I turisti a bordo del motoscafo affondato affermano che prima di iniziare l’escursione, avevano chiesto al capitano se il mare fosse sicuro
“Con due bambini, volevamo essere assolutamente sicuri” dice Zuhal Ergun che si e’ trovata naufraga assieme al marito Hakan e le due bambine Sena di 2 e Beyza di 8 anni la quale aggiunge “pertanto, abbiamo chiesto al capitano se fosse stato sicuro partire e lui ci ha risposto che aveva controllato le previsioni del tempo e che tutto sarebbe andato bene”.
2 sono i motoscafi fin’ora affondati a Phi Phi dall’inizio del 2012 ed ulteriori casi di tragedia sfiorata sono tra le ragioni per le quali vengono esercitate pressioni affinche’ venga proibita l’uscita in mare dei motoscafi a Phuket quando le previsioni sono di forti temporali e/o mare molto mosso.
Tutti i turisti a bordo affermano che il motoscafo non avrebbe dovuto mai mettersi in viaggio. I 13 turisti rimasti a Phi Phi sono rientrati a Phuket ieri pomeriggio dopo che non sono riusciti a prendere il traghetto del mattino.
Mr Ergun aggiunge “l’equipaggio a bordo del motoscafo era assolutamente inutile. Abbiamo dovuto praticamente metterci il salvagente e organizzarci per l’evacuazione. Precedentemente, avevo personalmente notato l’acqua che emergeva dallo scafo. Subito, l’equipaggio non mi ha creduto fintantoche’ hanno scoperchiato il pannello che copre lo scafo notando l’acqua che oramai era arrivata sino in cima”. Ms Ergun e’ riuscita a non rimanere sotto il motoscafo con la figlia Beyza nonostante tagli e graffi subiti. Il marito ha invece dovuto andare brevemente sott’acqua con in braccio la figlioletta di 2 anni per non rimanere intrappolato sotto il motoscafo.
Le barche che si trovavano nelle vicinanze sono riuscite a soccorrere subito 13 persone le quali sono state riportate a Phi Phi Island. Gli altri 24 turisti sono rimasti in acqua in balia del mare mosso per circa 1 ora o piu’ prima di venire soccorsi e riportati a Phuket.
Fra tutti, i piu’ numerosi erano i Cinesi e mentre per coloro che potevano nuotare si e’ trattato di un calvario, per quelli che non sapevano nuotare si e’ trattato di un incubo. Tra i passeggeri lasciati a Phi Phi che solo ieri pomeriggio sono riusciti a tornare, 2 erano dalla Turchia e 3 dal Kuwait.
Un rappresentante della PNT Travel la quale opera anche sotto New Generation Travel Co. Ltd. ha organizzato il trasporto dei 13 dal porto di Rassada a Phuket sino al loro hotel.
Dopo l’ennesimo incidente, rappresentanti del Governo subiranno piu’ pressioni per migliorare i gia’ fatiscenti standard di sicurezza riguardo le escursioni in mare.
Fonte: Phuketwan
1 commento:
La risposta del capitano mi puzza di colui che riceve pressioni dal suo capo per non perdere profitti. Durante un'escursione, il tour leader (alias guida Tailandese) e' sempre quello che ha l'ultima parola e quindi decide se si parte o no e non il capitano. Penso che questo sia uno dei casi in cui viene messo in luce uno dei limiti delle guide Thai e magari iniziare a considerare legislativamente le guide straniere che spesso si dimostrano piu' preparate e sensibili al fattore sicurezza
Posta un commento