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venerdì 30 agosto 2013

TESO CONFRONTO DEL CONSOLE AUSTRALIANO PER TRUFFA MOTO D’ACQUA


"dovresti ringraziare il Governatore invece di fare solo lamentele tutte le volte. Non e' saggio parlare sempre male di Phuket visto che vivi e fai i tuoi affari qui' "


 
 
Poche ore dopo l’incontro tenutosi ieri 29 Agosto al fine di rendere gli operatori delle moto d’acqua a Phuket degli “ambasciatori” di Phuket, sono successi una serie di “incidenti” di moto d’acqua che hanno coinvolto anche un turista Australiano a Karon Beach.
 
Il giovane Australiano, conosciuto come Dean, ha noleggiato una moto d’acqua a Karon Beach che si e’ capovolta in mare a causa di un’onda grossa. Cosa piuttosto comune sebbene cio’ che e’ seguito sia piuttosto lontano dall’ordinario.
 
Il Console Onorario Australiano Larry Cunningham, il quale sentito dell’incidente si e’ offerto da mediatore tra il ragazzo e l’operatore, ha dichiarato che “un giovane addetto al jet-ski e’ entrato in mare, ha colpito il ragazzo trascinandolo alla stazione di polizia”. Il Console ha parlato con Phuket News questa mattina alla stazione di polizia di Karon Beach mentre attendeva un’incontro tra lui, il ragazzo, il Governatore di Phuket Maitree ed il Capo del Dipartimento della Marina.
 
Per quanto Mr Cunningham ne sappia, pagamento, assicurazione, colpa e gesti aggressivi dovevano essere discussi li’. Tuttavia, poco dopo le 10 del mattino, Cunningham e’ venuto a sapere che la questione era gia’ stata risolta ed il ragazzo ha accettato di pagare 16,000 baht la sera prima senza che il Console lo sapesse. “Quando ho parlato con lui alle 22:00 ieri sera, non aveva ancora pagato nulla e gli ho detto di non farlo. Mi ha anche riferito che la polizia aveva trattenuto il suo passaporto, cosa illegale da fare”.
 
In risposta alla richiesta da parte del Console di sapere dove fossero tutti mentre lui stava aspettando il meeting, ha ricevuto un SMS da Siriporn Tantiphanyatep Direttrice dell’Ufficio Passaporti a Phuket essendo lei l’ufficiale con cui aveva parlato la sera precedente. L’SMS diceva “il ragazzo australiano ha pagato solo 16,000 baht ed e’ stato rilasciato poiche’ il Governatore paghera’ la differenza per lui per il motore danneggiato poiche’ il ragazzo ha fatto toccare la moto d’acqua sul fondo marino, cosa non coperta dall’assicurazione. Lui (ed anche tu) dovreste ringraziare il Governatore invece di fare solo lamentele tutte le volte”, aggiungendo nell’SMS che “non e’ saggio dire sempre cose brutte su Phuket mentre vivi e fai i tuoi affari su  questa isola”.
 
Anche il proprietario della moto d’acqua Sompoch Kukkno si e’ recato alla stazione di polizia di Karon questa mattina considerando il da farsi. I poliziotti sono stati informati che il Governatore ha richiesto un incontro con il padrone della moto d’acqua presso il Municipio a Phuket Town. Poiche’ anche Cunningham si trovava in Municipio, ha ritenuto opportuno che fosse un’opportunita’ per ringraziare di persona il Governatore come richiesto nell’SMS.
 
Sfortunatamente, quando Cunningham e’ arrivato al Palazzo Municipale, e’ stato informato dall’Ufficiale Siriporn che il Governatore Maitree non era disponibile e pertanto non poteva attendere l’incontro. Siriporn gli ha anche chiesto che cosa stesse facendo li’ e Cunningham le ha risposto che era venuto per ringraziare il Governatore come da lei richiesto nell’SMS. Siriporn ha quindi colto l’opportunita’ di dire allo stimato e ben conosciuto Console Australiano che i suoi commenti “negativi” precedenti riguardo le moto d’acqua, tuk tuk ed altri problemi stavano danneggiando la Thailandia e Phuket. A quel punto Cunnigham le ha fatto notare l’SMS che aveva ricevuto in precedenza dichiarandole che lo avrebbe reindirizzato all’Ambasciatore Australiano per conoscenza.
 
L’Ufficiale Siriporn ha risposto che “andava bene” aggiungendo di non sapere quando il Governatore fosse disponibile e domandandosi percio’ perche’ Cunningham fosse “ancora li’ “. Non e’ chiaro se, usando la parola “li’ “ si riferisse al luogo dell’incontro o in Thailandia in generale. Cunningham poi ha chiesto perche’ il passaporto del ragazzo e’ stato trattenuto dalla polizia e perche’ la polizia appare sempre come negoziatore per conto degli operatori delle moto d’acqua.
 
Un rappresentante della stazione di Polizia di Karon ci ha spiegato che era una pratica standard richiedere il passaporto per farne una copia e che, finita la negoziazione, il passaporto e’ stato ridato al giovane Australiano. Cunnigham ha chiesto chi avesse colpito il giovane ed il padrone della moto ha dichiarato che l’addetto ha semplicemente cercato di prevenire che il ragazzo Australiano fuggisse. Quando il Console ha domandato chi fosse l’addetto che ha colpito l’Australiano, Siriporn, che fungeva da traduttrice, non ha convogliato la domanda a Sompoch ma ha risposto con un “non lo so “.
 
La questione del pagamento ha visto una richiesta iniziale all’Australiano di 40.000 baht scesi poi a 16.000 grazie alla “mediazione” della polizia. L’altra questione e’ quella dell’assicurazione che non copre in caso di sommersione. “Mi sembra” afferma Cunningham “che il ribaltamento di una moto d’acqua sia un inconveniente piuttosto comune”. E’ per tale ragione che lui suggerisce un’assicurazione migliore che possa coprire di piu’.
 
L’Ambasciata Australiana preferirebbe che gli operatori delle moto d’acqua applicassero una tariffa di 5.000 baht per mezz’ora al fine di poter avere una copertura maggiore e quindi prevenire situazioni sgradevoli. Siriporn ha dichiarato che avrebbe riferito i suggerimenti di Cunningham al Governatore. A questo punto, Cunningham se n’e’ andato. Pochi minuti dopo il Governatore e’ arrivato assieme a Phuripat Teerakulpisut, Capo del Dipartimento della Marina e l’incontro tra il proprietario della moto d’acqua e gli ufficiali e’ iniziato. I documenti assicurativi assieme alle foto della moto d’acqua danneggiata sono stati esaminati e Phuriphat ha affermato che non c’era bisogno che il Governatore pagasse altri soldi.
 
Sembra che l’assicurazione paghi sino a 25.000 baht solo quando una moto d’acqua e’ coinvolta in una collisione e non quando affonda senza collisione. Tuttavia, Walter “Wal” Brown, fondatore e coordinatore della Regione 8 Volontari della Polizia Turistica anche lui coinvolto nelle trattative la sera precedente, crede che anche i 16.000 baht che l’Australiano ha pagato siano eccessivi affermando che “il danno provocato da una moto che va’ sott’acqua per pochi secondi (come in questo caso) puo’ essere aggiustato facilmente con una spesa non superiore ai 5.000 baht”.
 
L’incontro di oggi in Municipio e’ stato piuttosto teso e la mancanza d’informare Cunningham della disputa risolta la scorsa sera, assieme ai toni dell’SMS mandato dall’Ufficiale Siriporn, sembrano suggerire che le autorita’ provinciali non vogliano il coinvolgimento del Console Australiano per questo tipo di problema.
 
Cunningham piu’ tardi ha riferito di essere “abbastanza soddisfatto” della risoluzione affermando tuttavia che se non fosse stato per il suo intervento personale e per quello del volontario Wal Brown, un’altro cittadino Australiano sarebbe stato costretto a pagare una cifra esorbitante all’operatore.
 
 
 
Fonte: Phuketnews

domenica 21 luglio 2013

TRUFFE MOTO D’ACQUA: L’AVVENTURA NELLA VACANZA

“Il nostro operatore ha iniziato ad abusare verbalmente gridandomi in faccia” dice Selina “mentre l’altro operatore era ancora peggio. Continuava ad insultarmi e ci ha minacciato di coinvolgere anche la mafia”

 
Le truffe delle moto d’acqua sono diventate un’incubo per due ragazze Australiane che hanno subito una richiesta di 40,000 baht (1.000 Euro circa) da parte dell’operatore per danni che non hanno causato.
 
Una moto d’acqua guidata dalle turiste Ashleigh Allgood di 22 anni e Selina Lienert di 21 e’ stata investita da un’altra moto d’acqua a Patong ma l’operatore ha riferito alle donne Australiane che avrebbero dovuto pagare i danni di entrambi i veicoli.
 
Dopo essere scappate da intimidazioni e minacce in spiaggia da 2 frange di operatori delle moto d’acqua, le turiste erano sbalordite nell’apprendere che la polizia era stata chiamata dagli operatori e mandata nel loro hotel per aiutare gli operatori a riscuotere il denaro richiesto.
 
L’incidente ha avuto luogo Mercoledi’ quando le donne hanno noleggiato una moto d’acqua al prezzo di 2.000 baht per mezz’ora. Le ragazze hanno firmato un contratto senza leggerlo e quando sono rientrate in spiaggia con la moto, “un’altra moto d’acqua le ha investite fuggendo” ha spiegato Ashleigh che era alla guida del veicolo.
 
Ritornate in spiaggia, l’operatore ci ha richiesto 40,000 baht di danni” riferisce Ashleigh “al quale abbiamo risposto: stai scherzando ?”.
 
Un nostro amico che aveva in precedenza noleggiato una moto d’acqua, ha parlato con l’operatore dicendogli che la responsabilita’ nel contratto aveva un massimale di 25.000 baht.
 
Cercando di rintracciare l’altra coppia alla guida della moto entrata in collisione (uomo e donna che hanno noleggiato presso un’altro operatore), le ragazze Australiane hanno scoperto che la coppia se l’era data a gambe e che pure questo operatore voleva che le ragazze pagassero i danni.
 
Ashleigh ha riferito di essersela svignata mentre Selina stava affrontando la faccenda con entrambi gli operatori furibondi.
 
Il nostro operatore ha iniziato ad abusare verbalmente gridandomi in faccia” dice Selina “mentre l’altro operatore era ancora peggio. Continuava ad insultarmi e ci ha minacciato di coinvolgere anche la mafia”.
 
Cercando un consiglio spassionato prima di pagare i danni, entrambe le ragazze sono ritornate in hotel per vedersi poco dopo la polizia bussare alla loro porta.
 
Wal Brown, volontario polizia turistica di Paton Beach, e’ intervenuto personalmente nel tentativo di mediare tra entrambi gli operatori e la Stazione di Polizia di Kathu a cui spetta la competenza di Patong Beach.
 
Le turiste hanno noleggiato la moto d’acqua a mezzogiorno e solo dopo le 20:00 e’ stato raggiunto un’accordo.
 
Le donne hanno concordato il pagamento di 16.000 baht (400 Euro circa) ottenuto caricando 3.000 baht al giorno per i 5 giorni in cui la moto non e’ operativa dovuto alla riparazione (totale 15.000 baht) + 1.000 baht di spese amministrative.
 
Avendo annotato il colore ed il numero di entrambe le moto d’acqua, le ragazze hanno affermato che entrambe le moto erano gia’ operative il giorno seguente con turisti che le stavano noleggiando.
 
O sono state riparate il giorno stesso oppure le moto sono state date a noleggio senza essere riparate e magari altri turisti cadranno vittima della truffa” aggiunge Selina.
 
Quando sono andata in spiagga per pagare l’ultima rata di 6.000 baht, entrambe le moto erano state gia’ noleggiate. Magari avessimo ricevuto piu’ informazioni riguardo questo tipo di truffa di cui non eravamo a conoscenza”.
 
Le donne, che vivono a Port Macquarie nel New South Wales e nel Queensland, sono arrivate a Phuket l’11 di Luglio per scoprire che il loro resort a Rawai era troppo lontano da Patong e da attivita’ di spiaggia in generale per i loro gusti, soprattutto date le tariffe esorbitanti di taxi e tuk tuk.
 
Hanno deciso di non noleggiare moto o scooter data la propensione nell’isola di tenere il passaporto come garanzia.
 
I taxi da Rawai a Patong erano troppo cari” dice Ashleigh “dovendo pagare 700 baht. La cosa strana che abbiamo scoperto poi e’ il prezzo che scende a 600 quando la corsa e’ nella direzione inversa”.
 
Per ridurre i costi, le australiane hanno deciso di spostarsi da Rawai a Patong senza che pero’ potessero ottenere un rimborso per le rimanenti 3 notti al Serenity Resort e Residences Phuket la cui direzione ha riferito loro che era necessario un preavviso di almeno 28 giorni di anticipo. La colazione e’ costata loro 500 baht cadauna piu’ il 15% di servizio.
 
Durante il soggiorno, Selina ha avuto un’intervento per ingrandire il seno presso il Phuket Bangkok Hospital ed afferma che i dottori sono stati “molto bravi e che l’ospedale e’ molto pulito”.
 
Alla richiesta di una sua opinione sugli operatori di moto d’acqua, Selina ha dichiarato “non penso che siano gente competente. Innanzitutto, non dovrebbero gridare in faccia alle persone soprattutto quando stai cercando di risolvere il problema. Quello che sanno solo fare e’ intimidare con minacce di coinvolgere la mafia”.
 
Ashleigh ha aggiunto “quando la polizia ha bussato alla nostra stanza d’albergo, ci siamo spaventate. Sapevamo che gli operatori  erano tutt’uno con la polizia e che la polizia li difendeva poiche’ eravamo solo delle turiste”.
 
La coppia ora deve stringere la cinghia. I danni pagati per la moto d’acqua ed i costi extra del loro albergo a Rawai hanno fatto saltare il loro programma di farsi un trekking sull’elefante ed extra shopping.
 
Mi sono anche stupita quando ho scoperto che bisogna pagare per andare in bagno” afferma Ashleigh riferendosi ai servizi del Tiger bar in Soi Bangla la quale aggiunge “per che cavolo bisogna far pagare l’entrata al gabinetto ad un cliente che consuma bevande al bar ? Non e’ la cifra ma il principio”.
 
Ashleigh aggiunge anche di aver notato che in Soi Bangla non ci sono cestini o bidoni per i rifiuti. “E’ una cosa che non capisco. In Australia, ci sono cestini rifiuti dappertutto”.
 
Operatori moto d’acqua a parte, Selina afferma che i thailandesi sono “molto, molto piacevoli, felici e pieni di vita. Inoltre, hanno molto rispetto, lo si puo’ vedere nel modo in cui si salutano”.
 
Ad un certo punto pero’ raccontano che stavano cercano un taxi a Rawai e che l’autista di un’auto privata stava arrangiando al telefono il loro prelievo con un suo amico in una situazione piuttosto sospetta.
 
Una volta partite da Phuket, le ragazze andranno a Koh Samui un paio di giorni per partecipare al full moon party a Koh Phangan.
 
 
 
Fonte: Phuketwan il 21/07/13

sabato 13 luglio 2013

POLIZIOTTO CORROTTO DISMESSO PER CONNESSIONE CON TRAFFICANTI



Un ufficiale della Royal Thai Police e' stato radiato per il suo coinvolgimento nel rapimento di 5 Rohingya nel contesto di 7 di loro che sono spariti da un centro di protezione a nord di Phuket.
 
Il Sergente Maggiore Veerayut Ferngfull non fa’ piu’ parte della polizia stando alle dichiarazioni del Comandante Provinciale della Polizia di Phang Nga il Genearle Chalit Kaewyarat confermate in una sua telefonata questa settimana.
 
Si ritiene che il Sergente Maggiore Veerayut sia stato trasferito dalla polizia Marittima a quella Terrestre per supervisionare un nuovo team di poliziotti per l’intercettazione dei clandestini.
 
La polizia a Phang Nga opera con una pattuglia marina allo stesso modo della Royal Thai Navy e della Polizia Marittima lungo le coste del mare delle Andamane dove migliaia di Rohingya sono stati catturati e trafficati negli ultimi 2 anni.
 
Il deferimento del Sergente Maggiore – unica sua punizione – costituisce la prima formale ammissione da parte delle autorita’ di connessioni tra ufficiali corrotti in uniforme ed i trafficanti tra Phuket e Ranong, cittadina di porto al confine con la Birmania.
 
Si ritiene che migliaia di Rohingya che sono entrati in Thailandia o sono stati intercettati in mare aperto, siano stati messi in vendita per completare il loro viaggio dallo sfasciato Stato di Rakhine in Birmania dove e’ in corso una pulizia etnica, alla Malesia dove, come Musulmani, sperano di trovare casa.
 
A Gennaio, per ragioni che non sono state rese pubbliche, ufficiali Thailandesi hanno fermato il traffico umano facendo dei raid nei campi ed intercettando le barche dei Rohingya.
 
Il risultato ha prodotto circa 2.000 Rohingya detenuti in Thailandia con un termine di 6 mesi introdotto dal Governo Thailandese per trovare loro una destinazione e determinare il loro status e futuro.
 
La Thailandia e’ recidiva a dichiarare i Rohingya rifugiati per paura di innescare un’onda di immigrati indesiderati.
 
Ma poiche’ la Thailandia rifiuta di accettare l’alternativa (ossia insistere che la Birmania interrompa la persecuzione contro i Rohingya), ci si aspetta che molti altri arrivino via mare sulle coste Thailandesi durante la stagione degli arrivi ossia da Ottobre in avanti.
 
Sebbene non sia stato registrato nessun nuovo sbarco in questo periodo dell’anno, la presenza di donne e bambini Rohingya nei centri di accoglienza in Thailandia ha permesso ai trafficanti locali di continuare nella loro attivita’.
 
Il Sergente Maggiore Veerayut e’ stato dismesso per essere stato colto alla guida di una veicolo con 3 donne e 2 bambini Rohingya lontano dal centro di accoglienza con lo scopo di rapirli.
 
Le donne hanno volontariamente lasciato il centro di accoglienza credendo di venire riunite con i loro parenti in Malesia una volta avvenuto lo scambio di denaro per vedersi poi rapite per mano del Sergente.
 
Un uomo a bordo del veicolo assieme al Sergente Veerayut ha pure stuprato una delle donne minacciandola con un coltello ripetutamente per diversi giorni.
 
Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere prove contro Korlimula Ramahatu di 26 anni, immigrante illegale ritenuto uno di tanti trafficanti che vivono nella regione delle Andamane.
 
Nel frattempo, molti dei Rohingya trattenuti in Thailandia continua a sperare di raggiungere amici o parenti in Malesia al piu’ presto possibile.
 
Nonostante il rapimento e lo stupro, un’altro gruppo comprendente 3 donne e 4 bambini hanno scavalcato il muro di cinta del centro di accoglienza a Khao Lak (provincia di Phang Nga) Giovedi’ notte.
 
Lo staff del centro i quali hanno fatto il possibile per dare aiuto e sostegno, non sono riusciti a prevenire la fuga.
 
Gli uomini Rohingya, detenuti in celle strapiene in condizioni di scarsa igiene e salute presso i centri di Immigrazione sparsi in Thailandia, hanno meno opportunita’ di scappare quando vogliono.
 
Alcuni rapporti recenti hanno messo in luce 5 persone decedute a causa di malattie e scarse condizioni igieniche nel centro detenzione di Sadao nella provincia meridionale di Songkhla.
 
Il centro immigrazione di Phang Nga, dove alcune riprese TV segrete all’inizio di quest’anno hanno catturato le condizioni disumane in cui sono detenuti gli uomini Rohingya, ha da poco permesso 1 ora di esercizio per 20 persone alla volta nel centro dove attualmente ci sono 260 di loro.
 
Il Ramadan inizia questa settimana e con un mese di digiuno obbligatorio per i Musulmani tra l’alba ed il tramonto, la probabilita’ che vi siano altre morti e’ tanta.
 
Il nuovo Ministro per lo Sviluppo Sociale e la Sicurezza Umana, Paveena Hongsakul, ha richiamato gli ufficiali a Bangkok ad un incontro entro la fine di questa settimana. I colloqui hanno lo scopo di risolvere la questione Rohingya riguardo il modo in cui sono trattati.
 
Con un repertorio in diritti umani e welfare, si pensa che il nuovo Ministro possa dare maggiori speranze ai Rohingya trattenuti in Thailandia verso una soluzione che non implichi il loro rimpatrio in Birmania.
 
Tuttavia, ci sono ancora degli elementi nell’esercito Thailandese cui fanno pensare che vogliano detenere i Rohingya il piu’ lungo possibile in condizioni precarie per fungere da deterrente verso altri arrivi.
 
Il termine di 6 mesi per una decisione a riguardo scadra’ nelle prossime 2 settimane.
 
 
 
 
FONTE: Phuketwan il 13/07/13

mercoledì 7 novembre 2012

ARRESTATO IMPOSTORE: 1,5 MILIONI DI BAHT RACCOLTI SPACCIANDOSI PER POLIZIOTTO


 
Chaowaroj Jangjob ammesso alla polizia di aver messo in tasca circa 1,5 milioni di baht negli anni impersonificando poliziotti




Lunedi’ 6 Novembre, le manette sono scattate per un uomo che impersonava un ufficiale della Polizia dopo un’operazione scattata quando la sua vittima ha fatto denuncia alla polizia per estorsione in quanto l’uomo chiedeva il pagamento di 8.500 baht come contributo per una cena in onore del nuovo comandante Provinciale della Polizia Choti Chavaviwat. 

Chaowaroj Jangjob di 44 anni, e’ stato arrestato vicino al Phun Phol Plaza in Phuket Town dopo che la vittima ha riferito alla polizia di essere stato chiamato dall’impostore direttamente sul suo cellulare. 

Chaowaroj si e’ presentato come Gen. Choti ed ha chiesto il pagamento di 8.500 baht dalla sua vittima per la cena. 

Una volta allertata la Polizia, il vero Generale Choti ha detto alla vittima di acconsentire all’incontro ed ha ordinato ai poliziotti di appostarsi sul luogo dell’appuntamento. 

Chaowaroj e’ arrivato alle 21:30 ed ha incontrato la vittima. 

Dopo aver trascorso diverso tempo a discutere, la vittima ha consegnato il denaro e a quel punto i poliziotti sono intervenuti procedendo all’arresto. 

Colonnello Wanchai Palawan – Capo Investigativo Polizia Provinciale – ha riferito che Chaowaroj ha confessato di aver impersonificato almeno altre 41 persone, compreso quella di un Vice-Commissario del Comando Regione 8. 

Dice che in tanti anni ha accumulato circa  1,5 milioni di baht in “donazioni” ma che tutto il denaro lo ha perso nelle scommesse” ha riferito il Colonnello aggiungendo che l’impostore ha anche promesso di ripagare le vittime.
 

 
Fonte: Phuket Gazette

sabato 3 novembre 2012

LA POLIZIA THAILANDESE IMPARA L’INGLESE PER PREPARARSI ALL’IMMINENTE AEC


 
 


Hello, how are you ?” l’eco risuona intorno alla stanza dove dozzine di poliziotti e poliziotte sono riuniti come studenti


 

Era la loro seconda lezione d’inglese che fa’ parte del programma per migliorare il loro mestiere quando la Tailandia entrera’ a far parte dell’AEC (ASEAN Economic Community) ossia il mercato comune dei paesi del sud est asiatico.
 
Molto presto la polizia dovra’ avere a che fare con molti piu’ stranieri” ha detto il Comandante della Polizia Metropolitana Divisione 4, Generale Naiyawat Padermchit la scorsa settimana “I nostri poliziotti devono essere in grado di comunicare con gli stranieri”.
 
Quando l’AEC si materializzera’ nel 2015, i cittadini dei Paesi dell’ASEAN saranno in grado di viaggiare liberamente nell’area cosiccome i beni di consumo. Contatti sia personali che commerciali tra i cittadini dell’ASEAN aumenteranno significativamente, pertanto il Gen. Naiyawat ha introdotto il progetto Smart Police Social Network attraverso il quale si cera di migliorare non solo la conoscenza dell’Inglese ma anche l’abilita’ di utilizzo dei Social Networks.
 
Il corso di 2 mesi ha iniziato lo scorso Martedi’ grazie all’Assumption University Abac Poll. “Cerchiamo di focalizzare la Polizia su cio’ che e’ importante come il vocabolario da utilizzare per crimini ed i segnali stradali”, afferma Puntharee Israngkul na Ayudthaya, Vice Direttore Abac Poll.
 
Il Sergente Maggiore Niyom Soonthrawong afferma che la polizia normalmente ha difficolta’ a capire gli stranieri, aggiungendo “Credo che questo corso possa rimovere la barriera della lingua”. Il Sergente lavora alla Stazione di Beung Kum la quale figra tra le 8 stazioni sotto la giurisdizione della Polizia Metropolitana Divisione 4.
 
La poliziotta Ananya Saengphu afferma di aver preso l’opportunita’ del corso poiche’ voleva comunicare meglio con gli stranieri. “E’ cosi’ difficile dare informazioni o coordinare gli stranieri” afferma, aggiungendo che dopo 2 ore di lezione ha imparato molte parole e frasi utili in Inglese.
 
L’Abac Poll ha fornito gli insegnanti, anche madrelingua, affinche’ i poliziotti possano familiarizzare anche con gli accenti stranieri.
 
Come suggerisce il nome, il progetto Smart Police Social Network cerca di incoraggiare la polizia ad utilizzare di piu’ i social-networks per il loro lavoro. “Ho utilizzato LINE ed ho incoraggiato i miei subalterni a fare lo stesso” dice Naiyawat.
 
Naiyawat afferma che se tutte le 8 stazioni sotto la sua giurisdizione adottassero LINE (un’applicazione per effettuare le comunicazioni gratis) per scambiarsi informazioni relative a crimini, sarebbe piu’ facile stanare i responsabili.
 
Naiyawat dice che se la Polizia Metropolitana Divisione 4 ricevesse un’urgente soffiata, manderebbe immediatamente sul posto la sua squadra d’assalto.
 
Abbiamo squadre composte da 4 membri e altre da 30 membri” afferma.
 
Naiyawat e’ convinto che i social-network sarebbero un punto chiave nella comunicazione con la gente, dato che un numero sempre piu’ elevato di persone dispone di smart phones e sono utenti registrati dei Social Networks.
 
Il Sergente Maggiore Sombat Wamahaisri, a capo del progetto Facebook alla stazione di polizia di Hua Mark, ha fatto notare che la sua pagina ha piu’ di 1 milione di visite e migliaia di fans.
 
E’ stata una risposta schiacciante dato che la pagina su Facebook esiste da poco piu’ di 1 anno. “Abbiamo iniziato lo scorso Maggio” dice Naiyawat, aggiungendo che la pagina ha facilitato la comuncazione tra la polizia e la gente locale oltre ad aver consentito alla stazione di polizia di Hua Mark di ottenere diverse soffiate.
 
Sombat dice che il successo della pagina Facebook e’ stata la ragione che ha dato avvio al progetto Smart Police Social Network.
 

Fonte: Bangkok Post

martedì 11 settembre 2012

RAMPOLLO DELLA RED BULL ACCUSATO DI GUIDA IN STATO DI EBBREZZA



“test dell’alcohol e’ risultato positivo per Vorayuth Yoovidhya che ha investito e ucciso un poliziotto a bordo della sua Ferrari”





Il Colonnello Viradol Tubtimdee della Polizia di Thong Lor ha dichiarato che il contenuto alcolico nel sangue di Vorayuth era di 63 mg x 100 ml di sangue. In termini legali, lo 0,063% contro il limite massimo in Tailandia dello 0,050%.

Vorayuth dovra’ rispondere anche di guida in stato di ebbrezza” aggiunge il Colonnello il quale precisa che attualmente le accuse sono di omicidio colposo e mancato soccorso.

Il capo della polizia metropolitana Generale Kamronwit Thoopkrachang, ha ordinato la rimozione piena dell’Ispettore della stazione di polizia di Thong Lor Colonnello Pannapon Nammuang il quale, come afferma il Generale, ha arrestato un capro espiatorio (Suwes Hom-ubon) tuttofare e autista della famiglia Yoovidhya nel tentativo di proteggere Vorayuth.

Il Colonnello ha 30 giorni per appellarsi” ha aggiunto il Generale.

Il vice-capo della polizia di Thong Lor – Colonnello Akharawin Sukhonthawit – ha dichiarato che una commissione disciplinare ha stabilito che Pannapon ha agito illegalmente incolpando una persona innocente per proteggere l’attore dell’offesa.

Alle 5:30 circa di Lunedi’ 3 Settembre, una Ferrari guidata da Vorayuth, 27 anni nipote del fondatore della bevanda energetica Red Bull, ha investito da dietro la motocicletta sulla quale viaggiava il Sergente Maggiore Wichian Klanprasert (foto) lungo Sukhumvit Road, uccidendolo all’istante dopo averlo trascinato per diversi metri e rifugiandosi a casa propria in Soi 53 senza prestare soccorso.

Jarumporn Suramanee della polizia metropolitana, ha dichiarato che un’indagine forensica ha stabilito che il poliziotto ucciso non ha tagliato la strada all’auto come affermato inizialmente da Vorayuth ma e’ stata l’auto ad investire direttamente la moto da dietro viaggiando ad alta velocita’.


Fonte: The Nation


martedì 4 settembre 2012

POLIZIOTTO UCCISO INVESTITO DALLA FERRARI DEL RAMPOLLO DELLA RED BULL




La ferrari 458 Italia che ha investito ed ucciso il poliziotto durante la ricostruzione dell’incidente





Sarebbe stata l’ennesima morte di un poliziotto ucciso da un’auto nelle strade di Bangkok all’alba di Lunedi’ 3 Settembre se non fosse per il fatto che questa volta pero’ l’auto in questione e’ una Ferrari con al volante il nipote del miliardario Chaleo Yoovidhya fondatore della Red Bull, la famosa bevanda energetica.

L’incidente ha catturato l’attenzione dei media dopo che un ispettore della Polizia capo della vittima, ha cercato di deviare le indagini su un’altra persona.

Il Colonnello Pannaphol Nammueng, capo del Sergente Maggiore Wichean Klinprasert, e’ stato trasferito ad un posto inattivo per 30 giorni da un arrabbiato Generale Khamronwit Thoopkrajang. Il Generale ha annunciato le sue dimissioni da comandante della Polizia Metropolitana qualora non fosse in grado di fare arrestare l’automobilista responsabile per la morte di Wichean, 48 anni.

Il Generale ha tenuto una commuovente conferenza stampa alla stazione di polizia di Thong Lor ottenendo un lungo applauso dai colleghi subordinati dopo che Worrayuth Yoovidhya di 27 anni si e’ costituito.

Un folto numero di poliziotti si sono recati presso la lussuosa abitazione di Worrayuth vicino a Sukhumvit Soi 53, non lontano dal luogo dell’incidente tra Soi 47 e 49. Alcuni testimoni hanno dichiarato che Wichean, a bordo della motocicletta, e’ stato investito dalla Ferrari e trascinato per decine di metri.

Nipote di Chaleo Yoovidhya, sempre nella lista di Forbes come uno degli uomini piu’ ricchi della Tailandia, Worrayuth e’ amministratore delegato della Krating Daeng Co. Ltd (Red Bull Thailand) produttrice e distributrice della bevanda popolare. Nel 2012, la famiglia Yoovidhya e’ stata classificata quarta come la piu’ ricca della Tailandia nella lista di Forbes con un patrimonio valutato 5,4 miliardi di Dollari.

Chaleo Yoovidhya, fondatore della Red Bull e nonno di Worrayuth, e’ morto nel 2012 a 88 anni lasciando in eredita’ non solo l’azienda ma anche partecipazioni in ospedali e proprieta’ immobiliari.

Il Generale Khamronwit ha ordinato a 2 compagnie di polizia anti-sommossa di circondare la casa di Worrayuth alle 8:00. Il primo tentativo di entrare in casa e’ stato vano e sono riusciti solo dopo aver ottenuto dal giudice un mandato di perquisizione. Dopo 20 minuti di colloquio all’interno della casa, e’ uscito con Worrayuth il quale non ha dato segni di emozioni.

Worrayuth e’ stato trattenuto alla stazione di Polizia di Thong Lor prima di venire rilasciato in serata su cauzione dietro pagamento di 500.000 baht.

La Polizia inizialmente ha dichiarato di aver notificato un ordine di cattura nei confronti di un pirata della strada e di sottoporlo al test del tasso alcolico. Non e’ chiaro se Worrayuth e’ stato incriminato anche per i valori di alcohol presenti nel sangue.

Un investigatore capo, Generale Anuchai Lekbamrung, ha dichiarato che secondo Worrayuth la motocicletta di Wichean gli ha praticamente tagliato la strada di fronte a lui.

Gli investigatori hanno trovato un pezzo di metallo sul parabrezza della Ferrari appartenente alla motocicletta. L’auto e’ stata portata alla stazione di polizia per essere sottoposta ad esami.

Il team investigativo ha anche trovato una nota della guardia giurata della proprieta’ sul registro che dice “Boss (soprannome di Worrayuth) esce alle 5:12 a.m.”.

Una ricostruzione e’ stata fatta sul luogo dell’incidente in un punto lungo 650 metri tra Soi 47 e 49. I dettagli sono stati forniti da alcuni taxi motociclisti che hanno visto l’incidente e seguito la Ferrari sino a casa di Worrayuth.

Parlando della perquisizione in casa di Worrayuth, il Generale Khamronwit ha detto di essere a conoscena che un ufficiale della Polizia di Thong Lor era amico di un membro della famiglia Yoovidhya il quale aveva indicato un’altra persona come sospetto. L’ufficiale e’ stato poi accusato di depistare le indagini attraverso false timonianze.

Ho trasferito l’Ispettore con effetto immediato, pertanto non lavorera’ piu’ sul caso. Un poliziotto e’ stato ucciso ma l’ufficiale sta dalla parte del criminale” ha affermato il Generale in preda all’emozione.

Wichean era operativo da mezzanotte alle 8:00 e stava pattugliando vicino Sukhumvit Soi 53”, ha dichiarato un poliziotto.

L’ex moglie Nongnuch Saengpraphan l’ha descritto come un uomo silenzioso, di buone maniere e ordinato. Il funerale si terra’ al Tempio di That Thong vicino alla Soi 63.




Fonte: The Nation

mercoledì 29 giugno 2011

POLIZIA CHE SI DIVERTE INVECE DI SOPPRIMERE

Chi e’ responsabile di assicurarsi che i bar aderiscano alle norme relative sia al rumore che all’orario di chiusura fuori dalla cosiddetta zona intrattenimento di Patong ? Un bar che si trova sull’incrocio tra Phra Baramee e Soi Laksila (vicino alla scuola Wat Suwankeereewong) fa musica dal vivo oltre le 2 di notte proprio nel mezzo di un’area residenziale.

La polizia si trovava proprio li’ Venerdi’ notte dopo le 2 ma come cliente e non per far osservare l’orario di chiusura. A chi spetta il compito di far rispettare la legge cosi’ da porre fine a questo frastuono per tutti i residenti della zona ?

Firmato senzasonno – Patong 29/6/11

Risponde il Col. Arayapan Pukbuakao – Sovraintendente polizia di Kathu

“Il bar si trova in una zona residenziale e quindi stando alla legge deve chiudere alle 1:00. Ci e’ stato veramente d’aiuto aver ricevuto questo reclamo. Applichero’ la legge immediatamente.”

venerdì 22 ottobre 2010

AI POLIZIOTTI MANCA IL CORAGGIO DI FARE IL LORO DOVERE


Promozioni piu’ giuste ed un sistema di trasferimento sono le misure necessarie per riformare le forze di Polizia Tailandesi



Questa e’ l’affermazione di Watcharapol Prasarnratchakij, vice capo polizia nazionale.

La riforma della Polizia fa parte del progetto di riconciliazione. Vasit Dejkunjorn, un ex generale in pensione, e’ stato nominato dal Primo Ministro a capo della commissione di riforma della Polizia avente il compito di redigere un piano di riforma che possa rendere l’Arma piu’ responsabile verso la gente.

Il Generale Watcharapol afferma che il piano di riforma avrebbe lo scopo di creare poliziotti piu’ sicuri nell’espletazione del loro dovere.

Il fenomeno di ‘polizia pomodoro’ riflette l’insicurezza dei poliziotti di poter avanzare di carriera” ha riferito Watcharapol ai microfoni durante un seminario tenutosi ieri dall’Associazione Giornalisti e la Fondazione Sviluppo Stampa Tailandese.

‘Polizia pomodoro’ e’ il termine marchiato a loro durante la protesta delle maglie rosse riferendosi a quei poliziotti che simpatizzavano con i protestanti leali all’ex Primo Ministro Thaksin Shinawatra (rossi dentro e fuori).

Il Generale ha continuato dicendo che un modo per aumentare la sicurezza nei poliziotti e’ quello di garantire un sistema di promozione giusto e trasparente e di trasferimento basato su merito ed anzianita’.

L’annuale reimpasto della Polizia e’ stato oggetto di critiche poiche’ macchiato di corruzione ed interferenza politica.

Sompien Eksomya – ex capo della Polizia di Bannang – e’ visto come vittima di interferenza politica e di ingiustizia all’interno del sistema di promozione e trasferimento. L’anno prima che andasse in pensione, ha chiesto il trasferimento da Yala ad una localita’ piu’ sicura quale Trang. La sua richiesta non ha avuto risposta e il 12 Marzo lui, sua moglie e l’autista sono stati uccisi da una bomba piazzata dai ribelli.

Il Generale Watcharapol dice che il capo della Polizia Provinciale deve essere attentamente selezionato e corrispondere ad un manager professionale cosiccome ogni stazione di polizia deve avere un sovraintendente competente.

Dobbiamo assicurarci che il piano di riforma produca poliziotti di qualita’ a tutti i livelli” afferma il Generale Watcharapol aggiungendo la necessita’ di migliorare le stazioni di polizia rendendole piu’ accettabili e responsabili alla gente.

Il sistema di reclutamento e addestramento dovrebbe essere rivisto assieme ad un maggiore investimento nella tecnologia. Si sono spesi in totale 2 miliardi di baht per il noleggio degli automezzi operativi mentre solo 200 milioni sono stati spesi in tecnologia.

Sawaeng Boonchalermvipas, lettore alla Thammasat University, dice che il numero di poliziotti dovrebbe essere ridotto e che la polizia locale dovrebbe lavorare con le comunita’ locali al fine di accelerare il processo di riforma e aggiunge che i poliziotti dovrebbero applicare di piu’ la legge e mantenere ordine.

E’ ora che la Polizia inizi ad aprirsi ai cambiamenti permettendo alla gente di prenderne parte” dice ancora Sawaeng.

Kasemsant Chotichakornphan, vice-decano di Pubblica Amministrazione all’Istituto Nazionale di Sviluppo Amministrativo, ha detto che le riforme devono coinvolgere i politici, il pubblico e la polizia aggiungendo che il governo deve varare le riforme mentre la polizia deve essere pronta ad abbracciarle con mente aperta.

Il problema che la Polizia sta attraversando riguarda una crisi d’identita’” afferma il Colonnello Kasemsant aggiungendo che uno degli ostacoli per la riforma e’ costituito dalla mancanza di sicurezza nella politica si Stato e nella commissione di riforma.

Boontan Tansuthepweerawong, segretario-generale della Commissione Diritti Umani, dice che il piano di riforma della polizia non puo’ procedere senza la partecipazione dei media e del pubblico. “Il dibattito sul programma di riforma deve essere condotto apertamente a livello nazionale e la Polizia dovrebbe inoltre essere incoraggiata a rispettare i diritti della gente” aggiunge Boontan.


Fonte: Bangkok Post

venerdì 15 ottobre 2010

POLIZIA SCOVA SPACCIATORI A PHUKET




la banda di spacciatori arrestati durante l’operazione





Il Vice capo del consiglio di Kathu e’ stato arrestato durante un’operazione condotta dalla Polizia la quale lasciera’ i turisti di Patong senza fornitura regolare.

Somkorn Somboon, 44 anni, e’ stato arrestato la scorsa notte mentre incontrava un poliziotto in borghese in una stradina vicino all’intersezione di Kathu a Phuket. In prima serata, 2 spacciatori erano gia’ stati arrestati a Patong Beach.

L’operazione e’ iniziata in serata intorno alle 19:00 con l’arresto di Wiitaya Kinjamps, 34 anni, in un appartamento a Rat-U-Thit 200 Pee Road a Patong Beach dove la polizia ha trovato 6 sacche contenenti metamfetamine in pasticche da 1 grammo assieme a 30.000 baht.

Alle 21:00, Sineenart Nipat (39 anni) e’ stata arrestata in Soi Bansan dietro al Jungceylon con 8 sacche di pasticche e 14.000 baht indicando Somkorn come suo fornitore.

Nelle fasi seguenti, un poliziotto ha telefonato a Khun Somkorn chiedendo metamfetamine e gli e’ stato riferito di trasferire 11.000 baht nel conto bancario di Somkorn, dopodiche’ il poliziotto e’ andato all’incontro con una Honda Wave vicino all’intersezione di Kathu alle 23:00 circa la scorsa notte.

Al momento dell’arresto, Khun Somkorn aveva 3 sacchi contenenti metamfetamine in pasticche da 1 grammo. Tutti gli arrestati sono stati detenuti senza cauzione. La polizia pensa che siano spacciatori di lunga data che fornivano i turisti a Patong.


15/10/10 – Phuketwan.com

giovedì 14 ottobre 2010

I BIRMANI ACCUSANO LE AUTORITA’ TAILANDESI DI TRAFFICO UMANO



“...un poliziotto ha voluto 5.000 baht e gli ho detto che non li avevo. Poi mi ha detto che se andavo a letto con lui non mi avrebbe portato in stazione...”



Immigrati illegali in Tailandia hanno accusato le autorita’ di Ranong di venderli ai barcaioli contrabbandieri e di rendere le ragazze schiave del sesso a pagamento.

Due Birmane hanno riferito che la polizia di Ranong assieme ad ufficiali dell’Ufficio Immigrazione, chiedono soldi o prestazioni sessuali alle loro vittime dietro detenzione o vendita a mediatori qualora rifiutano di cedere alle richieste.

Una ragazza di 17 anni ha detto di essere stata costretta a lavorare come prostituta in un bar karaoke sin da quando ne aveva 13, vendendo il suo corpo a 350 baht a cliente dei quali 125 vanno al padrone e 100 all’ufficiale corrotto. Il bar karaoke dice di appartenere ad un poliziotto del posto.

Gli immigrati arrestati a Ranong, dopo un periodo di detenzione che varia, vengono selezionati in gruppi e marcati per consegna lungo il fiume Kraburi per la Birmania dove durante il trasferimento si incontrano le barche dei trafficanti.

Il traffico illegale dei Birmani e’ in corso da diversi anni dove a migliaia vengono catturati e sfruttati.

Ranong si trova al confine piu’ vicino tra Birmana ed il Sud delle 14 provincie Tailandesi che comprende localita’ di turismo internazionale quali Phuket, Krabi e Kao Lak.

Paradossalmente, il processo ha il tacito consenso delle vittime stesse le quali preferiscono essere sfruttate sessualmente o essere vendute come forza lavoro nell’industria di gamberi e gamberetti piuttosto che essere consegnati alle autorita’ Birmane le quali riservano loro un lungo imprigionamento e a volte torture.

Queste sono le informazioni date da Ae e Mo (nomi inventati), 2 donne Birmane le quali rischiano maltrattamenti dalla Polizia e dagli Ufficiali Tailandesi qualora venissero scoperte. La loro storia combacia con quella di altri Birmani che hanno avuto la stessa sorte.

A Gennaio 2009, l’esercito Tailandese ha rimandato in mare centinaia di Rohinghya (gruppo etnico musulmano) trovati su barche alla deriva al largo di Ranong. Molti di loro si stima che siano morti in mare.

Per diversi anni, la vittimizzazione di migliaia di immigranti Birmani in Tailandia ha preso piede senza alcun intervento del governo. Oggi non e’ cambiato nulla nonostante che il comportamento con i Rohingya abbia ricevuto attenzione internazionale e dopo l’incidente nel 2008 dove 54 Birmani sono morti soffocati dentro ad un camion che ne conteneva piu’ di 100 diretti a Phuket.

Una vita di lavoro legale o illecito nelle societa’ di costruzione a Phuket, rappresenta il sogno di molti Birmani i quali preferiscono la vita da cani seclusi in Tailandia piuttosto che poverta’ e fame nella loro Terra.

Il racconto di Ae e Mo avviene proprio a ridosso della Conferenza Internazionale Anti-Corruzione che si terra’ a Bangkok a Novembre a cui parteciperanno circa 1500 delegati da tutto il mondo. Sihasak Phuangketkeow e’ il presidente del Consiglio ONU sui Diritti Umani in Tailandia.

Mo ha 17 anni e dice di essere orfana. Non ha nessun ricordo dei suoi genitori e dice di essere stata cresciuta da una donna a Victoria Point, il paese Birmano piu’ vicino a Ranong.

Quando avevo 6 anni, sono stata portata in Tailandia dalla donna che mi ha cresciuto dopo che i miei genitori sono morti. Mi ha portato nella provincia di Chumpon dove lei lavorava per un’azienda ittica. A 13 anni, mi ha venduto al proprietario di un karaoke bar per 70.000 baht. Mi pagava 4.000 baht al mese ma il salario andava alla donna. Servivo ai tavoli, pulivo il bar ed intrattenevo i clienti. Se i clienti mi davano la mancia, me la custodivo gelosamente. Ho detto al proprietario che volevo andarmene e mi ha risposto che non potevo poiche’ aveva pagato per me e quindi non potevo scappare. Poi, ho incontrato un uomo Birmano gentile che mi ha dato lavoro in un’azienda ittica. Ho potuto cosi’ risparmiare per 1 anno ed ho incontrato Ae che stava cercando lavoro. Ae aveva deciso di ritornare a Ranong ed io andai con lei”.

Prima che lasciassimo Chumpon, la polizia ci ha fermato per strada chiedendoci 7.000 baht a testa come prezzo per lasciarci andare. Ae riferi’ di non avere quei soldi ma io avevo qualche risparmio e riuscii a negoziare un prezzo di 3.000 baht e quindi fui libera di andarmene”.

Ae invece rimase in prigione 1 mese per poi essere messa su un camion con destinazione Ranong assieme ad altri Birmani. Incontrai Ae a Ranong. Ero senza lavoro e senza soldi, cosi’ decisi di andare in Soi 3 (la zona bordelli di Ranong) e lavorare in un karaoke di proprieta’ di un poliziotto che aveva in custodia la mia carta d’identita’. Il cliente pagava 350 baht per fare sesso di cui 125 andavano al padrone e 100 all’ufficiale corrotto dell’Immigrazione. Dovevo lavorare ogni giorno con 4 o 5 clienti. Alla fine sono scappata ed ho incontrato Ae ma il proprietario mi ha scovata con l’aiuto di un suo scagnozzo e mi ha portata indietro nel bar”.

Poi mi sono malata e sono finita all’Ospedale di Ranong, dopodiche’ Ae mi ha preso e portata a stare presso un’altra amica. Sono stata fermata da un poliziotto al quale ho detto che la mia carta d’identita’ ce l’aveva il padrone del bar in Soi 3. Il poliziotto mi ha chiesto 2.000 baht che non avevo e pertanto mi ha portato in stazione. Al processo, mi hanno dato una multa di 2.000 baht che significa servire 10 giorni in galera a 200 baht al giorno, dopodiche’ mi hanno spedito al centro detenzione dell’Immigrazione”.

Una donna poi mi ha notato domandandomi se nessuno era venuto a pagare la cauzione per me alla quale ho risposto di no. La donna ha quindi pagato 1.500 baht all’Immigrazione e mi ha portato via in camion assieme ad altre 20 donne e circa 30 uomini. Siamo poi saliti su 2 barche, una per gli uomini e l’altra per le donne. Avevamo tutti i polsi legati. Vicino a Victoria Point, una barca poi ci e’ venuta incontro. L’uomo sulla barca aveva una lista delle persone da prendere a bordo. Altre 4 ragazze assieme a me sono state messe sulla barca e riportate in Tailandia mentre tutti gli altri sono stati portati in altre barche diverse”.

“Non abbiamo mai visto nessuna autorita’ Birmana. Sapevo che eravamo diretti in Tailandia ma non sapevo dove. La donna che aveva pagato 1.500 baht per me attendeva al molo di attracco. Per ognuna di noi, ha pagato 2.000 baht”.

“Un minivan ci ha poi portato al distretto di Kraburi a lavorare in una piantagione di gomma. Dopo 6 settimane, la donna mi ha detto che mi avrebbe trovato un marito. Ho quindi fatto amicizia con un uomo che mi ha portato a far compere al mercato locale ma alla prima occasione sono scappata con 1.000 baht in tasca ed ho preso il bus per Ranong dove ho di nuovo incontrato Ae”.

Ae ha 23 anni e dice di aver vissuto a Ranong per oltre 10 anni essendo arrivata con altri 8 membri della famiglia i quali hanno cominciato a vendere vestiti e sono rimasti.

Circa 4 anni fa, la mia famiglia ha deciso di ritornare in Birmania. Con i risparmi accumulati, avevano deciso di aprire un negozio mentre a me piaceva stare in Tailandia e pertanto sono rimasta. La vita e’ piu’ dura in Birmania. Quando ho bisogno di soldi, qualche volta lavoro al bar. Il proprietario di un bar ha preso la mia Carta d’Identita’ e se l’e’ tenuta”.

“Ho girato un po’ la Tailandia andando a Samui, Nakkornsitammarat ed anche Phuket. Al posto di controllo di Tachatchai la polizia mi ha chiesto la Carta d’Identita’ alla quale ho risposto che abitavo a Phuket e l’avevo dimenticata in casa. Non hanno sollevato obiezioni facendomi passare. Parlo il Tailandese piuttosto bene”.

Una volta a Chumphon, ho incontrato Mo e sono stata arrestata in quanto non avevo Carta d’Identita’ e soldi. Mi hanno detenuto per poi mandarmi a Ranong con la celere. All’Immigrazione, mi hanno chiesto soldi ma ho detto loro che avevo solo 1.500 baht sufficienti solo per il viaggio a Victoria Point”.

Quando ho poi trovato soldi, sono ripartita per la Tailandia con in mano un visto di 1 settimana. Da allora, non sono piu’ ritornata. Una notte, un poliziotto mi ha fermata a Ranong. Non avevo la carta d’identita’. Ha voluto 5.000 baht e gli ho detto che non li avevo. Poi mi ha detto che se andavo a letto con lui non mi avrebbe portato in stazione. Alla fine, si e’ preso 1.500 baht”.

Quando incontriamo la polizia Tailandese, chiedono sempre soldi. Ricordo una volta in cui 3 uomini vennero a casa mia poiche’ stavano cercando Mo la quale era andata a casa di una nostra amica. Dopo avermi picchiata, gli uomini mi hanno portato su una collina dove pensavo che mi avrebbero ucciso poiche’ non volevo dire loro dove si trovava Mo. Mi hanno poi portata a Ranong in un bar di Soi 3 e ammanettata ad un tavolo. Le manette non erano cosi’ strette cosi’ sono riuscita a liberarmi e fuggire. Sono ritornata nella mia stanza a prendere le mie cose per poi andare a vedere Mo”.

Adesso, durante il giorno non ho paura se qualcuno mi nota. Di notte e’ diverso poiche’ e’ piu’ pericoloso. La polizia qui’ fa’ soldi sulla pelle dei Birmani in ogni momento. Anche Birmani in regola subiscono minacce di venire beccati in possesso di droga (messa dal poliziotto) qualora rifiutino il pagamento del pizzo”.

Mo ed Ae dicono di voler continuare la loro vita in Tailandia, probabilmente a Ranong. Non sanno rispondere a domande che riguardano il loro futuro. Il Colonnello capo dell’Ufficio Immigrazione a Ranong afferma che tutte le domande rivolte a lui devono dapprima avere l’approvazione dei suoi superiori a Bangkok.


Fonte: Phuketwan

domenica 10 ottobre 2010

PORNO MINORILE ANCORA IN VENDITA NONOSTANTE LE ‘RETATE’

"Il Colonnello Saravuth ha ammesso la difficolta’ nel prendere i venditori con il sorcio in bocca poiche’ si dileguano prima dell’arrivo della polizia"



Pornografia minorile ed altri DVD espliciti sono ancora esposti in vendita lungo Sukhumvit Road nonostante la repressione promessa della polizia. In alcuni casi, si e’ addirittura osservato un aumento dei DVD pornografici venduti i quali, oltre alla pornografia minorile, contenevano gay e bestiality.

Saravuth Chindakham, capo della stazione di polizia di Lumpini, ha riferito che i suoi uomini stavano cercando di reprimere i venditori.

La repressione e’ stata eseguita dietro ordine del capo della Polizia Metropolitana della 5 Divisione – Generale Maggiore Anuchai Lekbamrung – a seguito di un articolo pubblicato il 3 Ottobre in cui si citava la vendita di materiale pornografico contenente materiale pedofilo tra Soi 3 e 21. Il Colonnello Saravuth ha ammesso la difficolta’ nel prendere i venditori con il sorcio in bocca poiche’ si dileguano prima dell’arrivo della polizia. La tattica utilizzata era quella di fingersi acquirenti.

“Perlomeno, sentendo il fiato della polizia sul collo, il loro business diventa piu’ difficile” afferma Saravuth.

Durante un nuovo sopralluogo di alcuni giornalisti che si sono appostati per ben 2 ore ogni notte osservando tali bancarelle per 1 settimana, non e’ stato visto nessun tentativo della polizia di confisca del materiale cosiccome nessun arresto ma anzi i venditori sono sembrati non aver timore alcuno di un’eventuale azione repressiva della polizia.

Venerdi’ sera, uno dei piu’ grossi venditori dell’area aveva ancora pornografia minorile in vendita.

“Che cosa vuoi ? Thai, Giapponese o Europeo ?” chiede il venditore ai turisti passanti, compresi genitori con bambini.

Quando un passante si e’ fermato a guardare, il venditore gli ha chiesto “ Vuoi ‘Lolita’ ? “, indicando la copertina di bambini sotto i 10 anni. “ Posso venderti un film per 100 baht o 6 per 500. Compra adesso. “

La quantita’ di pornografia minorile esposta varia durante il giorno, tuttavia abbiamo notato essere sempre disponibile dopo le 20:00.

Un venditore si e’ pure vantato di avere pornografia minorile disponibile su DVD invece che CD dove la qualita’ e’ compromessa.

Un diplomatico straniero che abita nella zona e che ha seguito la situazione da quando la cosa e’ stata pubblicata, afferma di essere stupefatto che il materiale non sia stato ancora confiscato.

“Non devono mettere in piedi un’operazione massiccia o fare tanti arresti, devono solo tirare via il materiale cosi’ che migliaia di passanti non possano vedere” dice il diplomatico che preferisce rimanere nell’anonimo, il quale aggiunge che l’inerzia delle forze dell’ordine potrebbe rafforzare i venditori i quali si sentono di continuare se non incrementare il business in quanto ben protetti da qualche potente.

Alcuni venditori si sono insospettiti durante il sopralluogo dei giornalisti che chiedevano pornografia minorile ed hanno immediatamente fatto sparire il materiale per poi esporlo nuovamente dopo 2 ore.

Uno dei venditori ha detto di essere al corrente dell’articolo sulla loro vendita di pornografia minorile pubblicato Domenica 3 Ottobre ma di non essere preoccupato di venire arrestato poiche’ la storia non e’ stata pubblicata da un giornale in lingua Tailandese.


10/10/10 Fonte: Bangkok Post

mercoledì 6 ottobre 2010

CORRUZIONE A PATONG: LE VITTIME DICONO 'BASTA'





"Se non ci fossero le bustarelle, i prezzi a Patong scenderebbero del 50%”




Il livello di corruzione a Phuket e’ stato rivelato oggi quando il capo dell’Associazione Esercizi Pubblici di Patong ha riferito che le attivita’ continuano a dare bustarelle a 14 uffici governativi o correlati e che e’ arrivato il momento di dire basta.

Le richieste pervenute da altri 3 uffici governativi di pagare bustarelle, hanno fatto alzare loro le mani. “Fin’ora, ne abbiamo tollerate 14 ma oltre a cio’ e’ pura avidita’ “ hanno detto.

Le rivelazioni non avranno grosso impatto per i migliaia di turisti che ci si aspetta arrivino a Phuket, eccezione fatta per i costi che comporta la corruzione i quali alla fine ricadono sul turista.

Se il turista si trova ad essere tra coloro che si divertono oltre l’orario limite di chiusura, allora e’ anche tra coloro che ne trarranno beneficio.

Weerawit Kuresombut – Presidente Associazione Esercizi Pubblici di Patong – si e’ sfogato durante una riunione organizzata da Pian Keesin Sindaco di Patong Beach (foto) per discutere sul “Futuro di Patong” e diverse persone avevano gia’ previsto che la troppa corruzione fosse l’argomento principale.

“Ci sta bene pagarne 14” dice Weerawit che rappresenta circa 400 tra bar e club a Patong “ma se altri gruppi arrivano a chiederne ancora, dovremo negoziare con loro e se non raggiungiamo un’accordo, non possiamo garantire cosa succedera’ “.

Si stima che siano circa 500 i locali a Patong che pagano bustarelle a diversi uffici governativi i cui costi ricadono alla fine ai turisti.

Alla fine dell’incontro, Weerawit ha detto ai giornalisti che le piccole attivita’ normalmente pagano una bustarella di circa 20.000 baht al mese mentre un nightclub grande puo’ arrivare ad una bustarella di 120.000 baht sempre da distribuire ai 14 “soci”.

“Se non ci fossero le bustarelle, i prezzi a Patong scenderebbero del 50%” dice ancora Weerawit aggiungendo che “i pagamenti vengono sempre fatti in contanti e nei registri contabili figurano sotto la voce affitto. Il sistema e’ accettato a Phuket in quanto alla fine e’ il turista che paga”.

L’incontro, tenutosi al campo di calcio di Loma Park, ha attirato circa 500 persone compresi un numero di commercianti e tassisti sia di tuk-tuk che di motociclette i quali sono arrivati a piedi con uno striscione inneggiante alla costruzione di un tunnel che collega Patong Beach a Kathu.

Il tunnel e’ il progetto favorito dal Sindaco Pian il cui figlio Preechavude “Prab” Keesin e’ Presidente dei Tassisti di Patong.

Il dibattito ha toccato la corruzione quando Khun Prab, seduto tra la gente, ha fatto una domanda a suo padre riguardo il problema del rumore e del parcheggio a Patong Beach a cui il Sindaco ha risposto “stai parlando di corruzione, vero ? Allora parlero’ personalmente alle persone che chiedono denaro da voi. Gente influente a Bangkok conosce il problema e lo risolvero’ con loro“.

Appena dopo che Khun Pian ha parlato, Khun Weerawit ha preso la parola e rivolto alla gente ha detto che gli esercizi pubblici di Patong erano gia’ preparati a pagare 14 diversi uffici governativi ma che ora altre agenzie governative volevano bustarelle.

A Novembre, 1500 delegati arriveranno a Bangkok da oltre 130 Paesi per la Conferenza Internazionale Anti-Corruzione ed il Primo Ministro Abhisit Vejjajiva ha gia’ iniziato a stressare l’importanza di trovare una soluzione alla corruzione in Tailandia.


6/10/10 – Fonte: Phuketwan.com