sabato 23 maggio 2009

SAGGE PAROLE THAILANDESI !


“Siamo fortunati che la nostra comunita’ non e’ stata ancora catturata nella politica thailandese dei colori gialli e rossi। Per quel che ci riguarda, e’ meglio spendere le nostre energie cercando di affrontare i problemi alla radice invece di essere usati come strumenti tra le varie fazioni per la loro conquista al potere”.

Queste sono le parole di Panya Tokthong, esponente della comunita’ di Praeg Namdaeng il quale e’ riuscito a terminare una battaglia che durava da 20 anni nella comunita’ tra coltivatori di riso e coltivatori di gamberi i cui interessi opposti erano legati alla chiusura ed apertura delle chiuse. Panya continua dicendo “la democrazia e’ il diritto e l’abilita’ da parte delle comunita’ locali di proteggere e determinare il loro modo di vivere e purtroppo viene rovinata dall’ignoranza delle autorita’ governative le quali non sono e non vogliono conoscere gli usi locali. Invece di distribuire 1 milione di baht per ogni villaggio, basterebbe effettuare 1 sola ricerca e rendere 1 progetto di villaggio reale consentendo ai contadini di guardare razionalmente alla loro situazione nel tempo arrivando alla radice dei loro problemi. Questo e’ un processo cognitivo che ritorna a proprio vantaggio poiche’ aumenta la visione di poter eradicare il problema e pertando cresce la fiducia. Conoscenza significa Potere e tale Potere permette l’esprimere con sicurezza i propri diritti quando si applicano politiche ambientali distruttive. I cambiamenti non saranno immediati ma tale e’ il prezzo da pagare in democrazia.”

Per oltre 20 anni i coltivatori di riso e quelli dei gamberi del comune di Praeg Namdaeng si sono odiati in una disputa che li vedeva avere interessi opposti riguardo l’apertura e chiusura delle chiuse। I coltivatori di riso avevano bisogno di aprire le chiuse per permettere che l’acqua defluisse dai campi durante il trapianto delle piantine di riso altrimenti marciscono. Il deflusso portava dietro anche i residui di superficie i quali distruggevano le coltivazioni di gamberi a valle. “Quando questo succedeva, correvamo con bastoni e fucili in mano verso le chiuse per chiuderle” ricorda Preecha Boonsomwang. Spesso le discussioni degeneravano in botte per tutti. Coloro che erano amici diventavano nemici e le famiglie erano divise tra coltivatori di riso e coltivatori di gamberi.

Fortunatamente, ora tutto cio’ e’ alle spalle ed e’ servito come lezione di come le comunita’ possano sotterrare i propri conflitti e raggiungere il benessere comune। Panya Tokthong e’ l’esponente della comunita’ che ha lottato a lungo per risolvere il problema. “Per prima cosa, non dobbiamo lasciare che le nostre emozioni prendano il sopravvento poiche’ cosi’ facendo non riusciamo ad ascoltare anche l’altra parte.” afferma Panya “invece di continuare a puntare il dito reciprocamente incolpandoci gli uni con gli altri, dobbiamo riunirci cercando di mettere su un tavolo i nostri problemi individuandone cosi’ la loro radice poiche’ le emozioni non servono a risolvere nulla”.

Inizia cosi’ per Panya ed altri membri della comunita’ un lungo percorso che li vede partecipare a seminari e conferenze per far si’ che la loro voce venga recepita dalle autorita’। Il Fondo di Ricerca Thailandese e’ lo strumento dal quale possono attingere alle risorse per la realizzazione delle loro idee una volta che i ricercatori (sia coltivatori di riso che di gamberi) hanno esposto le loro problematiche ed elaborato la soluzione o perlomeno un compromesso. Negli incontri che seguono, si delinea via via la radice del problema che riguarda principalmente l’incompetenza del governo locale nel redarre piani di sviluppo i quali hanno un impatto nocivo sull’ambiente. La lenta burocrazia e’ totalmente ignorante del sistema ecologico locale cosiccome del modo di vivere della gente.

Praeg Namdaeng e’ una comunita’ costale nella provincia di Samut Songkhram il cui equilibrio ecologico e’ fondamentalmente basato dall’incontro dell’acqua marina con quella di fiume oltre ad essere influenzato dalle alte e basse maree। L’acqua dolce interessa i coltivatori di riso, quella salata i pescatori e l’acqua mista e’ ottimale per i frutteti e le palme da cocco. Tale sistema e’ stato rovinato in seguito alla costruzione nel 1973 di una strada costale che percorreva e tagliava di netto il distretto, impedendo cosi’ il deflusso costante e naturale tra acqua di fiume e quella di mare, creando di fatto un taglio netto: i frutteti e le palme da cocco vennero distrutte. Nel 1978 venne creata la diga di Srinakarind nella provincia di Kanchanaburi. La necessita’ di colmare la diga ando’ a scapito del flusso d’acqua che fluiva e sfociava nel Golfo permettendo cosi’ l’avanzamento del livello dell’acqua del mare verso l’entroterra il quale distrusse le coltivazioni oltre ai pochi frutteti rimasti. Per risolvere il problema, le autorita’ costruirono 20 chiuse che servivano a controllare il flusso dell’acqua di mare verso l’interno e tali chiuse hanno causato 20 anni di disputa tra i coltivatori di riso e quelli di gamberi. “Quando inizialmente organizzavamo incontri tra le comunita’ aventi lo scopo di iniziare la ricerca per risolvere il problema, poche erano le adesioni. C’era gente che ci diceva in faccia – chi credete di essere se nemmeno le autorita’ in carica riescono ad avere la soluzione !” dice Panya il quale pensa bene di andare a parlare direttamente sia con i coltivatori di riso che di gamberi e poi aggiunge “compassione e’ la cosa che piu’ risaltava durante gli incontri. Ascoltando tutte le parti coinvolte, capivi i loro dolori, i loro problemi e allora cresceva la necessita’ di trovare una soluzione comune invece che colpevolizzarsi”.

Le chiuse del Dipartimento di Irrigazione sono costituite di un blocco unico che si alza tutto d’un botto consentendo cosi’ il deflusso di tutto quanto, compreso il materiale stagnante in superficie. Panya ed i suoi ricercatori hanno invece presentato il progetto di una chiusa che si apre e chiude in modo piu’ flessibile e trattiene il materiale ristagnante lasciando passare cosi’ solo l’acqua. Quando il Dipartimento ha rifiutato il loro progetto, non si sono dati per vinti ed hanno provato e riprovato, provato e riprovato mentre nel frattempo i ricercatori organizzavano seminari e conferenze su come funziona l’equilibrio ecologico di Praeg Namdaeng riuscendo finalmente a catturare l’attenzione dei funzionari del Dipartimento d’Irrigazione convincendoli a venire a vedere con i propri occhi. Secondo Panya, uno dei funzionari avrebbe ammesso l’inconveniente di lavorare in un ufficio con aria condizionata senza sapere nulla di come funziona l’ecologia fuori.
Il Dipartimento d’Irrigazione finalmente ha ordinato la sostituzione delle loro chiuse con quelle progettate dal team di ricercatori della comunita’ di Praeg Namdaeng e tutti ora ne traggono beneficio e pace e’ stata ristabilita।

Le parole di Panya sotto il titolo, mi fanno venire in mente come l’Italia sia divisa tra chi e’ con Berlusconi e chi e’ contro। I programmi TV, i giornali, tutti i media sembrano essere focalizzati su Berlusconi, fomentando cosi’ la divisione nella societa’. Provate ad andare su YouTube, Repubblica.it, sui vari Blog ed articoli che riguardano il Berlusca: i commenti sono innumerevoli. A tutti questi commentatori, i quali potrebbero utilizzare le loro energie per qualcosa di meglio, io indirizzerei le parole di Panya “..... e’ meglio spendere le nostre energie cercando di affrontare i problemi alla radice invece di essere usati come strumenti tra le varie fazioni per la loro conquista al potere”.

Chi vole capire, capisca। Chi invece spreca tempo a scrivere con rabbia pensando solamente a gettare merda senza proporre soluzioni, e’ prigioniero dei propri stati emotivi i quali, oltre ad essere uno spreco d’energie, non portano a nulla.

Fonte: OUTLOOK, inserto speciale del Bangkok Post 21/5/09

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