se vogliono migliorare devono o cambiare mestiere o trasferirsi poiche’ come gia’ sappiamo ai contadini mancano le opportunita’ nella loro terra per poter guadagnare. Dal 1990 al 2007 e’ aumentato il loro divario economico. Nel 1990 il reddito delle piccole imprese a Bangkok era il doppio di quello degli operai e piu’ di 10 volte quello dei contadini del Nord-Est. Nel 2007, e’ arrivato ad essere di ben 3 e 12 volte rispettivamente.

Sono nativo del Nord-Est ed ho frequentato l’universita’ di Khon Kaen. Quando mi sono laureato 20 anni fa’, i mestieri disponibili erano impiegato bancario ed impiegato amministrativo presso gli zuccherifici oppure potevo scegliere l’impiego pubblico. Sebbene poi con il corso degli anni altre attivita’ sono cresciute nella zona, si sono creati ulteriori posti di lavoro che pero’ non sono mai stati diversi da quelli esistenti. Poiche’ molti di tali mestieri non sono attraenti, ne risulta che anche il salario non lo e’. Il potere d’acquisto della gente del Nord-Est e’ pertanto rimasto basso.

Il Central Plaza di Khon Kaen puo’ essere sempre pieno di gente nei fine settimana ma scommetto pero’ che il giro d’affari che genera non sfiora nemmeno il piu’ piccolo Central che c’e’ a Bangkok.

In un intervento in Khon Kaen, l’economista Kosit Panpiemras ha dichiarato che fin’ora la crescita economica e’ concentrata a Bangkok e che cio’ e’ sinonimo di una bassa qualita’ di crescita. Secondo lui, il Nord-Est ha grosso potenziale poiche’ e’ sede dei 2/3 della forza lavoro nazionale e di 58 Istituti Professionali. Tuttavia la regione non riesce ad attrarre nuovi investimenti e pertanto i nuovi laureati se ne vanno a Bangkok per cercare migliori opportunita’.

Non posso nient’altro che essere d’accordo con loro. Senza mestieri interessanti, il lavoro qualificato lascera’ il Nord-Est. Anche i contadini migrano a Bangkok per fare i muratori poiche’ ricevono sempre piu’ soldi che starsene a coltivare riso.

8/9/10 – Fonte: The Nation – Achara Deboonme

domenica 19 settembre 2010

L’EDUCAZIONE E’ LA CHIAVE PER RIDURRE LA DISPARITA’


“una soluzione fattibile per ridurre il divario tra ricchi e poveri e’ la migliore accessibilita’ ai servizi pubblici ed all’istruzione”



Una ricerca condotta dalla Siam Commercial Bank (Economic Intelligence Unit) ha di recente dichiarato durante l’annuale conferenza che la Tailandia ha mostrato leggeri segni di miglioramento nella soglia di poverta’ grazie alla crescita economica. Se la soglia stabilita e’ quella di 2 dollari al giorno, il numero di Tailandesi poveri risulta del 12% nel 2004 confronto al 26% del 1992.

Sethaput Suthiwart-Narueput - Direttore Capo Settore Economico della SCB - afferma come la ricerca mostra che dopo la crisi economica asiatica del 1997, il reddito medio e’ aumentato a ritmo lento. Mentre nel periodo 1990-1994 la percentuale di aumento e’ stata dell’8%, e’ pero’ scesa al 5% nel periodo 2002-2007. La maggior parte degli introiti appartiene al 20% della popolazione i quali tutti assieme fanno il 55% del reddito nazionale mentre il 4% del reddito nazionale ha la medesima percentuale della popolazione ossia il 20%.

La ricerca mette in evidenza che i contadini del Nord Est hanno il reddito piu’ basso mentre gli imprenditori di Bangkok detengono quello piu’ alto. Il divario e’ di ben 12 volte.

Considerando il reddito medio di ogni professione, i contadini hanno quello piu’ povero seguito da muratori ed operai. La gente del Nord Est, indipendentemente dalla professione esercitata, guadagna meno dei colleghi di qualsiasi altra provincia con ben il 40% in meno rispetto a quelli a Bangkok.

Non c’e’ modo che il loro reddito possa raggiungere quello del lavoro specializzato e di quello imprenditoriale a meno che non beneficino di un’educazione o di sostegno economico i quali, anche se possibile, non verrebbero equamente distribuiti” afferma Sethaput.

Oltre alla mancanza di opportunita’ per raggiungere alti livelli di guadagno, i dati che coprono il periodo 1990-2007 mostrano che il divario economico si e’ ampliato. Nel 1990, il reddito d’impresa a Bangkok era il doppio rispetto a quello operaio ed oltre 10 volte quello dei contadini del Nord Est. Nel 2007, il divario e’ cresciuto rispettivamente di 3 e 12 volte.

Durante tale periodo, i contadini del Nord Est hanno visto il loro reddito aumentare semplicemente cambiando mestiere o spostandosi in altre provincie come ad esempio fare il muratore a Bangkok. In tal caso, hanno visto raddoppiare i loro guadagni. Qualora poi diventassero operai specializzati, il loro reddito aumenterebbe di un ulteriore 30%.

Tuttavia, hanno bisogno di un’educazione professionale, di specializzazione o sostegno economico se vogliono raggiungere i loro pari a Bangkok i cui redditi arrivano ad essere sino a 12 volte maggiori. La probabilita’ che cio’ accada e’ veramente scarna con il conseguente impatto negativo sui loro figli i quali non potranno permettersi un’educazione professionale.

Mediamente, i lavoratori del Nord Est risparmiano 12.000 baht all’anno e la retta da pagare per le scuole professionali e quelle pre-universitarie sono rispettivamente 15.000 e 35.000 baht all’anno.

Al momento, l’accesso all’educazione non e’ distribuito equamente. Tra il 20% della popolazione avente il reddito piu’ alto, la percentuale di coloro che hanno un diploma o una laurea e’ 10 volte piu’ alta del 20% della popolazione piu’ povera. Sarebbe a dire che, su 100 persone, i Bangkokiani ne hanno 10 diplomati o laureati mentre nel Nord-Est la cifra scende a 1.

Il reddito di giovani lavoratori con diploma o laurea e’ il doppio di coloro della stessa eta’ aventi solo educazione elementare o media. All’eta pensionabile, il loro divario economico diventa di ben 5 volte.

L’ineguaglianza del reddito non e’ cosa nuova ma esiste da tanto tempo. Cio’ dimostra che non possiamo risolvere il problema attraverso metodi convenzionali. Il Governo dovrebbe varare serie misure per ridurre il divario trovando opportunita’ per guadagnare di piu’” afferma Sathaput notando anche che il sistema dei sussidi non funziona ed aggiunge che il Governo dovrebbe concentrare gli sforzi per migliorare l’accesso ai servizi pubblici ed all’educazione.

La ricerca inoltre ha messo in rilievo la scarsa distribuzione della ricchezza. Se i depositi bancari (che sono il metodo piu’ popolare di risparmio in Tailandia) fungono da indicatore sociale, i dati mostrano che l’89% dei 77 milioni di conti bancari esistenti costituiscono solo il 4% dei 7.300 miliardi di baht totali. Ancora peggio, solo l’1% (ossia 770.000 conti) costituiscono il 72% dei depositi.

2/9/10 Fonte: The Nation

IL COSTO DEL COLPO DEL 2006


“Alla vigilia del quarto anniversario del colpo di stato dove il Governo di Thaksin e’ stato detronizzato, esaminiamo il prezzo che il Paese ha finanziariamente e democraticamente pagato da quando sono entrati i carri armati”


Sono passati 4 anni e quello che ci ha lasciato il colpo di stato che ha detronizzato il PM Thaksin Shinawatra e’ sicuramente una battaglia politica piu’ accesa assieme ad un cospicuo incremento del peso delle forze armate presenti come un’ombra nella vita odierna.

La sfera d’influenza delle forze armate e’ chiara dal punto di vista monetario. Dal 19 Settembre 2006, il budget per le forze armate e’ quasi raddoppiato – da 85 miliardi di baht a 154 miliardi nel 2010 con stime che parlano di 170 miliardi nel 2011. Le forze armate contano 1.100 generali.

Il budget per la sicurezza durante il colpo di stato era di circa 1,2 miliardi di baht e secondo alcune fonti militari, altri 2 miliardi di baht sono stati distribuiti alle unita’ coinvolte nel colpo. Il costo del colpo e’ pero’ stato piu’ che finanziario. Secondo Surachart Bamrungsuk, professore di Scienze Politiche alla Chulalongkorn University, tutte le pedine coinvolte nel presente conflitto politico – maglie rosse, maglie gialle ed il Governo di Abhisit – non sono nient’altro che prodotti derivanti dal colpo. Gli accademici specializzati in problemi relativi alla sicurezza, aggiungono che gli scorsi 4 anni sono stati un’opportunita’ persa dalla Tailandia per rafforzare lo sviluppo democratico.

“Se potessimo tornare indietro, se non ci fosse stato nessun colpo di stato lasciando invece che fosse la politica a dettare il proprio corso secondo principi democratici, non saremmo arrivati a questo punto” dice Surachart aggiungendo che la situazione si e’ sviluppata ad un punto tale dove e’ impossibile fare qualsiasi previsione. “Tutto e’ imprevedibile. Dobbiamo adottare una visione del nostro sviluppo politico nel breve periodo, mese per mese”.

Surachart ripone poca fiducia negli sforzi riconciliatori del Governo e nella sua formazione di pannelli di studio speciale. “Questo non corrisponde ad una genuina intenzione ma ad una mossa di percorso” dice, affermando anche che non c’e’ mai stato un tale consolidamento del potere da parte di una classe di cadetti sin dalla classe 5 del 1991 capeggiata da un’altro “colpista”: il Gen. Suchinda Kraprayoon.

“Tra i Paesi confinanti, solamente in Birmania il potere militare ha raggiunto questo livello” dice Surachart “il maggior ruolo ottenuto dall’Esercito ha superato lo spazio per un Governo civile. Difatti, l’Esercito ora come ora impersona il nuovo ruolo di Manager della politica”.

Surachart afferma che uno degli effetti piu’ brutti del colpo di stato e’ stato la crescita del budget destinato all’Esercito a partire dall’amministrazione Surayud Chulanont di origine colpista. Le corti e le organizzazioni indipendenti sono state macchiate poiche’ tirate in ballo nel processo politico.

“Anche la Costituzione Tailandese del 1997 e’ stata un’altra vittima dei colpisti” afferma Parinya Thewanarumitkul, vice rettore della Thammasat University, il quale aggiunge che, ad ogni passaggio di mano, la Costituzione e’ peggiorata.

Parinya ha sottolineato l’ironia dei colpisti nello scrivere la Costituzione la quale crea le fondamenta di una democrazia.

“chi vuole vedere democrazia, non accettera’ mai una Costituzione scritta da colpisti. In tali circostanze, non c’e’ modo che la Costituzione possa migliorare” dice Parinya “e questo e’ il motivo per cui la gente rimane piuttosto conflittuale riguardo suoi cambiamenti”.

Parinya ha citato il fatto che la Costituzione del 2007 e’ piu’ sostanziosa della precedente del 1997 e necessita di interpretazione in diversi articoli.

“La gente semplicemente non capisce il significato ed ha bisogno di esperti di diritto pubblico per l’interpretazione” dice Parinya. “Cio’ crea un sistema tra esperti di diritto pubblico e la Corte Costituzionale, ossia persone che hanno la capacita’ di capire e coloro autorizzati ad interpretarla”.

I colpisti hanno inoltre utilizzato il potere giudiziario per contrattaccare il formidabile potere di quello esecutivo cosi’ come concepito dalla Costituzione del 1997 dove 2 componenti dei 7 totali della commissione responsabile per la selezione dei membri di organizzazioni indipendenti proveniva dal potere giudiziario mentre l’attuale Costituzione del 2007 ne cita ben 5 e pertanto la maggioranza assoluta.

“Utilizzare il potere giudiziario per sbilanciare quello esecutivo costituisce una ricetta per una situazione confusionaria” dice ancora. “E’ come se gli arbitri di calcio scegliessero quali giocatori far giocare. Gli spettatori si chiederebbero se l’arbitro sia in grado di fare il proprio mestiere in modo giusto poiche’ ha un interesse nella selezione dei giocatori”.

Il Colpo di Stato n.27 ha reso possibile la dissoluzione dei partiti e la revoca dei diritti dei loro esecutivi per 5 anni (Sezione 237 e 68 – Costituzione del 2007).

Parinya afferma che tale legge ha dato prova di inefficacia nel risolvere il problema politico in Tailandia. “Dissolvi il partito Thai Rak Thai e si forma il People Power Party. Dissolvi il PPP ed ottieni il Pheua Thai. Dissolvi il Chart Thai ed ottieni il Chart Thai Pattana. Puoi dissolvere un partito tutte le volte che vuoi ma ma alla fine ne saltera’ sempre fuori uno nuovo, nemmeno il bando ai politici ha efficacia ma serve solamente a creare una politica di burattini” aggiunge Parinya il quale afferma anche che il colpo del 19 Settembre 2006 dovrebbe proprio essere l’ultimo e che e’ la rappresentazione del fallimento dei gruppi nella societa’.

“Se i politici avessero seguito le vie della democrazia, l’esercito non avrebbe avuto la possibilita’ di cacciare il governo” dice “e per far si’ che cio’ avvenga, i votanti devono scegliere rappresentanti che aderiscono alla democrazia, invece alcuni hanno dato fiori ai colpisti ed alcuni accademici li hanno pure aiutati a redigere una nuova Costituzione. Tutti hanno fatto errori”.

Rosana Tositrakul - Senatrice di Bangkok – afferma che nulla di buono e’ emerso dal colpo di stato aggiungendo “l’unica cosa che l’Esercito ha ottenuto e’ quello di piazzare nuove persone al timone di questa Nazione i quali non sono meglio di quelli precedenti”.

La gente si aspettava che i colpisti ripulissero il Paese dalla politica sporca ma per fare questo e’ necessario che loro stessi non abbiano interessi in gioco.

I colpisti non avevano tale caratteristica cosiccome non l’aveva colui che hanno nominato come PM ossia Surayud poiche’ ha acquistato della terra a Khao Yai Thiang. Lui ha poi perso la terra ma il Paese ha perso molto di piu’. E’ necessario non avere ferite o lacerazioni aperte nelle mani mentre si pulisce un luogo infetto. I colpisti le avevano. Avevano interessi personali. Non solo non sono stati capaci di ripulire il luogo infetto ma sono stati loro stessi contagiati”.


19/9/10 Fonte: Bangkok Post

martedì 31 agosto 2010

LA RIPRESA DELLA TAILANDIA - 2 TRIM.




“l’economia Tailandese, nel secondo trimestre 2010, si e’ espansa
piu’ rapidamente di quanto ci si aspettava nonostante la prevista flessione a
causa della politica interna. Il consumo continua a crescere mentre l’industria
del turismo mostra chiari segni di ripresa veloce”






L’economia Tailandese a Luglio e’ cresciuta a ritmo piu’ lento rispetto a Giugno, in linea con i rallentamenti registrati nel consumo privato, nell’esportazione e nel settore produttivo parzialmente a causa di fattori temporanei e dei dati economici record di Giugno. Tuttavia, il settore turistico e’ in continua espansione grazie particolarmente ai turisti che arrivano dai Paesi dell’ASEAN e dalla Cina. Anche l’investimento privato e’ migliorato costantemente.

La seconda meta’ del 2010 consolidera’ la crescita in corso grazie ai consumi e alla fiducia degli investitori. L’inflazione e’ aumentata di poco a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e di frutta e verdura.

I fattori economici in dettaglio sono i seguenti:

SETTORE TURISTICO: e’ in continua espansione dopo che sono cessati i disordini a Bangkok. Il numero di turisti arrivato in Tailandia e’ aumentato del 14,9% rispetto allo stesso periodo su base annuale avendo avuto un totale di 1.258.000 turisti in piu’ per la maggior parte provenienti dai Paesi dell’ASEAN e dalla Cina. Di conseguenza, gli Hotel hanno registrato il 46,9% di occupancy dal 37.3% avutosi a Giugno con il maggior aumento registrato al Sud.

INVESTIMENTI: il settore e’ in continua espansione come dimostra il PII (Indice Investimento Privato) con una crescita del 22,1% su base annuale a seguito di investimenti nel settore macchinari ed attrezzature supportato dalla crescita della domanda interna ed esterna soprattuto riguardo prodotti elettronici, elettrodomestici e veicoli industriali. Anche il settore costruzioni si e’ espanso nelle aree sia commerciali che residenziali particolarmente a Bangkok.

CONSUMI: il PCI (Indice Consumo Privato) e’ rimasto attivo arrivando ad un incremento del 5.1% su base annuale, una cifra piu’ modesta rispetto all’accelerazione piu’ sostenuta di Giugno. Tutti gli indicatori del consumo privato sono aumentati in modo soddisfacente, in particolar modo quello dei veicoli. Sono aumentati bene anche il versamento dei tributi e l’importazione mentre piu’ moderata e’ stata la domanda esterna.

EXPORT: e’ aumentato del 21,2% su base annuale con un totale di 15,475 miliardi di Dollari che pero’ risulta meno incisivo rispetto al 47,1% di incremento registrato a Giugno. L’incremento ha coivolto tutte le categorie di consumo eccezione fatta per il riso dove c’e’ una forte competizione con il Vietnam.

IMPORT: e’ aumentato del 36.5% su base annuale in particolar modo grazie all’importazione di veicoli, parti di ricambio e materie prime utilizzate per la lavorazione di prodotti esportati.

PRODUZIONE: il settore si e’ sviluppato in linea con il consumo privato e l’export. L’indice del settore manifatturiero e’ incrementato del 16,3% su base annuale, in leggera flessione rispetto al 21,9% di Giugno.

AGRICOLTURA: e’ in continua crescita dovuto all’innalzamento dei prezzi che segue una forte domanda con poca disponibilita’ particolarmente di frutta, verdura, gomma, glutine di riso e biomasse. Il raccolto e’ cresciuto dell’1,1% in seguito all’espansione delle piantagioni di palme e alberi della gomma, aumentando pertanto la produzione di olio di palma e gomma. Il reddito delle aziende agricole e’ cresciuto del 46,1% su base annuale.

FISCO: la spesa del Governo e’ stata piu’ alta delle imposte riscosse, creando pertanto un deficit monetario di 56,3 miliardi di baht.

STABILITA’ INTERNA: l’inflazione e’ aumentata rispetto a Giugno in linea con l’aumento dei prezzi delle materie prime e il tasso di disoccupazione e’ sceso grazie al settore manifatturiero e del commercio.

STABILITA’ ESTERNA: sebbene la bilancia commerciale ed i conti bancari rimangono in deficit, la bilancia pagamenti ha registrato un surplus e le riserve internazionali rimangono a livello alto.

Tutto cio’ considerato, Mr Paiboon Kittisrikangwan – Assistente Governatore della Banca di Tailandia – il 25 Agosto annuncia le decisioni dell’ MPC (Commissione per la Politica Monetaria) come segue:

“..... l’economia Tailandese, nel secondo trimestre 2010, si e’ espansa piu’ rapidamente di quanto ci si aspettava nonostante la prevista flessione a causa della politica interna. Il consumo continua a crescere mentre l’industria del turismo mostra chiari segni di veloce ripresa. La produzione manifatturiera e’ cresciuta. L’export e’ cresciuto di pari passo con la ripresa dell’economia globale sebbene sia prevista una flessione nella seconda meta’ dell’anno.

L’inflazione rimane al momento bassa mentre e’ previsto un rialzo nel 2011 sempre in sintonia con lo sviluppo economico e l’aumento dei costi di produzione. Esiste una possibilita’ remota che l’inflazione vada oltre la soglia prospettata.

Cio’ considerato, l’ MPC decide quindi di innalzare il Tasso di Sconto dello 0.25%.”



31/8/10 – FONTE: MPC - Banca della Tailandia