41 persone di cui 27 cinesi sono stati portati in salvo. 12 si trovano bloccati sull'Isola di Phi Phi
Le vittime traumatizzate di un motoscafo che si e’ capovolto in mare aperto presso Phi Phi Island, si trovano bloccate sull’isola in quanto il Ferry Boat sul quale volevano imbarcasi per ritornare a Phuket era pieno.
La notizia e’ stata ufficializzata da una famiglia australiana al telefono. Il console onorario australiano Larry Cunningham ha fatto appello alle autorita’ portuali affinche’ possano riportare a terra le vittime.
La notizia e’ stata riportata da un portavoce del Chao Fa Krabi Rescue Centre il quale ha fatto da perno nel coordinamento delle operazioni di salvataggio delle 41 persone al momento del naufragio.
Le vittime bloccate sull’Isola di Phi Phi, compresa Sena Ergun di 2 anni e sua sorella Beyza di 8, sono naufragate a causa del ribaltamento del motoscafo dovuto al mare grosso rimanendo in acqua diversi minuti prima di ricevere soccorso da un’imbarcazione locale. “Ci hanno lasciato a terra” afferma il padre Hakan Ergun di Sidney “non c’era posto sia per noi 4 che per gli altri turisti di cui 2 dalla Nuova Zelanda, 2 Turchi, 2 dal Kuwait e 2 Coreani” aggiungendo che “a bordo del motoscafo, i giubbettini salvagente erano sprovvisti dei ganci e l’equipaggio a bordo era completamente inutile. Tenevo in braccio mia figlia piu’ piccola credendo di morire. Non c’era comunicazione, no GPS, no radio. Dopo circa 15 minuti che eravamo in acqua, un’imbarcazione ci ha visto ma stava tirando dritto. E’ tornata indietro solo quando ho urlato loro che avevo una bimba con me”
12 dei 41 turisti naufragati sono stati portati all’Isola di Phi Phi dove hanno passato la notte mentre 24 sono rientrati a Phuket ieri.
Nel secondo giorno di chaos su chaos, la coppia neozelandese – Elizabeth Hickey e William Ihaka – sono certi di perdere il volo di rientro che parte alle 15:15 di oggi.
Mentre il salvataggio e’ stato prontamente eseguito, le autorita’ della marina a cui spettano i controlli, raramente sono visti in azione sia nell’ispezione delle imbarcazioni che nel bandire traversate nel pericoloso mare mosso.
Il console Cunningham afferma che la questione sicurezza per i turisti verra’ sicuramente avanzata a livello prioritario presso il governo thailandese da tutti gli ambasciatori a Bangkok.
A Gennaio di quest’anno, una famiglia australiana e’ scampata per poco da un’analogo incidente sempre tra Phi Phi e Phuket.
Nel 2009, una motonave con a bordo turisti sommozzatori e’ affondata e 7 persone sono morte. I 23 sopravvissuti sono rimasti per ore in acqua affermando di non aver notato nessun mezzo di perlustrazione ereo riuscendo a contattare i soccorritori solamente attraverso il telefono cellulare del capitano di un peschereccio.
Fonte: Phuketwan
1 commento:
Al massimo, la marina controlla la licenza del capitano e che a bordo non vi siano guide illegali. Mai un controllo sui dispositivi di sicurezza
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